Corrente artistica sviluppatasi in Europa dopo la Seconda guerra mondiale che considera l’opera d’arte, pittorica o scultorea, come una realtà a sé, diversa («altra») da quella dell’esperienza quotidiana e da ogni esperienza artistica anteriore (le espressioni art autre e art informel sono state utilizzate, per la prima volta, dal critico M. Tapié, nel 1952). In senso ampio, l’arte i. può essere considerata ...
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Stato dell’Europa meridionale, nel settore nord-occidentale della penisola balcanica; confina con la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia, il Kosovo e l’Albania e si affaccia sull’Adriatico dalle [...] cubismo (M. Milunovič, P. Lubarda) e con il surrealismo (Dado). La produzione contemporanea è segnata, nell’ambito della pitturainformale da B. Filipović Filo (rappresentante alla Biennale di Venezia del 1990), cui è stato conferito postumo nel 2000 ...
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Nome d'arte del pittore e scultore tedesco Hans-Georg Kern (n. Deutschbaselitz, Sassonia, 1938). Esponente di spicco della pittura espressionista, la sua ricerca pittorica è stata caratterizzata dalla [...] gli studi (1957-62) alla Hochschule für bildende Künste di Berlino Ovest con H. Trier (1915-1999), esponente della pitturainformale tedesca. Fin dalle sue prime opere B. si è espresso attraverso uno stile caratterizzato dall'uso di materie dense ...
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Pittore, nato nel 1907 a Nantes, morto il 9 maggio 1977. A Parigi, dove si è trasferito dal 1926, pubblica la sua prima raccolta di poesie, Opoponax (1927), cui segue Expériences (1932). Nel 1934, al Gruppo [...] , quasi un padre fondatore, di quel filone di astrattismo lirico che da lì a poco sfocerà decisamente nella pitturainformale.
Bibl.: R. V. Gindertael, Bryen, Parigi 1960; N. Ponente, Tendances contemporaines, Ginevra 1960; L. Benoist, Les abstraits ...
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Nome d'arte del pittore italiano Ruggero De Chirico (n. Torino 1934). Figlio di A. Savinio (del quale ha conservato lo pseudonimo) e nipote di G. De Chirico, che lo ha avviato all'arte, S., dopo aver frequentato [...] la facoltà di lettere a Roma, ha soggiornato a lungo a Parigi (1958-61), particolarmente interessato alla pitturainformale di J. Fautrier. La sua ricerca, svolta generalmente in cicli di opere, variazioni sul tema, è fortemente segnata da una ...
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Pittore statunitense (Providence, Rhode Island, 1912 - Milano 1998). Si laureò in lettere a Yale, e studiò pittura con G. Demetrions e H. Hensche, e nella Pennsylvania Academy of Fine Arts. Dal 1959, convertitosi [...] alla fede cattolica, si stabilì ad Assisi. Nella sua tavolozza, pienamente aderente al linguaggio della pitturainformale, s'inseriscono graffiti che riattivano in un contesto nuovo le immagini consacrate dalle tradizioni artistica e religiosa. ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] dell'artista aprirono nuovi orizzonti nel campo della pittura e della letteratura, soprattutto in direzione dell'Oriente mediante un linguaggio che richiama piuttosto i valori della pitturainformale; Il nuvolario. Principî di nubignosia (Roma 1995; ...
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Pittore tedesco (Hagen 1912 - Ibiza 1999). Studiò a Dortmund alla Kunstgewerbeschule (1932-35) e lavorò come grafico industriale prima di potersi dedicare, alla fine della seconda guerra mondiale, esclusivamente [...] alla pittura. I contatti a Hagen con C. Rohlfs nel 1937 lo indirizzarono dapprima verso l'espressionismo ma, attraverso un esponenti dell'arte non figurativa tedesca. Nella sua ricerca informale, accanto ai valori materici, che assunsero a volte ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] gruppo di artisti, assai diversi l'uno dall'altro, ma tutti sorretti dalla necessità di superare la pitturainformale e più in generale la pittura da cavalletto. Il prelievo d'oggetto è il loro denominatore comune, il procedimento con il quale essi ...
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FRISIA, Donato
Amarilli Marcovecchio
Nacque il 30 ag. 1883 a Merate, nei pressi di Como, da Costantino, costruttore edile e decoratore dall'intenso passato risorgimentale, e da Giuseppina Grancini, [...] , e Il valloncello si è parlato (Mascherpa, 1975, p. 11) di precorrimenti della pitturainformale, in particolare di E. Morlotti. Il gusto plastico che caratterizza la pittura del F. è destinato a definirsi più compiutamente negli anni tra le due ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
materico
matèrico agg. [der. di materia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio della critica d’arte, che si riferisce alla materia e al materiale, che privilegia la funzione espressiva della materia in quanto tale: pittura m., tendenza dei primi...