Pittori, nativi, secondo l'ipotesi più attendibile, di Maeseyck. Sono i più grandi artisti della pittura fiamminga primitiva, e si possono porre tra gl'iniziatori della moderna. Erano parenti, ma non si [...] quadri uno splendore inusitato e meraviglioso, diede loro un'infinita superiorità sulle pitture eseguite atempera. La possibilità di ritoccare e di rifinire lentamente, a piacere, il quadro incominciato, permetteva all'artista di porre maggior cura ...
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PENNELLO
Carlo Alberto PETRUCCI
Lidia MORELLI
Lucia MORPURGO
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. Nella sua forma più comune è un mazzo di peli fissato all'estremità di un manico di legno o costretto nel cannello di una penna d'uccello. [...] penicillo fu usato sia per la decorazione di vasi, sia per quella di pareti e di quadri atempera; spesso troviamo il suo nome a indicare la pittura stessa, in contrapposto all'encausto, in cui la cera colorata si applicava sul fondo con una paletta ...
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MASOLINO
Pietro Toesca
. Tommaso di Cristoforo Fini detto M., pittore, nacque nel 1383 a Panicale, non è certo se di Valdelsa o di Valdarno; morì forse nel 1447. Nel 1423 era a Firenze iscritto all'Arte [...] come nella cappella di S. Clemente, a buon fresco e atempera, adoperandovi un pennelleggiare leggiero quasi per effetti modo di vedere dell'artista si amplia, per riflessi della nuova pittura fiorentina, ma non si modifica. Tra i primi, nell'ideare ...
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Famiglia di pittori olandesi. Pieter, detto Bruegel il Vecchio, nacque tra il 1526 e il 1531 forse nel Brabante settentrionale, secondo altri a Capine nei dintorni di Brée; morì nel 1563. Della sua infanzia [...] gilda di S. Luca di Anversa. Era stato apprendista presso Pieter Coeck che forse l'occupò in lavori di pittura decorativa atempera, procedimento usato in seguito dal B. Lavorò poi presso Hieronymus Cock, incisore e venditore di stampe ad Anversa. I ...
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Rinviando il lettore alla voce colore, per le notizie relative alla fisica dei colori, alla tecnica del loro uso pittorico e ai fenomeni di contrasto, qui diciamo della cromatica in senso stretto, che [...] confusi con la composiziome additiva) e quella fatta coi pigmenti non trasparenti, che si adoperano nella pitturaa olio, nell'affresco e nella tempera. Le leggi della composizione mista si deducono da quelle delle due composizioni pure, e sono assai ...
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Pittore. Nacque da cordatori o cimatori di lana, donde il cognome, a Conegliano circa il 1459, e ivi morì nel 1517 o '18. Seguace del Montagna e del Giambellino, è tuttavia pittore originale: gradevolissimo [...] . Gareggia in essa direttamente col Giambellino, ma con fatica: alla chiara tempera provinciale della pala di Vicenza, sottentra, non ben padroneggiata e quindi torbida, la pitturaa olio. Ma nel Battesimo di Cristo di S. Giovanni in Bragora ...
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Pittore, nato a Venezia forse prima del 1340, morto probabilmente in Toscana dopo il 1387. Per quanto dal Vasari sia detto scolaro di Agnolo Gaddi, che egli avrebbe seguito da Venezia in Firenze, e sia [...] , tornato di Firenze a Venezia e fattosi conoscere per opere diverse ad affresco ed atempera, avrebbe avuto la Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); L. Testi, Storia della pittura veneziana, I, Bergamo, 1909; R. Offner, The panels of Antonio ...
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Pittore greco dei più vicini ai miglioli pittori del suo tempo (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 138), nato in Egitto, scolaro di Ctesidemo (ibid., XXXV, 114), Contemporaneo di Alessandro il Grande e di Tolomeo [...] sono quadri grandi e piccoli e in ambedue le tecniche, cioè atempera e ad encausto (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 114); di nei quali si cercava, a scopo satirico burlesco, l'unione del bestiale con l'umano (cfr. la pittura parietale da Ercolano con Enea ...
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Pittori romani. Di Luigi, nato circa il 1750, accademico di San Luca, si sa solo che fu uomo modesto e pio, intimo del Canova, e che dipinse pel Quirinale un quadro a olio, Orazio Coclite, e uno atempera, [...] mosaico da collocarsi sulla facciata di San Paolo. Nel 1843 succedette al Camuccini nel posto d'ispettore delle pitture pubbliche a Roma. A Roma l'A. morì il 2 dicembre 1857. Dei molti suoi ritratti i più lodati furono quello della Principessa di ...
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Giovanni Battista, pittore di vetrate, nacque a Milano l'11 dicembre 1799, vi morì nel 1849. Iniziò nel 1822 i tentativi per ritrovare i buoni procedimenti tecnici della pittura di vetrate lavorando anche [...] a vent'anni il gran premio per la pittura. Trascorse qualche tempo a Roma e, tornato a Milano, fu nel 1859 nominato professore di pitturaa Brera. La sua attività fu ugualmente dedicata all'insegnamento e alla pittura su vetro, atempera, a olio, a ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...