GIORGI, Antonio Ruggero Maria
Francesco Tetro
Nacque a Reggiolo, presso Reggio nell'Emilia, il 19 genn. 1887 da Ulisse, contadino, e da Melchiade Zerbini. Nel 1905, seguendo la sua inclinazione artistica, [...] le esperienze dell'avanguardia storica, e in il G. abbandonò in parte la pittura a olio, dedicandosi soprattutto al disegno : 1915-1935 (catal.), Firenze 1967, p.342; L. Servolini, R. G., in Echi d'Italia, XX (1970), 1, pp. 43-48; R. De Grada, R. G. a ...
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GIOVANNINI, Agostino
Alessandra De Angelis
Nacque a Collodi di Pescia, nel Pistoiese, il 26 ag. 1881 da Giovanni e da Faustina Pellegrini. Il padre, amministratore dei conti Garzoni, morì quando il [...] sia alle varie avanguardie (cfr. Del Bravo, 1985, p. 313; Mellini, 1993).
Partecipò a varie esposizioni regionali d'arte toscana, . si dedicò anche, dopo il rientro dalla Francia, alla pittura (Mellini, 1993); ma, a differenza di quanto sostenuto da ...
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ROSSI, Enrico
Mariadelaide Cuozzo
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1858 da Vincenzo; si ignora il nome della madre.
Si formò come pittore all’Istituto di belle arti di Napoli negli anni Settanta, alla [...] d’Europa, i pittori che si dedicavano all’illustrazione, la quale spesso diventava la loro principale attività, in quanto fonte di un guadagno più immediato rispetto alla pittura che in Italia si pose all’avanguardia, insieme alla Ricordi, per la ...
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FESTA, Matilde
Paola Dell'Armi
Nacque a Roma il 14 marzo 1890 da Pietro e da Cristina Forcella. Trasferitasi con la famiglia al Cairo, dove risiedette a lungo, compì i suoi primi studi di pittura presso [...] francese, sia alle tendenze dell'avanguardia espresse dalla mostra d'arte indipendente che si teneva negli M. Quesada, Roma 1989, pp. 14, 94, 103;F. R. Morelli, in La pittura in Italia. Il Novecento/1 1900-1945, Milano 1991, II, p. 886;M. Lupano, ...
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FRANCO, Manfredi
Gloria Raimondi
Nacque a Lecce il 5 marzo 1883 da Giuseppe, di professione ingegnere, e da Chiara Adelinda Doria di Roseto Valforte. Ottenuto nel 1899 il diploma della scuola tecnica [...] . 331-334; A. Lancellotti, La II Esposizione nazionale d'arte a Napoli, in Emporium, XXXVI (1913), pp. ipotesi per una storia dell'avanguardia artistica napoletana, Napoli-Milano 1972 . 224; I. Valente, in La pittura in Italia. Il Novecento/1, Milano ...
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FASOLO (Fasullo), Italo
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Monselice (Padova) il 10 dic. 1912 da Francesco, pasticciere, e da Giuseppina Mattana. Frequentati per tre anni i corsi del locale istituto tecnico [...] un pubblico più ampio il linguaggio dell'avanguardia futurista, come testimonia una lettera di Forlin G. Dal Canton, in La pittura in Italia. Il Novecento/1, Milano 1991, I, p. 290; L. Lorenzoni, ibid., II, p. 880; M. D'Ambrosio, E. Buccafusca e il ...
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RIETTI, Arturo
Alessandra Tiddia
RIETTI, Arturo. – Nacque a Trieste il 3 marzo 1863 da Alessandro Riettis, commerciante greco di Zante di fede ebraica, e da Elena Laudi, appartenente a un’agiata famiglia [...] famoso critico d’arte della Secessione viennese, Ludwig Hevesi, evidenziò una delle principali peculiarità della pittura di convinta fede irredentista, l’intolleranza verso i fenomeni di avanguardia artistica e il parallelo rifiuto della critica (B. ...
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MANCA, Pietro Antonio
Maura Picciau
Nacque a Sorso, presso Sassari, l'11 genn. 1892 da Alessandro e da Giovannina Piredda, proprietari terrieri. Terzo di dieci figli, il M. fu avviato agli studi classici, [...] insieme con una profonda religiosità, nutrì la sua pittura sino alla fine. Dopo il ritorno a Sorso, Sardegna e non solo.
Più spesso critico d'arte che cronachista, fu infaticabile nell'indicare il concetto di avanguardia, ritenuto cerebrale e ...
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SULLAM, Guido Costante
Guido Zucconi
Anna Maria Pentimalli Biscaretti di Ruffia
– Nacque a Venezia il 5 luglio 1873 da Benedetto e da Giovannina Levi, primogenito di quattro figli, l’ultimo dei quali [...] ebraica, progettò i fabbricati d’ingresso del cimitero israelitico del in una soffitta, si dedicò alla pittura in acquerello di tetti e scorci Zucconi, S. e Torres, esponenti di una pre-avanguardia veneziana?, in Sant’Elia e l’architettura del suo ...
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ARCIMBOLDI, Giuseppe
Elena Povoledo
Nato a Milano nel 1527, da nobile famiglia, era figlio del pittore Biagio (amico di B. Luini), e da lui fu educato in un ambiente che risentiva sia della tradizione [...] impiegato in decorazioni d'importanza minore (portelli d'organo, insegne Rodolfo II, principe stravagante ma all'avanguardia della cultura; da questo fu, tra .: G. Comanini, Il Figino overo del fine della pittura, Mantova 1591, pp. 28-53, 135, 244 ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...