NANI, Napoleone
Palma Bucarelli
Pittore, nato a Venezia nel 1841, morto in Verona il 28 gennaio 1899. Studiò nell'accademia veneziana ed ebbe il primo successo a Napoli nel 1877, con un autoritratto [...] sposa. E non uscì più dalla pitturadigenere e di ritratto (La macchina riposa e il cuore lavora, 1881, Primo pensiero ai miei fiori, 1883; La modella, 1887; ecc.) di cui ha lasciato saggi nella Galleria di arte modema di Venezia e nel Museo civico ...
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La denominazione "colore" si applica tanto alla sensazione fisiologica provata sotto l'effetto di luci di diversa qualità e composizione, quanto alle luci esse stesse che provocano quella sensazione e [...] , blu d'Anversa, ecc., varianti del precedente; blu di cobalto, combinazione di ossido di cobalto e di allumina: pigmento turchino-celeste, molto apprezzato e usato in ogni generedipittura, sebbene sia molto costoso e sebbene la sua stabilità venga ...
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È una tecnica dipittura in uso presso gli antichi, che adoperava colori sciolti nella cera fusa, i quali si riscaldavano al momento in cui dovevano essere usati; talvolta la cera era usata insieme con [...] e scavava, con la punta calda dello stiletto, sull'avorio. Sembra poco ragionevole quanto fu scritto intorno a questo generedipittura, in ebure, che cioè con lo stiletto infuocato si delineasse un contorno e vi si facessero ombre abbruciando l ...
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Pittore, nato a Sankt Jürgen (Schleswig) il 10 maggio 1754, morto a Roma il 25 maggio 1798. Dapprima commerciante, si recò poi a Copenaghen per dedicarsi alla pittura. Odiava gli studî accademici e l'apprendimento [...] la scelta del soggetto e la poesia dell'invenzione, non l'esecuzione. Con lui propriamente ebbe principio quel generedipittura tedesca detta Bildungsmalerei, che durò per tutto il sec. XIX, fino all'inizio dell'impressionismo. Il Carstens influ ...
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Pittore russo, nato a Pietroburgo nel 1753, figlio di un custode dell'Accademia delle scienze. Entrò nel 1764 all'Accademia di belle arti, ove nel 1773 vinse la seconda medaglia per il paesaggio e una [...] nella storia del paesaggio russo, e può esser chiamato, insieme con l'altro grande paesista Semen Ščedrin, il creatore di questo generedipittura in Russia. Nel 1794 l'A. fu nominato membro dell'Accademia nel 1796 intraprese un viaggio nella Russia ...
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RECCO, Giuseppe
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Napoli nel 1634, morto nel 1695. Nella prima giovinezza fu a Milano, e qui apprese, secondo i biografi, il gusto della natura morta. Per questo si allogò, [...] , presso Paolo Porpora, mediocre pittore locale che si dilettava fra l'altro di dipingere tele di quel soggetto. Il R. si dedicò esclusivamente a questo generedipittura - cacciagioni, uccellami, pesci - e la rinomanza che vi acquistò fu tale da ...
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LONGHI, Pietro
Vittorio Moschini
Pittore, nato nel 1702 a Venezia, morto ivi l'8 maggio 1785. Dapprima allievo del Balestra, ben più apprese a Bologna da G.M. Crespi e forse anche dal pittore bolognese [...] Giuseppe Gambarini. Lasciata da parte la pitturadi grande composizione, della quale aveva dato un saggio assai infelice nell'affresco del palazzo Sagredo (1734 circa), si diede a quei quadretti digenere con scene della vita veneziana, che lo resero ...
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INGANNI, Angelo
Pittore, nato a Brescia il 24 novembre 1807, morto a Gussago il 3 dicembre 1880. Suo padre Giovanni e il fratello Francesco, pittori, lo educarono all'arte. Frequentò più tardi a Milano [...] dipinto quadri cosiddetti digenere. Caratteristica in lui la ricerca di effetti prospettici e il gusto delle luci artificiali. A Milano e a Brescia, dove dal '37 cominciò ad esporre, si dedicò anche a esperimenti dipittura ad affresco. Delle ...
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Venezia nell’Ottocento
Giandomenico Romanelli
Tragedia, dramma, melodramma
Caricato di colpe e responsabilità, detestato e disprezzato, rimosso: quasi fosse animato di una propria vita malvagia e meschina, [...] Molmenti e Tassini, all’Esposizione nazionale artistica del 1887 prefigurazione e prova generale per le Biennali, alle fortune della pitturadigenere — Favretto muore nel 1887 —, a quelle del «realismo sociale», ai volumi monumentali sulla basilica ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] in palio per i grandi quadri a soggetto storico sarà di 14.000 lire, mentre per le composizioni dipitturadigenere sarà di 5.000 lire (Maggio Serra 1990, pp. 643-644), tutte le istanze di rinnovamento fin qui esaminate saranno presenti al fine ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...