Pittore e illustratore (Varsavia 1831 - ivi 1901). Eseguì vedute e scene digenere, fu illustratore di riviste, dipinse quadri storici e paesaggi. Tradusse il trattato della pitturadi Leonardo. ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] della pittura, dell'architettura, del design, della musica: una molteplicità di pratiche che, spesso all'insegna di un sempre più intrappolato nelle differenze − di razza, di religione, di classe, digenere, di sesso − impossibilitato com'è a ...
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VITTORIA (Νίχη; Victoria)
Goffredo BENDINELLI
Giulio GIANNELLI
Gastone M. BERSANETTI
Gabriella BATTAGLIA
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Grecia. - Nel campo della mitologia greca la figura di Nike è semplicemente la personificazione [...] e complessa nella pittura vascolare e in tutte le arti minori, nella statuaria, nel rilievo. I pittori di vasi sono i a volte in figura digenere, specialmente per opera dei coroplasti.
È naturale che gli Etruschi, di cui è ben nota la ...
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VERNET
Andrée R. Schneider
. Casata di pittori francesi. Claude-Joseph, nato ad Avignone l'11 agosto 1714, morto a Parigi il 3 dicembre 1789. Figlio del pittore Antoine, allievo a Aix del pittore J. [...] per l'Italia e vi si trattenne più di 17 anni. A Roma fu iniziato alla pitturadi marine da Bernardino Fergioni prima, dal lionese elegante, Incroyables e Merveilleuses, piccole scene digenere. S'ispirò specialmente ai bollettini militari della ...
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WALDMÜLLER, Georg Ferdinand
Hans Tietze
Pittore, nato il 15 gennaio 1793 a Vienna, ivi morto il 23 agosto 1865. Studiò per breve tempo nell'Accademia di Vienna, poi continuò a lavorare da autodidatta [...] preceduto molte soluzioni cui dovettero aspirare più tardi i pittori impressionisti. La massima popolarità hanno raggiunto le pitturedigenere del W., rappresentanti con accenti pacati tutti gli aspetti della vita borghese. Il maggior numero delle ...
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WILHELMSON, Carl
Axel Romdahl
Pittore, nato nel 1866 a Fiskebäckskil (Bohuslän), morto nel 1928 a Göteborg. Dopo aver studiato a Göteborg e a Parigi, insegnò dal 1897 al 1910 nella scuola dipittura [...] anni successivi (1895-1900 circa) si convertì alla pittura del plein-air, pur cercando di raggiungere decisi e netti effetti di colori e di piani. Sia nei quadri di questo genere sia nelle pitturedi interni il W. mostra un fine e schietto senso ...
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WARD, James
Arthur Popham
Incisore a mezzatinta e pittore, nato a Londra il 23 ottobre 1769, morto a Cheshunt (Hertfordshire) il 23 novembre 1859. Dal 1781 circa fu per quasi due anni apprendista presso [...] aver esordito come pittore digenere e di scene rustiche, alla maniera di suo cognato George Morland, si specializzò nella pitturadi animali, specialmente buoi, e di queste opere fu espositore costante alla Royal Academy, di cui venne eletto membro ...
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VAN DONGEN, Kees
Emilio Villa
Pittore, nato nel 1884 a Delfshaven (Olanda). Vive a Parigi. Fu dapprima tra i fauves più esasperati; poi si dedicò a un suo malinconico intuito figurativo e deformativo, [...] ostinatamente fine-secolo. Nasce una nuova galleria di figure, un nuovo magazzino di manichini. In genere si può affermare trattarsi dipitturadi costume, in un linguaggio aggiornato, ma forse privo di grandi intuizioni pittoriche.
Bibl.: Van Dongen ...
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L’arte di dipingere in piccole proporzioni su pergamena, carta, rame, avorio ecc.
Il libro miniato
I trattati e la tecnica. - Come decorazione pittorica del libro manoscritto, a piena pagina o limitata [...] di rocca usato nella preparazione di alcuni pigmenti, lacche alluminate, o illuminate).
I codici miniati. - Essendo un tipo dipittura più di -ritratto e, conseguentemente, il genere autonomo dei dipinti di piccolo formato, anch’essi indicati ...
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POP ART
Laura Malvano
. Il termine, abbreviazione di popular art, designa il movimento artistico che ebbe come centri principali l'Inghilterra e gli Stati Uniti, e che raggiunse la sua massima diffusione [...] 1° premio dipittura. A partire da questo momento numerosissime sono, in Europa e in America, le grandi mostre collettive dedicate alla P. A.: il discorso tuttavia diviene più ampio e la P. A. americana viene inserita in genere nel contesto generale ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...