paesaggio, pitturadi
Antonella Sbrilli
La natura protagonista dell’opera d’arte
Anche se l’arte figurativa ha di solito posto in primo piano la rappresentazione di uomini e storie, la natura ha esercitato [...] Belgio e Olanda, cominciano a operare gli specialisti della pitturadi paesaggio: essi realizzano opere che raffigurano con attenzione la scena naturale, spesso piccoli quadri digenere, destinati alla decorazione delle case borghesi. L’interesse per ...
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MANCA, Pietro Antonio
Maura Picciau
Nacque a Sorso, presso Sassari, l'11 genn. 1892 da Alessandro e da Giovannina Piredda, proprietari terrieri. Terzo di dieci figli, il M. fu avviato agli studi classici, [...] una compiutezza espressiva e tecnica, esercita una pitturadi puro colore, priva di disegno sottostante e contrastata negli accordi: ne identità regionali favoriva l'affermazione degli artisti sardi in genere e del M. in particolare, essendo egli ...
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DARDANI, Paolo
Luigi Samoggia
Figlio di Giuseppe e di Teodora Merelli, nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Michele de' Leprosetti, il 24 apr. 1726 (Bologna, Arch. generale arcivescovile, Battezzati, [...] a suoi lavori di decorazione murale a tempera, in genere grandi composizioni paesistiche con o senza figure, e a quadri di minore dimensione ad olio di uguale soggetto o di battaglie.
Non sono più rintracciabili le pitturedi palazzo Amorini, del ...
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Goya, Francisco
Eugenia Querci
Interprete del suo tempo e anticipatore della modernità
Uomo colto e artista originale, Francisco Goya ha anticipato con le sue opere e il suo stile molte tendenze dell'arte [...] numerosi, dal ritratto, al dipinto religioso, alle scene digenere, di vita popolare o aristocratica, alle invenzioni legate al formano immagini di fantasia il cui filo conduttore sono i vizi e la meschinità dell'uomo.
In pittura crea alcuni ...
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DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] D. Beazley suppone una collaborazione costante del generedi quella che risulta tra Hieron e Makron. pitturadi vasi in Attica, possono rilevare che in generale le forme di D. non posseggono la suprema, filtrata essenzialità di quelle del Pittore di ...
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TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] produzione in T. è accentuato dal fatto che si trattava di una tavoletta di piccole dimensioni (v. genere, pitturadi; pinakes, zeusi). La tendenza ad abbassare la produzione di T. all'inizio del IV sec. a. C. porta ad ammettere l'influenza dello ...
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BONCINELLI, Evaristo
Simonetta Lux
Figlio di Giuseppe e di Teresa Magherini, nacque a Montignano sull'Arno (Firenze) il 29 marzo 1883, ultimo di quattordici figli. Il padre, appartenente a una modesta [...] della rappresentazione e senza mai cadere nell'"opera digenere", trasfigura il modello, scelto sempre nell'ambiente 2, pp. 703-705 (riprod.); V. Costantini, Scultura e pittura italianacontemporanea, Milano 1940, pp. 396-398 (riprod.); P. Bargellini, ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] 'arte, L'enfer de Rodin (1958). I chiaroscuri raffinati di A., che aveva imparato il mestiere sul set di Quai des brûmes, si adattavano bene all'acre romanticismo del cinema francese digenere, popolato da amanti maledetti, uomini in fuga e criminali ...
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FONTANA, Ernesto
Paola Dell'Armi
Nacque a Milano il 12 febbr. 1837. Compì gli studi all'Accademia di Brera, dove frequentò i corsi di G. Bertini, terminando nel 1863.
Come il suo maestro, anche il F. [...] e di facile divulgazione: dotato di una certa abilità tecnica, si indirizzò verso le scene digenere e la medaglia d'oro alla Mostra nazionale dipitturadi Milano ed acquistato successivamente dal British Museum di Londra. Nel 1873 la sua tela dal ...
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CANOPPI, Antonio
Stefan Kozakiewicz
Figlio di Giovanni e di Gioconda Carretti, nacque a Modena il 4 apr. 1769 e fu battezzato nella parrocchia di S. Giorgio, chiesa immediatamente adiacente al palazzo [...] le scienze matematiche e l'edilizia, si sarebbe occupato di architettura, pittura, scultura e decorazioni teatrali; ma il suo nome non 1812) e digenere (Vecchietto con torcia accesa), come pure prospettive e vedute (Interno di un convento,Palazzo ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...