CARNIELO, Rinaldo
Francesco Negri Arnoldi
Nato a Bosco, presso Biadene (fraz. di Montebelluna, prov. di Treviso), l'11 febbr. 1853 da Luigi e da Angela Tocchettoni, in una famiglia di modeste condizioni, [...] di nuovo indulgere al tema macabro, e di poco posteriore è l'altro gruppo Labor imperat, esposto a Firenze nel 1896. Altri suoi soggetti digenere , Roma 1909, p.87; V. Costantini, Scultura e pittura ital. contemp. 1880-1926, Milano 1940, pp.42, 61 ...
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CUMBO, Ettore
Gioacchino Barbera
Figlio di Diego e di Alcmena Borgia, nacque a Messina nel 1833. Romano d'adozione - fin dall'infanzia visse a Roma con la madre (De Gubernatis) -, studiò con ottimi [...] matematiche, con particolare attenzione per l'architettura e l'ingegneria. Nel 1857 abbandonò gli studi di ingegneria per dedicarsi alla pittura, scegliendo il genere del paesaggio, nel quale ebbe come maestro il romano A. Castelli, artista ...
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BORZONE (Borzon, Boulzon, Bourzon), Francesco Maria
Fabia Borroni
Figlio di Luciano, nacque a Genova nel 1625. Insieme con i fratelli Giovanni Battista e Carlo, fu indirizzato dal padre alla pittura [...] ritratto, si orientò sulla pitturadi paesaggio e di marine, sì che fu di lui, oltre a un paesaggio nel museo di Saintes, cinque tele con marine, paesaggi italiani e scene digenere, passate, come opere di attribuzione, sul mercato antiquario di ...
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COMPAGNO (Compagnio), Scipione
Paola Santa Maria
Pittore napoletano, documentato tra il 1641 e il 1649. Nato verso il 1624 (Zani, 1821, p. 13) o prima (Salerno, Il vero Filippo..., 1970), dopo un periodo [...] rivela una base culturale sostanzialmente manieristica e stretti collegamenti con la pitturadi François Nomé - soprattutto nel dipinto datato 1642 e in genere nelle architetture degli sfondi, in alcuni casi tanto vicine a quelle del pittore lorenese ...
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DELL'ORTO, Uberto
Alessandra Pino Adami
Figlio di Giuseppe e di Rosalinda Gavazzi, nacque a Milano il 6 genn. 1848, in un'agiata famiglia milanese; rimase orfano giovanissimo e fu allevato dagli zii [...] lombardi, riuscì a rendere la sua pittura ricca di vibrazioni luminose, semplificando i volumi e riducendo leggera eco delle opere di D. Ranzoni e T. Cremona. Nelle incisioni, non molto numerose, prevalgono i soggetti digenere e i paesaggi marini ...
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FACCIOLI (Fazioli), Giovanni
Lucia Simonetto
Figlio di Bartolomeo e Caterina Zanoni, nacque, secondo il Moschini (1806: su indicazione del Sasso), il 12 ott. 1729 a Verona nella parrocchia di S. Stefano. [...] fu eletto professore dell'Accademia dipittura e scultura di Verona (cfr. Marchini, di cinque cefali e di cinque sardine (Zannandreis, 1891, pp. 448 s.). Altri quadri digenere ad imitazione del Bassano esistevano nella famosa collezione veneziana di ...
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BUTTI, Lorenzo Valentino
Maria Walcher
Nacque a Trieste da Giuseppe, tagliapietra, e da Maria Sait il 2 ag. 1805. Viene iniziato alla scultura ornamentale nella bottega del padre (Caprin, p. 94). Nel [...] suoi concittadini dovette, a lungo andare, dispiacere al B. il quale mirò allora ad affermare la propria personalità in un genere unico: quello della pitturadi marine. E difatti proprio con tre Marine è presente, nel 1840, all'Esposizione triestina ...
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BIANCHINI, Bartolomeo
Fabia Borroni
Nacque a Firenze il 6 genn. 1634, da Matteo, orologiaio, e da Cristina Renard. Allievo di Simone Pignoni, cominciò a dipingere quadri con minute figurine, "con grande [...] (Baldinucci). Nei locali già di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano aprì una scuola dipittura, a cui affiancò anche periodo tunisino gli diedero spunto per quadri digenere satirico "riguardanti il modo di vivere dei Turchi" (Baldinucci) e ...
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FIAMMINGHI, Giacomo
Leandro Ventura
Nacque a Luzzara (Reggio Emilia) il 9 ott. 1815, da Giuseppe e da Angela Grisanti. Trascorse i primi anni di apprendistato nella vicina Guastalla, presso A. Gualdi, [...] generedi carattere sociale o amoroso Nina o la pazza per amore è l'unico esempio oggi noto, tra i molti documentati. Il dipinto, ispirato ad un melodramma assai famoso nella prima metà dell'Ottocento, testimonia la fase di passaggio, dalla pittura ...
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ARGENTI, Giosuè
Renata Cipriani
Figlio di Marcantonio, scultore, nacque a Viggiù il 7 febbr. 1819; studiò scultura all'Accademia di Brera nell'ambiente neoclassico rappresentato da Pompeo Marchesi, [...] Magni, orientandosi verso la trattazione di temi allegorici o digenere resi con moderato realismo. Nel 1881 pittura lombarda della Scapigliatura, Milano 1955, p. 88 (cita Giosuè fra i fondatori della Famiglia artistica, mentre si tratta di Antonio ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...