DE STEFANI, Vincenzo
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Verona il 6 marzo 1859 da Stefano e da Caterina Brizio. Compiuti gli studi classici, fu poi allievo di Napoleone Nani, all'accademia Cignaroli [...] al paesaggio, dal quadro drammatico ed episodico a quello digenere e alla semplice notazione realistica. Le prime opere subirono l'influsso di F. Carcano e della pittura lombarda di quegli anni, come egli stesso dichiarò in una lettera (curriculum ...
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ESIONE (῾Ησιόνη, Hesiŏne, Hesiŏna)
C. Caprino
Figlia di Laomedonte, signore di Troia.
Poiché il padre non volle pagare a Posidone e ad Apollo le mercedi pattuite per l'erezione delle mura della città, [...] con E., Eracle e Laomedonte di tre personaggi di un'anfora di Napoli con scena di teatro. Il mito è rappresentato frequentemente su pitture, tutte di Pompei, e rilievi tardo-romani. Plinio menziona una pitturadi Antiphilos (Nat. hist., xxxv, 114 ...
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FABRIS, Pietro
Roberto Middione
Attivo a Napoli fra il 1756 e il 1792, fu probabilmente di origine inglese.
Mancano dati biografici più articolati e specifici; anche la sua nazionalità è attestata unicamente [...] tematica, le varie illustrazioni di feste, tarantelle, colazioni, scenette digenere, tutte in formati mode, New York 1963, n. 1022; S. Ortolani, G. Gigante e la pitturadi paesaggio a Napoli e in Italia dal '600 all'800, Napoli 1970, pp. 127 ...
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APOLLONIO RODIO (᾿Απολλώνιος ὁ ῾Ρόδιος)
A. Pertusi
Poeta ed erudito nato ad Alessandria o a Naucrati verso il 295 a. C., scolaro di Calimaco, dimorò lungamente a Rodi, di cui divenne cittadino ed ove [...] Atene aveva dipinto un quadro di tal genere nel tempio di Castore e Polluce ad Atene - Paus., i, 18, 1 -; Novios Plautios incise lo stesso soggetto sulla Cista Ficoroni [IV-III sec. a. C.]; infine numerose sono le pitture vascolari, come quelle del ...
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CAMBIASO, Domenico Pasquale
Franco Sborgi
Nacque a Genova il 5 febbr. 1811 da Bartolomeo e Maddalena (anch'essa una Cambiaso), entrambi di facoltosa famiglia patrizia.
Dopo aver studiato in un primo [...] urbano (sebbene frequentemente tendano alla scena digenere settecentesca), rivestono una notevole importanza sul - Laura ed Elisa - dedite anch'esse, come dilettanti, alla pitturadi vedute e di paesaggio (Alizeri, 1866, pp. 475 s. nota 1).
Fra ...
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BUSCIOLANO (Busciolani)
Francesco Negri Arnoldi
Famiglia di artisti del secolo XIX. Di essi Antonio, nato a Potenza il 15 genn. 1823 da Nicola Felice, contadino, e Anna Brienza, mostrò sin da ragazzo [...] 'esempio del suo primo maestro, Domenico Morelli, Vincenzo si dedicò quasi esclusivamente alla pitturadi figura e a scenette digenere, dando prova delle sue doti di disegnatore, ma restando sempre legato all'ambito culturale della sua scuola e del ...
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GAZZARRINI, Tommaso
Marco Pierini
Nacque il 16 febbr. 1790 a Livorno, dal livornese Giuseppe e da Chiara Orsetti di Lucca. Frequentò la classe dipittura all'Accademia di belle arti di Firenze sotto [...] e con l'olio digenere intitolato La buona notte, si conserva al Museo civico di Montepulciano; e, a E. Montazio, Le belle arti in Firenze. Lettere ad un amico, III, Pittura. Gazzarrini. I disegni del Della Porta e del Buonaiuti, in La Rivista, ...
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FARO (ϕάρος; pharus)
F. Castagnoli
Il primo faro del mondo antico fu quello di Alessandria. Non vi è prova infatti che avesse tale funzione, come è stato supposto, il Colosso di Rodi (290 a. C.); anteriormente, [...] in una pitturadi una tomba della stessa località). A due piani e sormontato da una statua era il f. di Laodicea sul mare in genere il tipo a dadi sovrapposti). Del f. di Alessandria si ha una rappresentazione a rilievo in un bicchiere di vetro ...
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FACONTI, Dionigi
Cristina Giudice
Nacque a Bergamo da Francesco e da Rosa Giacomini il 9 ott. 1826 (Casassa, 1990). Si iscrisse all'Accademia Carrara di belle arti nel 1838 e iniziò gli studi dipittura [...] . Si dedicò soprattutto alla pittura storica, cui affiancò poi il ritratto e la scena digenere.
L'attività del F. si svolse comunque soprattutto a Torino, dove nel 1849 partecipò alla mostra della Società promotrice con cinque tele: tre Ritratti ...
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Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (Παυσίας, Pausias)
G. Pesce
Pittore greco di Sicione, figlio e discepolo di Bryes, poi allievo di Pamphilos di Amphipolis, visse all'incirca fra il 380 e il [...] osceno (se ne suppone una derivazione in una scena incisa su teca di specchio in Boston, certamente concepita sotto l'influsso delle forme stilistiche della pittura sicionia), genere già messo in voga da Parrasios e destinato a larga diffusione nel ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...