Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] si associa talora il rilievo, particolarmente nel tipo della coppa ad emblema. Del genere della pittura maggiore, ben poco può dirci quel tegolo, coronamento di cippo, nel quale sul fondo scuro, originariamente rosso od azzurro, spiccano due uccelli ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] ), Hageladas argivo. Plinio dice che in gioventù F. esercitò la pittura con Panainos. Sappiamo che le fonti cronografiche ponevano la sua acmè figurato partenonico. In genere si nota una stretta unione e corrispondenza di motivi tipologici e ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE
Red.
Si suole attribuire agli Etruschi, come d'altronde attestano i monumenti rimastici - pitture, urne funerarie ecc. - l'origine degli spettacoli [...] base allo stile ed al ductus. Si viene quindi a stabilire in questo generedi monumenti una linea di evoluzione compositiva.
Così come sulle pareti le pitture, nei pavimenti i mosaici, mostravano uguali scene, disposte secondo schemi propri a questo ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] . - Dato il genere del loro movimento, le m. si prestano più al rilievo e alla pittura che non a rappresentazioni sec. a. C. - I tipi di m. sui vasi di Kerč sono in gran parte derivati dalla pittura attica precedente. Il tema favorito diventa lo ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] libera e mobile dei filamenti stessi. Il generedi decorazione diffusosi in seguito, quello cioè dei semplici Albert Museum, Cat. Mostra di Essen, numero 270) e con pitture egiziane, quali quelle di Hermoupolis Ovest (Adriani, Divagazioni, ...
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Vedi VULCI dell'anno: 1966 - 1997
VULCI (Vulci; Οὐόλκοι)
M. Torelli
Città etrusca sulla riva destra del fiume Fiora (antico Armentae), a circa 12 km in linea d'aria dal mare Tirreno ed oltre 100 km a [...] a fossa. Tipica dei "cassoni" è la scultura, in genere raffigurante animali o mostri, come leoni, pantere, centauri (v. Tomba dei Tutes, del III sec. a. C., priva però dipitture. Fortissime analogie con la Tomba dei Tutes ha l'altro vicino ipogeo ...
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Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] ii, 9), legno di vite Plinio (Nat. hist., xvi, 214), che aggiunge come un tal generedi legname fosse generalmente usato , effettuato per molte pitturedi Tarquinia e Orvieto dall'Istituto Centrale del Restauro.
Di contro agli arbitrarî rifacimenti ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] interpretate per la ricostruzione architettonica. Nella pittura vascolare infatti l'indicazione dell'edificio per fontana è fatta secondo linee essenziali e schematiche. Si tratta in generedi una protome di animale, dalla bocca del quale sgorga ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] città costiere dell’Asia Minore. Porte e tetti erano di legno e le tegole in genere erano di terracotta.
Gli ordini ionico e dorico hanno avuto origine nel a quelli richiesti dalla scultura o dalla pittura) spiegano l’attrazione che essa esercitava ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
STELE (στέλη)
G. A. Mansuelli
I problemi vertono a cominciare dalla stessa etimologia del termine, che è stato connesso o con ἵστημι, nel significato di "star ritto" [...] di ogni componente. La composizione s'impernia in genere sulla collocazione di lato (e sempre più progressivamente di IV, Monaco 1953, p. 156 s. Si vedano inoltre le voci: pittura; alessandria; alessandrina, arte; pagasai; sidone.
Periodo romano: G. A ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...