BALDINI, Adriano
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, nella parrocchia di S. Terenzio, il 25 maggio 1810 da Giovanni, orologiaio, e da Teresa Fenati.
Allievo di Pasquale Saviotti, che dirigeva la pubblica [...] , a Faenza, andate perdute nella seconda guerra mondiale. Nelle decorazioni ambientali atempera del C. Rivalta, Ilduomo di Faenza,Faenza 1933, p. 37; G. Liverani, La pittura "ad impasto" su maiolica in Faenza nell'ultimo quarto del sec. XIX,in Rass ...
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BRACCIOLI (Bracciuoli), Mauro
Ferdinando Arisi
Nacque a Bologna nel 1761. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte dal quadraturista bibienesco G. B. Alberoni, si perfezionò con D. Zanotti, ma dovette [...] la cornice e gli ornati intorno all'organo); a Piacenza dipinse atempera in stile rococò una sala del palazzo Anguissola 1930, figg. 128-130; G. Zucchini, Paesaggi e rovine nella pittura bolognese del Settecento, Bologna 1947, pp. 6, 63, nota 145; ...
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BELLENGHI, Lodovico
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza da Francesco e da Annunziata Carroli nella parrocchia di S. Agostino il 6 luglio 1815. Seguì i corsi nella locale scuola di disegno, dapprima con P. [...] 'affresco all'olio, all'encausto, al pastello, alla pittura d'impasto su maiolica. Cominciò con le tradizionali composizioni ambienti atempera o meglio ad affresco, talora ripassandole a cera con un suo particolare procedimento di encausto. A Faenza ...
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BASSAN
Maria Teresa Cuppini
Famiglia di pittori ebrei attivi nel sec. XVIII. Salomone nacque a Verona, probabilmente nel 1696: si specializzò in fiori, frutti, suppellettili domestiche; di lui esisteva [...] schemi delle decorazioni eseguite atempera. Secondo la descrizione di A. Chiusole (Notizie... della Valle Lagarina, Verona 1787), riportata dal Postinger, una delle stanze era "dipinta a chinesi con vari simboli allusivi alla Pittura", mentre in un ...
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DARDANI, Giuseppe
Luigi Samoggia
Figlio di Francesco e di Domenica Zanotti e fratello di Antonio, nacque a Bologna nel 1693. È probabile che sia stato allievo di figura del figlio di Giovanni Viani, [...] Corsica in un album che, ritornato in patria, gli servì come fonte di ispirazione per numerose pittureatempera e ad olio.
L'Oretti ricorda, a Bologna, paesaggi ad olio, elaborati sugli studi eseguiti in Corsica e sullo stile del Ferraioli, nella ...
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ANDREOLI, Attilio
Renata Cipriani
Nato il 7 apr. 1877 a Milano, fu allievo di G. Bertini e V. Bignami all'Accademia di Brera, dove espose per la prima volta nel 1900 Rispha che protegge i corpi dei [...] Farini; nello stesso anno la Galleria d'arte moderna di Milano ricevette in dono L'onomastico del Parroco atempera e pastello. Lasciati i soggetti biblici e storici, si dedicò alla pittura di genere e ai ritratti. Nel 1917 vinse una medaglia d'oro ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] si dimostrò comunque abile in ogni tecnica pittorica, oltre che nella tempera su tavola e su pergamena.
Perduti i dipinti su tela diventarono, dal quarto decennio, il suo genere di pittura preferito e quello a cui il suo nome rimase legato nel tempo. ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] a secco, ciò che spiega i guasti estesi che le pitture ebbero a subire nel corso del tempo, e già aa s. Tommaso, oggi pressoché sparita a causa dell'abituale e incauta scelta di dipingere l'episodio totalmente a secco, con la tecnica della tempera ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] si vede quindi la necessità di staccare questa intensa tempera dal catalogo di C. di cui essa certamente illustra in Riv. d'arte, XXX(1955), pp. 107-113; C. L. Ragghianti, Pittura del Dugento a Firenze, Firenze s.d. (ma 1955), pp. 110-124; G. Urbani, ...
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CALDARA, Polidoro (detto Polidoro da Caravaggio)
Giulietta Chelazzi Dini
M. G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
Molto scarsi sono i dati biografici del C., di cui è incerta anche la data della nascita (cfr. [...] (p. 145), oggi non più esistente; e, infine, nella cappella di fra' Mariano Fetti in S. Silvestro al Quirinale, le pitture parietali a olio e tempera con Storie di s. Maria Maddalena e di s. Caterina e altre figure (pp. 142 s.), ora restaurate (L ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...