GAROLI, Pietro Francesco
Paola Mercurelli Salari
Figlio di David, nacque a Torino nel 1638.
Nei documenti il cognome ricorre sia nella forma "Garoli" sia in quella "Garolli", mentre il nome è sempre [...] studiare quel filone dipitturadi prospettiva e di rovine antiche che ebbe nei dipinti di Giuseppe Maria Mitelli di trovare valenti pittori cui far eseguire quadri digenere, indicava proprio nel G. un artista che "fa bene assai di prospettiva ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] alcun rapporto reciproco o aggiungevano personaggi a scene digenere per completare il fregio.
Il problema decorativo o meno mediatamente dalla pittura ellenistica: e per la linea talora discontinua, e per il moltiplicarsi di elementi cromatici, e ...
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CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] soprattutto nei quadri di figure (ritratti, scene digenere, illustrazioni di feste popolaresche) permane un deciso gusto per la resa puntuale del "vero" rifinita con sedulità accademica.
Eppure talvolta - e proprio nelle pitturedi paesaggio vere e ...
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LABRUZZI, Carlo
Francesco Leone
Nacque a Roma nell'ottobre del 1748 da Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e da Teresa Folli, genovese. Fratello minore del ritrattista Pietro, il [...] dalla famiglia alla carriera giuridica. Riconosciuta poi la sua naturale inclinazione per la pitturadi paesaggio, l'artista frequentò i corsi della romana Accademia di S. Luca - partecipò al concorso Clementino del 1768 - e apprese i primi elementi ...
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LENZI, Michele
Francesca Franco
Nacque a Bagnoli Irpino, presso Avellino, il 7 luglio 1834, secondo dei cinque figli di Vincenzo e Maria Giuseppa D'Andrea.
Nonostante il parere contrario della famiglia, [...] legata al filone romantico del genere paesaggistico, declinato a Napoli sia da N. Palizzi, educato alla pittura della scuola di Barbizon, sia dagli artisti della scuola di Resina sulla scorta della pittura macchiaiola toscana.
Caratterizzati da una ...
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MANZINI, Giusto (Giusto di Andrea)
Francesco Sorce
Nacque con ogni probabilità a Firenze nel 1441 dal pittore Andrea di Giusto.
La data di nascita si ricava da un documento catastale del 1457 (Gaye, [...] ad avanzare la proposta di una retrodatazione dell'inizio del ciclo agostiniano, in genere collocato nel 1464, verso , La pila battesimale di Mino da Fiesole nella chiesa di S. Maria a Peretola e le pitturedi Giusto di Andrea di Giusto, in Rivista ...
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TACUINUM SANITATIS
F. Moly-Mariotti
Denominazione tradizionale di un trattato medico (libro di sanità) redatto a Baghdad per iniziativa del medico e letterato Abū al-Ḥasan al-Mukhtar Ibn Buṭlān nell'11° [...] moltissimi personaggi che creano piccole e realistiche scene digenere.Verso il 1380 vennero ideate le famose copie percorso della miniatura lombarda nell'ultimo quarto del Trecento, in La pittura in Lombardia. Il Trecento, Milano 1993, pp. 297-321; ...
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HUGFORD, Enrico (al secolo Ferdinando)
Alessandro Serafini
Ferdinando, figlio secondogenito dei cattolici inglesi Ignatius e Brigida Ractelif, nacque a Firenze il 19 apr. 1695 (Fleming, p. 106).
Il 13 [...] sorta di "altra" pittura - "durevole, lucida ed elegante" come ricordava l'Osservatore fiorentino del 1821 (Tongiorgi Tomasi - Tosi, p. 92) - con cui raffigurare i soggetti allora di moda: vedute, marine, fiori, animali, scene digenere, architetture ...
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LIGARI, Cesare
Daniela Dalla
Nacque a Milano il 28 apr. 1716 da Pietro e Annunziata Steininger (Quadrio, p. 496). Venne avviato alla pittura nella bottega del padre e fu introdotto allo studio della [...] all'età di diciannove anni si trasferì a Venezia; vi rimase circa tre anni avvicinandosi alla pitturadi S. Ricci e di G.B. ibid., pp. 142, 210), unica tela del L. di questo genere pittorico pervenuta a oggi. Dispersa in seguito alla soppressione del ...
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CONTI, Cosimo
Caterina Bon
Figlio di Benedetto e di Giulia Cecchi, nacque a Firenze il 28 ag. 1825. Studiò prima all'istituto degli scolopi, poi alle scuole commerciali, mentre la sua formazione artistica [...] di pittore di storia e digenere, esponendo quasi ogni anno qualche sua opera alla Società promotrice di belle arti di 47; B. Paolozzi Strozzi, Percorso della pittura risorgimentale, tesi di laurea, Univers. di Firenze, anno accademico 1975-76, pp. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...