MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] rivelato valido fino al romanzo: il M. partiva da un generedi cui discuteva le regole d’uso e identificava un tema Gertrude «tanta pitturadi scostumatezza e sceleraggine». Notevoli gli interventi di Tommaseo, pieno di riserve, e di G. Scalvini ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] che si manifesta nel gioco poetico dei "Motti",un generedi intrattenimento che il C. coltivò al pari del Bembo, incondizionato del significante non esitando a investire l'arte della pitturadi ragioni cosmiche quando afferma (I, 49): "E veramente ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] consuetudine cinquecentesca dei commenti apposti a poesie digenere tutt'altro che comico, alla ricchezza delle inanzi a gli occhi per pittura". è la personificazione del tradizionale procedimento logico che si illude di imporre una norma alla realtà ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] tempo di letteratura, se non nell’ordine di ricerche della pittura: di un pittore emiliano: il Morandi» (in Discorrendo di Riccardo in effetti il filo di Lodovico, ventenne come l’autore, è dono magico di un genio e ricorda aquiloni e ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] ghignante, rumorosissima solitudine, dalla non facile inquadratura digenere al momento della ricezione. Il comico, issato da in compenso, il rapporto che l’attore intrattenne con la pittura. Il gesto figurativo, subalterno alla scena, a poco a ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] ancillari e rappresentazioni del mondo a capinculo accanto alla pitturadi scene di parto per esempio sui deschi portati in regalo. in un riadattamento del genere a un racconto per paradossi da equivoci linguistici.
Il viaggio di Parnaso, nei modi ...
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DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Andreina Rita
Nacque a Roma il 12 marzo 1754 da Giovanni Francesco Blengini e da Maddalena Gelpi.
Il padre, originario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in età adulta [...] in particolare nel caso delle commedie "popolari", considerate "genere infimo, che veramente eguaglia l'antica tabernaria, se Landi, Roma 1795; Descrizione di una pitturadi A. Allegri detto il Correggio, Parma 1796; Vita di A. Cavallucci da Sermoneta ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] di quegli anni. Tuttavia, nonostante questa esperienza, il C. continuò a restare legato alla pitturadi e come in genere in tutta la sua opera, la struttura della narrazione poggia solo sul protagonista e non sul contrasto di questo con un ...
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AMORETTI, Carlo
Renzo De Felice
Nato a Oneglia il 16 marzo 1741 da Bernardo, ricco commerciante, e da Vittoria Aicardi, studiò presso gli scolopi, e nel 1756 si fece agostiniano. Subito dopo, allo scopo [...] scienze agrarie ed economiche in genere. La sua partecipazione alle iniziative di Maria Teresa intese a promuovere Milano 1800 (poi tradotto in francese); del Trattato della pitturadi Leonardo da Vinci, Milano 1804 (cui premise delle grosse Memorie ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] 'evidenza e la plastici tà della pittura contemporanea, e per un altro verso ti appare come una trama di meravigliose fantasie e di labili sogni.
Quel tono di suprema misura, di moderata letizia e di sorridente saggezza, quell'atmosfera illuminata da ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...