DUCCI, Virgilio
Stephen Paul Fox
Figlio di Niccolò di Domenico, nacque a Città di Castello il 27 ott. 1623; il padre, di cui le fonti non specificano la professione, doveva essere di condizione discretamente [...] p. 170, n. 1).
Ben poco resta dunque a testimoniare dell'attività del D. nella sua città natale. Nella vita e l'opera, in F. Titi, Studio di pittura, scoltura ... nelle chiese di Roma [1674-1763], Roma che il D. tempera con riferimenti iconografici, ...
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BOSCHETTO, Giuseppe
Anna Barricelli
Nacque a Napoli nel 1841 da una famiglia di commercianti che secondò le sue aspirazioni pittoriche e ottenne che egli fosse ammesso, giovinetto, nello studio di G. [...] suo disegno, si tempera nel B. in una scioltezza cromatica alla Meissonier e alla Fortuny. La sua pittura ci offre una del 1880.
La casa Goupil di Parigi, interessatasi alla sua pittura, acquistò a più riprese varie opere del B., tra cui Un matrimonio ...
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DANDINI, Ottaviano
Evelina Borea
Nato a Firenze circa il 1690 dal pittore Pietro, seguì con scarso successo le orme paterne: fu di fatto imitatore della peggior maniera del padre, come dimostrano le [...] e meglio ancora nella tempera con la Apparizione dei 27, 147; X, ibid. 1762, p. 341; S. Salvini in A. F. Gori, La Toscana illustrata nella sua storia, Livorno 1755, pp S. Rudolph, La voga turca nella pittura fiorentina dopo la vittoria sugli Ottomani ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...