Pittore e poeta italiano (Roma 1914 - ivi 1998). Interrotti gli studî giuridici, dal 1937 si dedicò alla pittura: dopo una prima esperienza espressionista, legata alla scuola romana, giunse dal 1955 all'astrattismo [...] sua ricerca fu il lavoro per il teatro, al quale si dedicò collaborando con scrittori, musicisti, registi e coreografi d'avanguardia. Tra i suoi allestimenti si ricordano: L'opera dello straccione di J. Gay (1943, proibita dalle autorità fasciste); i ...
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(Spoleto Festival) Rassegna culturale di risonanza mondiale istituita nel 1958 nella città di Spoleto per volontà del compositore G. Menotti, con lo scopo di creare uno strumento di incontro e scambio [...] interculturale in cui si alternano balletto, opera lirica, pittura, conferenze, concerti, teatro, convegni, musica sacra, letture, all’insegna di un dualismo tra spettacoli d'avanguardia e opere della tradizione classica. Associate alla rassegna ...
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Collezionista e pittore francese (n. Bordeaux 1920). Rifugiatosi a Londra nel 1940, partecipò alla resistenza francese con J. Moulin. Subito dopo la guerra iniziò la sua attività di collezionista dedicandosi [...] contemporaneamente alla pittura; importanti furono in questo periodo i contatti con J. Dewasne, che esercitò su di lui una notevole soprattutto di arte d'avanguardia. Collaboratore alle attività del Musée national d'art moderne-Centre Georges ...
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Esposizioni periodiche parigine di pittori contemporanei, in uso dalla seconda metà del 18° secolo. Soprattutto nel 19° sec., rappresentarono la tendenza accademica. Per la storia della pittura moderna [...] che accoglieva i rifiutati dai S. ufficiali; il S. des indépendants, fondato nel 1884 da artisti d’avanguardia e aperto a tutti coloro che volessero esporre; il S. d’automne, fondato nel 1903 con l’intento di dare risalto a manifestazioni artistiche ...
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Pittore statunitense (Lewistone, Maine, 1877 - Ellsworth, Maine, 1943). Fu tra gli iniziatori della pittura moderna negli USA. Si scostò dall'impressionismo per l'influenza della pittura di G. Segantini [...] black landscapes), che espose alla galleria d'avanguardia "291" di New York. Nel 1912 visitò l'Europa e fu impressionato dal movimento Blauer Reiter, con il quale espose le sue opere. Al 1913 risalgono le sue prime pitture astratte. Dopo la guerra si ...
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Movimento d’avanguardia russo, lanciato da M. Larionov con un manifesto presentato in occasione della mostra Il bersaglio (Mosca, 1913). Il r. (definito in Italia anche radiantismo, in occasione di una [...] da un tratto di colore). Anche il rapporto tra pittura e musica, e l’indipendenza dal mondo reale, descritti nel manifesto, sono motivi comuni alle contemporanee poetiche dell’arte d’avanguardia. Sperimentato fin dal 1910, in rottura rispetto alla ...
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Regista cinematografico russo (Pietroburgo 1904 - Mosca 1985). Autore ufficiale del cinema sovietico, si formò nel clima della cultura d'avanguardia, praticò la pittura, il teatro, passando attraverso [...] socialista (Zlatye gory "Le montagne d'oro", 1931; Vstrečnij "Contropiano", 1932; Čelovek s ruž´ëm "L'uomo col fucile", 1938, primo dei quattro film dedicati a Lenin), per tornare alla matrice avanguardista con Banja ("Il bagno", 1962), realizzato ...
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Pittore israeliano (Borispol, Ucraina, 1891 - Tel Aviv 1985). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, Z. si trasferì in Palestina nel 1923 e completò i suoi studî a Parigi (1927). Nel 1947 fu uno dei fondatori [...] del gruppo d'avanguardia ebraico "Nuovi Orizzonti". Pittore dotato di una forte emotività, da una pittura di paesaggio che rivela chiare tracce d'intimismo, è giunto a un lirico astrattismo. ...
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Pittore (Eau Claire, Wisconsin, 1891 - Provincetown 1971). Stimolato dalle ricerche d'avanguardia europee, conosciute all'Amory Show (1913), approfondì lo studio della pittura di Cézanne e delle opere [...] teoriche di Kandinskij e Mondrian. Rimanendo sempre ai limiti dell'astrazione, K. elaborò una visione lirica fusa con puntuali ricerche cromatiche (Gallo e guanto, 1927-28, Washington, collezione Phillips; ...
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Pittrice e scultrice (Staryj Sambor, Leopoli, 1908 - Cracovia 1958). Si occupò all'inizio di scultura e di scenografia, legata al teatro sperimentale Cricot e al gruppo d'avanguardia di Cracovia. Dal 1945 [...] si dedicò quasi esclusivamente alla pittura e, partendo da uno stile vicino alla poetica surrealista, giunse alla elaborazione di mezzi espressivi astratti. Sue opere nei musei di Cracovia e Łodź. ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...