PAN, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante secondo J. D. Beazley nei decennî 480-450 a. C. Lo stesso studioso lo inserisce nella corrente dei manieristi che procede da Myson e si sviluppa [...] vasi così come coppe o alàbastra: notevole è in ispecie il suo apporto nella pitturadi lèkythoi che solo da poco erano pienamente entrate nel campo di esperienze della pittura a figure rosse. Nelle opere più antiche il pittore si distingue per la ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] effimeri, come gli obelischi per la festa dei gigli di Nola (Avella, 1980, p. 14). La sua fama maggiore era comunque legata alle opere dipittura e in particolare a quelle digenere e di costume. Secondo De Gubernatis (1906, p. 149) raggiunse perizia ...
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CAIVANO
O. Elia
Cittadina a N di Napoli, sulla via da Aversa a Capua, quasi a mezza strada, nell'ampia ed ubertosa pianura campana, che si distende oltre la cinta delle colline napoletane. Caivano occupa [...] C. ci dà un prezioso esempio dipittura postpompeiana. È un grande ipogeo a camera quadrata con letti in muratura, vòlta a botte e corridoi di accesso, interamente affrescato con scene di paesaggio fluviale e quadretti digenere; trovato nel 1923, e ...
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CAROSELLI, Cesare
Agnese Fantozzi
Nacque a Genazzano (Roma) il 14 dic. 1847 da Nicola e Cesarina Senni. Iniziò gli studi artistici a Roma alla scuola d'arte nell'ospizio di S. Michele, dove rimase per [...] prima di partire per il Trentino. Sempre nel 1881, partecipò all'Esposizione nazionale di Milano con un quadro digenere: Esposizione di belle arti del 1883, presentò ancora la Disfida di Barletta e due Paesaggi.
Interessato alla pitturadi paesaggio, ...
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GIOVANNI da Sulmona
Michela Becchis
GIOVANNI da Sulmona. -Non si conosce la data di nascita di questo pittore abruzzese attivo nella prima metà del XV secolo.
La critica è concorde nel ritenere che [...] ; l'altro, presente proprio nella cultura del Maestro del Trittico di Beffi, definitosi su di un tipo dipitturadi matrice fiorentino- iberica "nel genere dello Starnina […] di ritorno da Valencia" (Bologna, 1987). Entrambi questi modi erano diffusi ...
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DIODATI, Francesco Paolo
Barbara Belotti
Nacque a Campobasso l'8 sett. 1864 da Eugenio e da Giulia Bellini. Da bambino mostrò una spiccata disposizione per gli studi musicali ed ottenne una borsa di [...] del maestro, entrambi acquistati dalla Società (cfr. Comanducci, 1934).
La pittura sviluppata dal D., soprattutto nelle scene digenere, risentì in maniera concreta della lezione di G. Torna: in particolare, pur non cadendo nella semplice imitazione ...
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CIAFFERI, Pietro
Marco Chiarini
Nulla si sa della vita di questo pittore, disegnatore e incisore, attivo nella prima metà del sec. XVII; né si hanno notizie della famiglia. Certo non fu figlio di Agostino [...] a Filippo Napoletano, entrambi più noti divulgatori di un genere nato nei primi decenni del Seicento tra Corsini, Firenze 1886, pp. 29, 36, 375, 398; R. Buscaroli, La pitturadi paesaggio in Italia, Bologna 1935, pp. 332 s.; A. I. Rusconi, La ...
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CASTALDI (Gastaldi, Gastoldi, Gustelding), Filippo
Andrzej Ryszkiewicz
Figlio di Marco e di Giovanna Ranaldi, nacque ad Arpino (Frosinone) il 16 nov. 1734, e fu battezzato nella parrocchia di S. Andrea. [...] fu quella di un pittore italiano di provincia, che fa appello alla iconografia della pittura del XVI sec. (fra l'altro di Raffaello); il nei quadri di soggetto religioso si nota una certa tendenza a trattarli come scene digenere su sfondo paesistico ...
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CERRUTI BEAUDUC, Felice
Anna Bovero
Nato a Torino nell'anno 1818 da Francesco e da Giacinta Cicero, compì diligenti studi sull'anatomia del cavallo alla scuola veterinaria di Fossano, studi che aiutarono [...] 1845) e, più di rado, scene digenere. Ufficiale d'ordinanza del duca di Genova durante la prima in L'Illustr. ital., 6 dic. 1896, p. 379, si veda: A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte, Torino 1893, pp. 113-115; L. Mallè, Le arti figurative ...
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Vermeer, Jan
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore di un mondo silenzioso
Jan Vermeer, pittore olandese del Seicento, è un abile maestro nel calibrare luci e ombre. I suoi dipinti ci mostrano scene di vita [...] da interpretare come critica dei vizi: una categoria assai importante nella pittura olandese e fiamminga. In questo genere moralistico, solitamente, si cercava di educare con leggerezza, mettendo in scena comportamenti sconvenienti per esortare all ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...