MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] abbandonò mai nell'arco di tutta la sua carriera, e che nel tempo lo vide lavorare a fianco dei pittori digeneredi più alto rango che presenta come principale termine di riferimento la pitturadi Poussin, caratterizzandosi per la composizione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giorgio Vasari
Eliana Carrara
Giorgio Vasari, pittore e architetto aretino che ottenne molte e importanti commissioni nella sua lunga attività artistica (1532-1574), è l’autore delle Vite, apparse a [...] del 1564, a scrivere una «HISTORIA universale di tutte le pitture et sculture di Italia» (cfr. Der literarische Nachlass Giorgio pp. 95-97).
Tra il 1742 e il 1745 il pittore digenere Bernardo De Dominici (Napoli 1683-ivi 1759) pubblicò a Napoli i ...
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OMERICHE, Illustrazioni
K. Bulas
Nel senso più vasto, i poemi omerici comprendono oltre ai due poemi maggiori, anche Ciprie, Etiopide, Ilioupèrsis, la Piccola Iliade, Nòstoi e Telegonia; ma siccome [...] di composizioni digenere, "eroicizzate" per l'aggiunta di nomi eroici: Achille che mette le gambiere in presenza di Peleo, di Teti e di Neottolemo, o di Teti, o di una o due Nereidi, ovvero di due guerrieri; scena di partenza dipitturadi Polignoto ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] ancora fresco, perciò, della pitturadi C. D. Friedrich e di C. G. Carus: gli ordinò una serie di quadri su "diversi fenomeni ruolo di "personaggio". I suoi paesaggi, i suoi quadri digenere sono certo ricchi di spunti di novità, di intuizioni ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] noti accorgimenti tecnici necessari all'esecuzione di opere dipitturadi grandi dimensioni, come appunto quelle Milano, occorre dire che si è di fronte a un caso raro in Italia (per l'importanza del genere "ritratto" nel L. si veda Pommier ...
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POMPA (πομπή, pompa)
L. Franchi
E. Paribeni
È termine greco, ed è morfologicamente un nomen actionis da πέμπω, mandare, inviare. In Omero (Il., ix, 438) la parola πομπή ha infatti il significato di [...] posto del sacerdote e della sacerdotessa non è fisso ma in genere è nelle vicinanze della vittima. Nelle p. teoforiche il dio Ryberg, 166, lix, 94; sarcofago di S. Lorenzo in Roma: Scott Ryberg, 166, lix, 95; pitturadi un oecus a Pompei, Reg. vii, ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] nell'arte figurativa del V sec., specialmente nella pittura vascolare, è stato messo in rapporto (Greifenhagen) di tecnica raffinata, ricco di sfumature significative; E. non è più inteso come raffigurazione di divinità, ma come soggetto digenere ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] esempio, nella cattedrale della Trasfigurazione nel monastero di Mirož a Pskov (1156 ca.).
Un genere pittorico che godette di particolare favore, ponendo salde radici nella devozione popolare, fu la pitturadi icone. In questa produzione gli artisti ...
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ACHILLE
P. Bocci
Eroe greco, figlio di Peleo e della dea Teti, protagonista dell'Iliade e di altri poemi ciclici quali le Ciprie e l'Etiopide. Tutta la vita dell'eroe è minuziosamente rappresentata [...] questo soggetto, lo colloca tra le composizioni digenere in quanto solo alcuni particolari dànno un carattere un gruppo statuario di stile severo doveva appartenere la supposta Pentesilea di Vienna; ricordiamo anche la pitturadi Panainos a Olimpia ...
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LEGA, Silvestro
Matteo Lafranconi
Nacque l'8 dic. 1826 a Modigliana, cittadina della Romagna toscana, da Antonio e Giacoma Mancini, sposata in seconde nozze il 18 giugno 1820.
L'atto di battesimo registra [...] quell'inclinazione spontanea che avrebbe dato un senso preciso al suo bisogno di affermazione: "Scarabocchiando sempre nei muri, o scartafacci, mi si dava a credere che io avessi genio p[er] la Pittura. Arrivai a un punto che ci credetti sul serio e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...