Pseudonimo del pittore italiano Enrico Della Leonessa (Napoli 1865 - ivi 1921). Svolse inizialmente la sua attività a Roma come illustratore del Giornale di Roma, del Fracassa, del Don Chisciotte, ecc., [...] con disegni umoristici. Dedicatosi alla pittura dal 1895, dipinse con tecnica divisionista e velata ironia scene digenere e ritratti (Roma, Galleria d'arte moderna: Rose d'inverno; I grassi e i magri, 1899). ...
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Pittore (Ginevra 1766 - Morillon, Schleswig-Holstein, 1847). Esordì come incisore e illustratore, dedicandosi poi alla pitturadi paesaggio. Divenne noto per le sue scene digenere, ispirate alla vita [...] campestre, dipinte con notevole freschezza; fu anche caricaturista. Con F. Massot e J.-L. Agasse formò un gruppo ben individuato nella pittura svizzera fra neoclassicismo e Biedermeier. Opere nei musei di Ginevra, Basilea, ecc. ...
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Pittore e litografo (Bruxelles 1796 - ivi 1877). Dapprima incisore e litografo, solo nel 1842 cominciò a dipingere scene digenere e popolaresche, ispirate alla pittura olandese del Seicento. In età avanzata, [...] trattò anche la pittura decorativa e murale; fece anche alcuni ottimi ritratti. Deve la sua notorietà soprattutto alla litografia, che fu tra i primi a trattare con gusto d'arte. ...
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Pittore (Jönköping 1826 - Göteborg 1866). Studiò a Stoccolma, a Monaco e a Parigi; insegnò all'Accademia di Stoccolma. Da un'esperienza di viaggio in Lapponia (1850) trasse spunto per una serie di paesaggi [...] e di scene folcloristiche. Nel campo della pittura storica fu considerato il maggior artista svedese del sec. 19º insieme con G. von Rosen; dipinse anche scene digenere. ...
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Pittore italiano (Brescia 1839 - Roma 1891). Studiò a Brera e si perfezionò a Roma, dove subì l'influsso di C. Maccari. Dapprima pittore digenere e di storia, in seguito si dedicò in prevalenza alla pittura [...] religiosa, ispirandosi ai quattrocentisti (cicli d'affreschi in S. Maria delle Grazie e S. Giovanni Evangelista a Brescia, nel duomo di Loreto, ecc.). ...
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Pittore (Copenaghen 1803 - Roma 1886); allievo di Ch. W. Eckersberg, dipinse composizioni bibliche e mitologiche, quindi quadri digenere, per lo più con spirito umoristico. Nel 1831 si recò a Roma, e [...] vi si stabilì. Convertitosi al cattolicesimo (1944), e poi entrato nell'ordine francescano, la sua attività tarda fu rivolta alla pittura religiosa, in un vacuo stile purista. ...
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Pittore (Biberach 1609 - Augusta 1682 o 1683). Fu a Roma e Napoli (1633-51), dove risentì di N. Poussin, della pittura nordica di paesaggio e di quella napoletana di battaglie; dipinse scene mitologiche [...] e bibliche e quadri digenere (Marine, Roma, galleria Pallavicini Rospigliosi; Diluvio Universale, 1640, Kassel, Staatliche Kunstsammlungen). Tornato in Germania, dipinse soprattutto pale d'altare. ...
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Pittore (Bergamo 1812 - Pavia 1882). Allievo a Bergamo di G. Diotti, risentì poi dei modi del Piccio, che tradusse nelle numerose opere di soggetto sacro e nei ritratti, in toni misurati e ariosi; dal [...] 1842 insegnò pittura all'accademia di Pavia. Suo fratello Luigi (Bergamo 1808 - ivi 1880), anch'egli pittore, trattò soggetti storici e digenere. ...
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Pittore svizzero (Basilea 1865 - Berna 1922). Studiò dapprima architettura, poi (1884-89) pittura a Monaco. Soggiornò anche a Parigi e a Firenze; dal 1908 si stabilì a Röhrswil presso Berna. Trattò con [...] finezza il ritratto e il quadro digenere; eseguì anche composizioni decorative nel palazzo comunale di Basilea (1902) e nel palazzo federale di Berna. ...
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Pittore (Milano 1818 - ivi 1892), allievo di L. Sabatelli a Brera; trattò dapprima la pittura storica, in seguito dipinse anche scene digenere. Fu uno dei primi e migliori acquerellisti milanesi. Una [...] collezione di opere sue e di altri artisti del sec. 19º (già fondazione D.) è conservata presso la Galleria d'arte moderna di Milano. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...