GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] 1809) l'appartamento nobile del palazzo: il G. dipinse atempera sette stanze ornate da stucchi, forse eseguiti da Trentanove, e nel palazzo romano con la conoscenza della Lettera sulla pittura di paesaggio di Gessner, che potrebbe avere suggerito al ...
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D'ANNA, Vito
Maria Grazia Paolini
Figlio di Giuseppe, ricco costruttore di carrozze, e di Rosalia Coppolino, nacque a Palermo il 14 ott. 1718 (Giuliana Alajmo, 1949, p. 8). Come risulta dal contratto [...] ambedue, passati in proprietà dei principi di Mazzarino ("atempera su carta", Asta..., 1964), sono oggi presso l 603, 713, 742; C. T. Dalbono, Storia della pitturaa Napoli e in Sicilia dalla fine del Seicento a noi, Napoli 1859, pp. 192, 208-216; F ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] distinzione si riferisca ai quadri ad encausto e a quelli maggiori atempera, oppure che la citazione di queste grandes cui fu uno dei più famosi artisti nel IV sec. per la pittura, come Prassitele lo fu per la scultura, e come sembra che proclamasse ...
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GNOLI, Domenico
Claudio Zambianchi
Nacque a Roma il 3 maggio 1933 da Umberto, storico dell'arte, e da Annie de Garrou, ceramista, primo di due figli (la sorella, Marzia, nacque l'anno successivo).
Iniziò [...] si tenne presso la galleria romana L'Obelisco la prima personale dedicata esclusivamente alla pittura, comprendente 16 dipinti recenti eseguiti atempera su una preparazione di sabbia.
La recensione di L. Trucchi (1958) disegnava sinteticamente le ...
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LEGNO (ξύλον, lignum - prodotto naturale, cioè la parte legnosa della pianta; ὕλη, materies - il l. considerato in rapporto al suo impiego: industriale, domestico, artistico)
G. Bermond Montanari
L. [...] la fine del VII e la seconda metà del VI secolo. I colori, atempera, sono stesi su una finissima preparazione di gesso.
Una copiosa documentazione di un particolare tipo di pittura su legno è quella costituita dai ritratti egizi detti del Fayyūm dal ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] successivi al 1512 si datano due tavole di G., eseguite atempera, con due santi (Londra, National Gallery).
Secondo l' XX secolo, Vicenza 1978, pp. 108 s.; E. Negro, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, II, Milano 1988, p. 832; G. Fossaluzza ...
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LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] che veniva pazientemente velata e rifinita atempera con pennelli sottilissimi, che gli L., in Madonna Verona, V (1911), pp. 86-93; H. Voss, La pittura del tardo Rinascimento a Roma e a Firenze (1920), Roma 1994, pp. 262-267; C. Gamba, J. L., in ...
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FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] per il cui convento aveva già eseguito alcune decorazioni atempera, oggi perdute), dove, dal 1865 al 1896 pp. 141-145; G. Grilli, Le pitturea graffito e chiaroscuro di Polidoro e Maturino sulle facciate delle case a Roma, in Rassegna d'arte, V (1905 ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] un G. attento al corso della pittura veneziana, da Giovanni Bellini al giovane Alvise Vivarini.
Appartiene a una fase di poco più avanzata il Cristo morto sorretto da due angeli, una tempera su tavola, pure firmata, conservata alla Pinacoteca ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] per la chiesa di S. Niccolò oltr'Arno a Firenze, e rappresenta un originale punto di equilibrio tra gli influssi del Barocci, della coeva pittura fiorentina, con il suo temperato naturalismo, e del gusto paesaggistico scaturito dalla produzione ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...