Pittore (Londra 1679 - Oxford 1774). Si formò alla scuola del padre Marcellus il vecchio (L'Aia 1648 o 1649 - Londra 1701 o 1702), che si era stabilito in Inghilterra come assistente di G. Kneller. Arruolatosi [...] , mostrando vivo interesse per le scene digenere che trattò con grande abilità. Tornato a Londra, dopo aver frequentato lo studio di G. Kneller (1712-15), si dedicò esclusivamente alla pittura realizzando soprattutto quadretti con scene borghesi ed ...
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Pittore (Lock Haven, Pennsylvania, 1871 - Hanover, New Hampshire, 1951). Esordì come illustratore e caricaturista per poi dedicarsi alla pittura. Appartenne al gruppo di artisti (tra cui R. Henri e G.B. [...] "The Eight"; gruppo che tenne la sua prima mostra indipendente nel 1910. Dipinse con freschezza cromatica e narrativa scene digenere e paesaggi urbani (Piccioni, 1910, Boston, Museum of fine arts); dopo il 1930 sperimentò uno stile che richiama i ...
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Poeta e pittore svedese (Stoccolma 1851 - ivi 1906). Formatosi a Parigi e durante viaggi in Italia, Olanda e Spagna, dopo aver esercitato come pittore digenere storico (Davide e Saul, 1878, Stoccolma, [...] Museo Nazionale), educato allo studio della pittura antica, dal 1880 si dedicò alla pitturadi tipo impressionista e popolare nordica. Fra le sue opere: Nix, 1882-84, Göteborg, Museo di belle arti; Il genio delle acque, 1884, Stoccolma, Waldersudde; ...
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Pittore e scrittore d'arte inglese (Londra 1692 - Can t erbury 1780). Dopo aver compiuto studî di legge, si dedicò alla pittura dipingendo ritratti e scene digenere specialmente in piccolo formato, stilisticamente [...] . Gravelot. Tra le sue opere più note, la serie che illustra la Pamela di S. Richardson (1744, Londra, Tate Gallery). Scrisse anche sull'estetica e sulla teoria della pittura (A crit ical examination of the ceiling painted by Rubens in the Banqueting ...
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Pittore (n. 1835 o 1836 - m. Rivara 1891). Studiò a Torino e a Ginevra; fu a Parigi, tra il 1858 e il 1860, in contatto con Ch. Jacque, e ancora dopo il 1880. Fece parte della "scuola di Rivara", tendente [...] della pitturadi paesaggio. Molte sue opere, caratterizzate da un naturalismo descrittivo, a volte con allusioni a problematiche sociali o aderenti al genere del realismo storico, sono nella Galleria civica d'arte moderna di Torino: Dintorni di ...
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Scultore (Pove 1780 - Venezia 1845). Seguace del Canova, ne eseguì il ritratto per la tomba ai Frari; scolpì il monumento a J. J. Winckelmann in S. Giusto a Trieste (1830), quello a D. Rossetti pure a [...] fratello Francesco (Venezia 1803 - ivi 1870) lavorò a 40 busti colossali per il parco del castello del conte Sabbatini a Udine (dispersi). Più tardi si dedicò prevalentemente alla pittura, dipingendo soprattutto quadri digenere e scene chioggiotte. ...
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Diplomatico e musicista inglese (Londra 1784 - Apthorpe House, Northamptonshire, 1859), ministro a Firenze (1814-30), poi ambasciatore a Berlino (1841-51) e a Vienna. Fondò a Londra nel 1822 la Royal academy [...] opere teatrali, sinfonie, quartetti, musica sacra. n Sua moglie Priscilla Anne, nata Wellesley-Pole (1793-1879), si diede alla pittura durante un soggiorno a Firenze ed espose quindi quadri digenere o di soggetto storico che ebbero grande successo. ...
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Pittore polacco (Costantinopoli 1762 - Vilnius 1835). Studiò a Varsavia con J.-P. Norblin e M. Bacciarelli. Dipinse quadri digenere della vita polacca ispirati alla pittura olandese del Seicento e specialmente [...] religiosi in stile neoclassico, e ritratti di più vivace sincerità. Dal 1801 prof. nell'univ. di Vilnius, ebbe parte notevole nello sviluppo della scuola locale. La maggior parte delle sue opere si conserva nei musei di Cracovia, Varsavia e Vilnius. ...
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Pittore (Parigi 1753 - ivi 1809). Dopo un soggiorno a Roma (1775-80), si stabilì a Lione, dove si fece notare per la grazia dei suoi ritratti e delle sue scene familiari e digenere. Nel 1787 passò a Parigi; [...] sopravvenuta la Rivoluzione, dovette emigrare a Londra, donde tornò a Parigi nel 1800. La sua pittura, per i preziosi accordi del colore, rappresentò un'eccezione all'imperante classicismo dell'epoca. ...
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Pittore (Parigi 1713 - ivi 1789). Allievo di J.-M. Natoire, studiò poi all'Accademia di Francia a Roma (1735-40). Esponente di una pittura decorativa che andava esaurendosi, trattò soggetti religiosi (cupola [...] della cappella della Vergine in St.-Roch a Parigi, 1749-56) e storico-mitologici (anche per la manifattura dei Gobelins), ma anche scene digenere. Dal 1770 fu direttore dell'Accademia e primo pittore del re. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...