DA RIOS, Luigi
Giuseppe Pavanello
Figlio di Domenico, nacque a Ceneda, oggi Vittorio Veneto (provincia di Treviso), nel 1844. Dopo aver frequentato giovanissimo una bottega da falegname, si iscrisse [...] digeneredi soggetto popolare veneziano.
Partecipò assiduamente alle mostre annuali della Società veneta promotrice di Id., Scultura e pittura d'oggi, Roma-Torino-Firenze 1877, pp. 126 s.; Catal. ufficiale dell'Espos. Nazionale di belle arti del 1881 ...
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BIANCHI, Mosè
Luciano Caramel
Nacque a Mairago presso Lodi, l'11 nov. 1836, da Giuseppe e da Caterina Coppini. Studiò pittura dapprima a Lodi e successivamente a Milano, dove frequentò i corsi di F. [...] ; nel 1868 Il rapimento delle pandette), insieme con opere digenere e con ritratti (nel 1864 L'Amicizia; nel 1866 . della Prima Espos. Triennale di Brera, Milano 1891, p. 75; Pittura lombarda nel sec. XIX (catal., pref. di V. Bignami), Milano 1900 ...
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BARILLI, Cecrope
Armando e Carlo Quintavalle
Nacque a Parma il 2 apr. 1839, da Giuseppe e da Amalia Scorticati. Il padre, maestro alle scuole elementari di San Secondo Parmense e poi direttore delle [...] il suo fare più spontaneo e vivo si rivela nei quadri di soggetto e digenere: ritratti, contadinelle, paesaggi, dove unisce al ricordo della pittura francese quello della pittura napoletana e dei macchiaioli.
Nel 1871 il B. partecipò all'Esposizione ...
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DALL'ARA, Gustavo
Annateresa Fabris
Nato a Venezia il 22 dic. 1865, seguì, senza concluderli, i corsi dell'accademia di belle arti nella città natale. La sua pittura, influenzata dalle ricerche cromatiche [...] fluminense (2a serie) con caricature, scene digenere, bozzetti d'aspetti tipici di Rio de Janeiro, colti con la freschezza de Janeiro 1969, p. 157; Dicionário brasileiro de artistas plásticos, a cura di C. Cavalcanti, Brasilia 1973, II, p. 14; J. R. ...
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FERRARI, Giuseppe
Giorgio Marini
Nacque a Verona l'8 settembre 1835, da Dionisio e Santa Olivieri.
Molto scarsi sono gli elementi che consentono di valutare la sua formazione pittorica. Il F. dovette [...] formazione presso F. Durelli, cui era succeduto nel 1851 sulla cattedra di prospettiva, ne giustificava il decisivo orientamento verso un genere particolare dipittura urbana che ha la puntualità descrittiva del rilievo architettonico.
All'aggiornato ...
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BIANCHI, Francesco
Rossana Bossaglia
Attivo in Lombardia nel corso del sec. XVIII, è ricordato dall'antica letteratura quasi esclusivamente come collaboratore di A. M. Ruggeri, pittore di figura. È, [...] la sua attività per i Mezzabarba ad affreschi "prospettici, mitologici o digenere" (Natali, p. 123) in alcune sale del palazzo; non è 'affresco dell'oratorio dei Mezzabarba, insieme con le fatiscenti pitture monzesi, è pertanto l'unica opera del B. ...
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ECLISSI (Eclisse), Antonio
Andrea G. De Marchi
Molto scarse sono le informazioni biografiche rimasteci di questo pittore e disegnatore attivo a Roma, di cui si ignorano gli estremi anagrafici. Gli si [...] varie attribuzioni basate su dati di stile, poiché si riferiscono ad opere digenere copistico di modesta qualità esecutiva. In a tali lavori dipittura. La sua funzione più apprezzata fu, con ogni probabilità, proprio quella di copista specializzato. ...
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CITTADINI
Giovanna Grandi
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino [...] adipingere con successo nature morte e paesaggi, un genere in cui, oltre mezzo secolo prima, si era s.; R. Roli, Pittura bologn. 1650-1800, Bologna 1977, ad Indicem; R. Grandi, in Architettura,scenografia,pitturadi paesaggio (catal., Bologna 1980 ...
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MEGALOGRAFIA (megalographia)
R. Bianchi Bandinelli
Il termine m. si trova usato in un passo, che si riferisce alla pittura, in Vitruvio (vii, 5, 2). In un altro passo (vii, 4, 4) i codici hanno concordemente [...] a tal generedipitture le ambulationes, cioè i portici coperti.
Altri hanno tratto dagli stessi passi la conclusione che m. sarebbe da contrapporsi a riparographia (v.), termine, questo, assunto da Plinio per indicare pitturedi cose dozzinali ...
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DOLCI, Agnese (Agnesa)
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlia del pittore Carlo e di Teresa Bucherelli, nacque il 14 sett. 1659 (Firenze, Arch. dell'Opera del duomo , Libri dei battesimi, 1658-59, femmine, [...] dagli studi per tessuti agli animali, dai fiori a studi digenere; vi sono anche copie da Callot. Il McCorquodale (ibid , Paris 1983, n. 79; G. Cantelli, Repertorio della pittura fiorentina del Seicento, Firenze 1983, p. 68 (catalogo delle opere ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...