Pittore e incisore (Monaco 1775 - ivi 1852). Fu allievo del padre Jonann Jakob il Vecchio (1741-1813), pittore eclettico, autore di ritratti, paesaggi, composizioni religiose e digenere. Completò la sua [...] formazione a Parigi e si dedicò al paesaggio, ispirandosi nelle sue vedute di cascate e di montagne soprattutto alla pittura olandese del sec. 17º. ...
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Pittore e incisore (Otterberg, Palatinato, 1631 - Francoforte sul Meno 1685). Fu in Italia intorno al 1650 e a Francoforte dal 1667. Dipinse soprattutto quadri pastorali, digenere e di animali, che risentono [...] della pittura olandese e italiana. Sue opere in musei tedeschi (Albergo tra rovine romane, 1670 circa, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle). ...
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Pittore (Saldus 1866 - Helsinki 1916). Studiò a Riga e a Pietroburgo, viaggiò all'estero, lavorò e insegnò a Riga, adoperandosi a promuovere la nascita di una pittura nazionale lettone. La sua pittura [...] inclinò in un primo tempo verso espressioni realistiche (quadri digenere, paesaggi e ritratti), in seguito verso il simbolismo. ...
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Pittore italiano (Firenze 1858 - ivi 1917). Allievo di A. Ciseri e di E. Pollastrini, si dedicò alla pittura storica e digenere, con notevole abilità tecnica (Firenze, Gall. d'arte moderna: La madre; [...] L'antiquario; ecc.). Visse anche a Parigi, e dipinse qualche buon ritratto. Fu anche abile incisore ...
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Pittore (Albany, New York, 1811 - Tottenville, New York, 1885), allievo di S. F. B. Morse; soggiornò poi (1849-60) a Firenze e Roma studiando gli antichi maestri; trattò la pitturadi storia e digenere, [...] il paesaggio, il ritratto (Mrs. William Page, 1860, Detroit, Institute of Arts) ...
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Pittore e incisore (Ulfen 1745 - Francoforte sul Meno 1798). Prima di dedicarsi alla pittura lavorò in una fabbrica di ceramiche; nel 1777 entrò all'accademia di Kassel e dal 1785 si stabilì a Francoforte, [...] dove fu noto pittore digenere e trattò in particolare i cavalli. ...
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Pittore (Alkmaar 1617 - Amsterdam 1692); colorista originale e potente, fino alla metà del secolo dipinse quadri digenere e scene allegoriche nel gusto del tempo; si volse poi alla pittura architettonica, [...] principalmente interni di chiese con figure, con grande sensibilità per gli effetti di luce. ...
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Pittore (Monza 1857 - Bordighera 1927). Nipote di M. Bianchi, allievo di G. Pagliano, coltivò soprattutto la pitturadi paesaggio (Casolari rustici, 1891, Milano, Galleria d'arte moderna), in particolare [...] di marine, e più tardi un genere mondano, superficiale e brillante. ...
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Pittore italiano (Bologna 1837 - ivi 1884), professore dell'accademia bolognese. Trattò la pittura storica, religiosa e digenere; abile frescante, decorò alcune sale del Palazzo municipale di Bologna [...] e con L. Sarnoggia una sala del teatro comunale (1866) ...
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Pittore (Torino 1858 - ivi 1936), allievo di A. Gamba e di A. Gastaldi all'Accademia Albertina; trattò la pitturadi paesaggio, digenere, il ritratto, e si specializzò nei temi orientali. Opere nel Museo [...] Civico di Torino. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...