Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine informale viene utilizzato per la prima volta nel 1951 da Michel Tapié [...] di ricerche soprattutto pittoriche sul segno e sulla materia che hanno portato a una rivoluzione totale del fare pittura. L’informale si sviluppa solo in Europa e con caratteristiche diverse, soprattutto nella matrice delle opere, da ciò che nasce ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] realtà, attraverso il gesto, dà ‘voce’ ai materiali della pittura, il colore e la vernice.
Le sue opere sembrano tipo di pittura in cui il gesto durante l’esecuzione è importante quanto l’opera finita: per questo viene chiamato informale gestuale.
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Hopper, Edward
Bettina Mirabile
Uno stile realista per rappresentare l'America della solitudine
Lo statunitense Edward Hopper ripete nei suoi quadri sempre gli stessi soggetti, tutti ispirati alla città [...] gli artisti a lui contemporanei sviluppano l'arte astratta e informale ben lontana dalle forme e figure del mondo reale, appreso da giovane, quando subisce il fascino della pittura impressionista e delle audaci inquadrature fotografiche di Degas.
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Pittore italiano (Roma 1933 - New York 1970); autodidatta, studiò privatamente l'incisione con C. A. Petrucci. Dal 1955 al 1960 visse a New York. Dedicatosi, dopo un periodo informale, allo studio e alla [...] e illustratore, negli ultimi anni realizzò serie di sculture in bronzo, che riprendono, accentuandone la fissità "metafisica", alcuni motivi della sua pittura. Nel 2021 la Fondazione Prada ha allestito un'importante retrospettiva delle sue opere. ...
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Pittore (Pavia 1920 - Brisighella, Ravenna, 1999). Studiò all'Accademia di Torino con F. Casorati. Nel 1947 vinse il premio Asti, con dipinti che risentivano della fase post-cubistica di Picasso. Con Afro, [...] Vedova e altri, fece parte del gruppo degli Otto pittori italiani. Dal 1953 M. orientò la sua pittura verso l'arte informale, dando esplicito significato polemico al suo linguaggio, in opere in cui l'esaltazione della materia non fu mai disgiunta da ...
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Pittore italiano (Firenze 1906 - Roma 1998), prof. di pittura all'accademia di Belle Arti di Roma, della quale è anche stato direttore. Dopo un periodo in cui, in opposizione alle tendenze del Novecento, [...] dipinse nature morte e ritratti di vivacissima tavolozza, è passato a una fase astratto-concreta, per poi avvicinarsi ai temi dell'informale (Piante esotiche, 1950, Milano, Galleria d'arte moderna; Composizione, 1982, collezione privata). ...
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Chevrier, Ferdinando. – Pittore italiano (Livorno 1920 - ivi 2005). Iniziò il suo apprendistato artistico fra il 1934 e il 1936 frequentando lo studio del pittore post-macchiaiolo R. Renucci. Nel 1946, [...] poetica, allora molto diffusa in tutta Europa, dell'arte informale, concentrandosi sull’espressività del gesto e della materia. Negli Siviglia, Barcellona, Valencia, Madrid); alla rassegna della pittura italiana a Bat Yam (1961); tenne inoltre tre ...
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Pittore (Anversa 1582 o 1583 - Haarlem 1666). Pur partecipe delle innovazioni caravaggesche importate dalla scuola di Utrecht, la sua pittura se ne distanzia per l'originalità nell'uso del colore e per [...] . van Mander ma, fin dalle prime opere, la sua pittura si presenta intrisa di un vivace realismo e diretta a ottenere circa, Monaco, Bayerische Staatsgemäldegalerie, e in posa estremamente informale, 1638 circa, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts ...
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Nella storia e nella critica d’arte, manifestazioni artistiche, sorte in particolare nel 20° sec., che si discostano deliberatamente da ogni forma di rappresentazione che abbia diretto riferimento con [...] sono raggruppate esperienze artistiche che vanno dall’action painting o pittura gestuale di J. Pollock e W. de Kooning, all’hard-edge painting di E. Kelly, alle varie esperienze dell’informale europeo, dalla non-figurazione psichica di C. Bryen e G ...
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Pittore, incisore e fotografo austriaco (n. Baden, Vienna, 1929). Figura centrale dell'arte austriaca della seconda metà del sec. 20°, la prima produzione artistica di R. subì l'influenza sel surrealismo. [...] autodidatta, elaborando suggestioni dal surrealismo e dall'informale. Dopo aver partecipato al surrealismo fantastico della ha ricevuto numerosi riconoscimenti (Gran premio austriaco per la pittura, 1978; Premio Beckmann di Francoforte, 1981; premio ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
materico
matèrico agg. [der. di materia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio della critica d’arte, che si riferisce alla materia e al materiale, che privilegia la funzione espressiva della materia in quanto tale: pittura m., tendenza dei primi...