Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Scichilone
Mitico, celeberrimo suonatore di flauto, originario di Frigia. Su questo nome convergono varie fonti relative all'invenzione [...] digenere.
La più antica associazione di O. al mito di Marsia che ci sia nota è quella della Nàkyia di , Gemmen, i, p. 149, n. 36, tav. xxx, 36. 7. Pittura parietale nella Casa della Regina Margherita, Pompei: K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino ...
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BĀWĪT
H. Torp
T Monastero copto le cui rovine si estendono sul limite del deserto occidentale, circa 30 km a S della città di el-Ashmounein, l'antica Hermoupolis Magna (v. vol. iv, s. v. hermopolis). [...] , della scultura decorativa bizantina e cristiano-orientale. Questo generedi scultura fiorì dal IV al VII sec. nella valle fornire impulsi freschi di stile e di iconografia alla pitturadi B. (coro della Chiesa Sud).
Una serie di figure dipinte sulle ...
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PIGMEI (Πυγμαῖοι, Pygmaei)
G. Becatti
Il nome deriva da πυγμή cubito (circa cm 46) e indica perciò esseri nani. Già Omero (Il., iii, 6) parla delle gru che sorvolano stridendo i flutti dell'Oceano, arrecando [...] . Un'altra scena caricaturale e digenere è rappresentata da una pittura pompeiana dalla Casa dell'Adonide, con la parodia dello studio di un pittore di ritratti, con protagonisti pigmeoidi, di tipo grottesco caratterizzati da fronti sfuggenti ...
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EMBLEMA (ἔμβλημα o ἐμβεβλημένα)
O. Elia*
Originariamente viene così definito qualsiasi oggetto lavorato, inserito in uno più grande e di diversa maniera (da ἐμβάλλω = lat. conicio, insero).
Il termine, [...] spesso sagomate, con complessa policromia gareggiante con la pittura, era eseguito a bottega ed inserito solo aderenza alle composizioni dalle quali derivano (repertorio iliaco, di scene digenere, di paesaggio marino, bucolico); aderenza che si va ...
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EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] di valore universale che sembrano superare i limiti della pittura vascolare. La sua opera consiste principalmente di coppe e di piatti, con alcuni vasi di e le figure digenere vi hanno pieno diritto di cittadinanza. Estremamente semplicistica ...
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DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] D. Beazley suppone una collaborazione costante del generedi quella che risulta tra Hieron e Makron. pitturadi vasi in Attica, possono rilevare che in generale le forme di D. non posseggono la suprema, filtrata essenzialità di quelle del Pittore di ...
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TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] produzione in T. è accentuato dal fatto che si trattava di una tavoletta di piccole dimensioni (v. genere, pitturadi; pinakes, zeusi). La tendenza ad abbassare la produzione di T. all'inizio del IV sec. a. C. porta ad ammettere l'influenza dello ...
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ESIONE (῾Ησιόνη, Hesiŏne, Hesiŏna)
C. Caprino
Figlia di Laomedonte, signore di Troia.
Poiché il padre non volle pagare a Posidone e ad Apollo le mercedi pattuite per l'erezione delle mura della città, [...] con E., Eracle e Laomedonte di tre personaggi di un'anfora di Napoli con scena di teatro. Il mito è rappresentato frequentemente su pitture, tutte di Pompei, e rilievi tardo-romani. Plinio menziona una pitturadi Antiphilos (Nat. hist., xxxv, 114 ...
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APOLLONIO RODIO (᾿Απολλώνιος ὁ ῾Ρόδιος)
A. Pertusi
Poeta ed erudito nato ad Alessandria o a Naucrati verso il 295 a. C., scolaro di Calimaco, dimorò lungamente a Rodi, di cui divenne cittadino ed ove [...] Atene aveva dipinto un quadro di tal genere nel tempio di Castore e Polluce ad Atene - Paus., i, 18, 1 -; Novios Plautios incise lo stesso soggetto sulla Cista Ficoroni [IV-III sec. a. C.]; infine numerose sono le pitture vascolari, come quelle del ...
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FARO (ϕάρος; pharus)
F. Castagnoli
Il primo faro del mondo antico fu quello di Alessandria. Non vi è prova infatti che avesse tale funzione, come è stato supposto, il Colosso di Rodi (290 a. C.); anteriormente, [...] in una pitturadi una tomba della stessa località). A due piani e sormontato da una statua era il f. di Laodicea sul mare in genere il tipo a dadi sovrapposti). Del f. di Alessandria si ha una rappresentazione a rilievo in un bicchiere di vetro ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...