Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] le premesse più immediate, nel Cinquecento, negli sviluppi della grottesca, nella pitturadigenere, nell’illustrazione scientifica. L’inserzione di brani naturalistici nella pittura decorativa si afferma a partire da Giovanni da Udine nella bottega ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] il D., esauriscono e immiseriscono le istanze del verismo nel tono dialettale e provinciale della letteratura e della pitturadigenere, tipiche del nostro tardo Ottocento. Non a caso subito dopo il proprio alunnato alla Accademia Cignaroli, il D ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] da parte del mercato internazionale, proseguendo tuttavia anche con la promozione della linea lombarda di tradizione tardoscapigliata o della pitturadigenere della scuola veneziana del secondo Ottocento.
Nel 1883 Segantini si legò al G. attraverso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Essere del proprio tempo e dipingere ciò che si vede, senza lasciarsi turbare dalla [...] tipo, in sostanza, può essere tollerato solo nelle piccole dimensioni e nella più innocua categoria della pitturadigenere o di costume.
Edouard Manet non solo vuole cantare, come Baudelaire prescrive, “la poesia e la meraviglia della vita moderna ...
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PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] Trevisani, Benedetto Luti; un consistente numero di dipinti digeneredi Antonio Amorosi, e paesaggi di Pieter van Bloemen, Gaspar van Wittel (Ciuffetti, 2005, pp. 93-94) e altri specialisti dipitturadigenere difesi nell’introdurre il II tomo ...
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CARRACCI, Annibale
Donald Posner
Figlio di Antonio, nacque a Bologna nel 1560 (fu battezzato il 3 novembre); era fratello minore di Agostino. Secondo il Malvasia (Felsina pittrice, Bologna 1678, I) [...] del Popolo); Pietà (1602/03-1607: Parigi, Louvre). Il C., dopo aver lasciato Bologna, non si dedicò più alla pitturadigenere, per quanto sia possibile che alcuni suoi disegni per le famose e importanti rappresentazioni dei mestieri (cfr. Le arti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del Settecento una coerente visione realistica e un’accentuazione [...] sulla vita dei derelitti, sono pur sempre nobili, mossi da ideali riformisti. Ciò che interessa Ceruti nel rendere i temi della pitturadigenere è l’intonazione quasi monocroma e l’evidenza ottica che centra il soggetto, presentando personaggi ...
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MARIANI, Cesare
Silvia Silvestri
– Nacque a Roma il 13 genn. 1826 da Pietro e da Maria Agnelletti. Il lavoro del padre, computista della famiglia Giustiniani, gli permise di risiedere nel palazzo nobiliare [...] . 1826-1901…, p. 131). All’attività del M. nel campo della pitturadigenere si sovrappose, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, l’impegno di frescante in molte chiese e palazzi di Roma, del Lazio, dell’Umbria e infine nelle Marche e in Abruzzo ...
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TADOLINI, Giulio
Anna Lisa Genovese
Nacque a Roma il 22 ottobre 1849 da Scipione e da Matilde Azzurri. Figlio d’arte (erano scultori sia il padre sia il nonno Adamo Tadolini), Giulio fu l’unico dei [...] De Cesare, 1907). Dopo la prematura morte del maestro frequentò lo studio di Mariano Fortuny, dedicandosi alla pitturadigenere e orientalista, con soggetti come il Maestro di ballo, del 1871 (Errera, 1920), o L’odalisca con pappagallo (due versioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende politiche e religiose delle Province Unite influenzano in modo decisivo [...] .
Su queste premesse, un graduale mutamento d’indirizzo, dai soggetti storici verso le più varie sfaccettature della pitturadigenere, interessa la maggior parte dei pittori attivi nella prima metà del XVII secolo.
Gli artisti si riuniscono all ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...