Pittore (Anversa 1582 o 1583 - Haarlem 1666). Pur partecipe delle innovazioni caravaggesche importate dalla scuola di Utrecht, la sua pittura se ne distanzia per l'originalità nell'uso del colore e per [...] . van Mander ma, fin dalle prime opere, la sua pittura si presenta intrisa di un vivace realismo e diretta a ottenere circa, Monaco, Bayerische Staatsgemäldegalerie, e in posa estremamente informale, 1638 circa, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts ...
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Pittore, incisore e fotografo austriaco (n. Baden, Vienna, 1929). Figura centrale dell'arte austriaca della seconda metà del sec. 20°, la prima produzione artistica di R. subì l'influenza sel surrealismo. [...] autodidatta, elaborando suggestioni dal surrealismo e dall'informale. Dopo aver partecipato al surrealismo fantastico della ha ricevuto numerosi riconoscimenti (Gran premio austriaco per la pittura, 1978; Premio Beckmann di Francoforte, 1981; premio ...
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Pittore (Altenbögge, Vestfalia, 1905 - Herrsching am Ammersee, Baviera, 1976). Iniziò a dipingere nel 1924, attratto dall'arte di P. Moderson-Becker. Dopo aver lavorato come elettricista e minatore e aver [...] visitato l'Olanda, scoprendo la pittura di van Gogh (1926-27), studiò al Bauhaus di Dessau (1927-30), con O. Schlemmer, P. Klee e s'impose come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale: nelle sue opere larghi segni neri o bianchi su uno ...
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Ditot, Alina. – Artista rumena (n. Iași 1980). Autodidatta, ha iniziato a esporre in giovane età ottenendo ampi riscontri di critica; tra i più significativi esponenti dell’arte informale, erede di artisti [...] estere, nel 2014 D. ha partecipato alla Grande Exposition Universelle tenutasi a Parigi all’interno della Torre Eiffel, e nel 2016 è stata insignita del premio per la pittura astratta alla Biennale di Salerno per l'opera I sette peccati ditottiani. ...
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Pittore (Berlino 1902 - Colonia 1968). Dopo gli studî all'accademia di Berlino con K. Hofer, completò la sua formazione a Parigi (1928) e all'accademia tedesca di Villa Massimo a Roma (1931-32). A un soggiorno [...] da suggestioni surrealiste e postcubiste, la sua pittura ha teso sempre più verso espressioni non figurative pieno riconoscimento come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale. Scrisse Vom Gestaltwert der Farbe (1955): nel 1950 ebbe ...
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Pittrice statunitense (Newark, New Jersey, 1922 - Baltimora, Maryland, 2008); formatasi a New York nel clima dominato dalle personalità di J. Pollock e W. De Kooning, ha vissuto in seguito in Messico, [...] dove il suo impegno creativo è stato intenso. Dal 1957, dopo una breve parentesi figurativa, è tornata a una pittura di stile informale, che si distingue per l'acceso cromatismo, per il denso trattamento della superficie e per l'ampio geometrizzante ...
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Pittore tedesco (Hagen 1912 - Ibiza 1999). Studiò a Dortmund alla Kunstgewerbeschule (1932-35) e lavorò come grafico industriale prima di potersi dedicare, alla fine della seconda guerra mondiale, esclusivamente [...] alla pittura. I contatti a Hagen con C. Rohlfs nel 1937 lo indirizzarono dapprima verso l'espressionismo ma, attraverso un esponenti dell'arte non figurativa tedesca. Nella sua ricerca informale, accanto ai valori materici, che assunsero a volte ...
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Vago, Valentino. – Pittore italiano (Barlassina 1931 - Milano 2018). Ottenuto nel 1955 il diploma all’Accademia di Brera, nello stesso anno ha esordito nel mondo dell’arte alla Quadriennale di Roma, realizzando [...] dell’astrattismo informale, reinterpretato con nette tendenze monocrome e con un uso personalissimo dello spazio che ne costituisce la cifra stilistica. Dagli inizi degli anni Ottanta V. si è esercitato con passione e costanza nella pittura murale in ...
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Pittore francese (Parigi 1888 - Châtenay-Malabry, Seine, 1964). Studiò a Londra alla Royal Academy e poi alla Slade School. È stato uno dei massimi esponenti dell'arte informale, di cui dette anticipazioni, [...] , che lo indussero di tanto in tanto ad allontanarsi per diversi anni dalla sua arte o a ripiegare sulla pittura figurativa (mostra alla gall. Poyet, Parigi, 1942), ottenne negli ultimi anni grandi riconoscimenti internazionali, fra cui il massimo ...
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Pittore italiano (n. Guardiagrele 1937). A Firenze dal 1957, parallelamente agli studî in sociologia, si è dedicato da autodidatta alla pittura. In contatto con R. Guarneri e il gruppo degli astrattisti [...] fiorentini, ha esordito con opere di matrice informale caratterizzate da una gestualità contenuta, tesa a indagare Enigma, 1985). Tra i suoi scritti: Quale pittura? (1973); Pittura (1976); Fare pittura (1985). Alla sua produzione artistica sono state ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
materico
matèrico agg. [der. di materia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio della critica d’arte, che si riferisce alla materia e al materiale, che privilegia la funzione espressiva della materia in quanto tale: pittura m., tendenza dei primi...