LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] luce abbia maggiore varietà e intensità di motivi. Attraverso le pitture cimiteriali cristiane, determinate da sommarî contrasti di luce e di ombra, l'impressionismo antico ritorna nei mosaici romani; in S. Pudenziana (sec. IV) e in S. Maria Maggiore ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] , della cultura neo-medievale (sia nella versione neo-romanica che neo-gotica), collegata dunque a modelli nazionali e e dipinto e non fotografato anche perché il disegno, la pittura del bozzetto a tempera e poi stampato a colori permettevano un ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] perfezionano i tipi antecedenti. La datazione di parecchi musaici dev'essere riveduta e cosi pure il giudizio sulla pittura parietale romana (specie dopo il sec. I d. C.); non assumeremo perciò le notate rispondenze come criterio assoluto, rilevando ...
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TICINO, Cantone (A. T., 20-21)
Carlo Guido MOR
Piero BIANCONI
Manfredo VANNI
Il Canton Ticino è uno dei cantoni della Confederazione svizzera, e si estende nel versante meridionale delle Alpi Centrali [...] fra Brissago e Locarno, di Novara.
Il periodo di dominazione romana, fu per le terre ticinesi, un ininterrotto periodo di pace e cappella di quella chiesa, dove esistono altre interessanti pitture dell'epoca. Del Bramantino si conserva, a Locarno ...
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SCALA (fr. escalier; sp. escalera; ted. Treppe; ingl. staircase)
Guglielmo DE ANCELIS D'OSSAT
Gino BURO
Architettura. - Le scale sono composte da rampe di gradini comunemente intercalate da ripiani [...] con vuoto centrale (dette a pozzo) per la prima volta usate dai Romani (Pantheon, tempio di Venere e Roma). Nel sec. IV (terme fanno parte integrante di ville e giardini. Anche la pittura e soprattutto la scenografia barocca si giovavano delle scale ...
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GINEVRA (A. T., 20-21; fr. Genève; ted. Genf)
Adriano Augusto MICHIELI
Fritz GYSIN
Léopold Albert CONSTANS
Augusto TORRE
* *
Città della Svizzera occidentale, capoluogo del cantone omonimo, sulla [...] ma fu ricostruita nei secoli XII e XIII, passando dal romanico al gotico sotto l'influenza dell'architettura francese. Nel bell' 'è una buona galleria di quadri, in cui accanto a pitture più antiche (sportelli d'altare di Konrad Witz) si conservano ...
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POLICROMIA
Ranuccio BIANCHI BANDINELLI
Pietro TOESCA
Luigi CREMA
. Il problema della policromia nell'arte antica e nell'arte medievale e moderna si presenta in modo diverso: giacché, mentre per [...] venga considerata in codesto suo valore, che pur è essenziale al suo essere. Tra i coefficienti dello stile della pittura bizantina, romanica e gotica uno dei principali, e di qualità più puramente d'arte, fu l'intento di coordinarlo all'architettura ...
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VALENZA (sp. Valencia, A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
Nino CORTESE
Marina EMILIANI SALINARI
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Città della Spagna orientale, la terza dopo Barcellona e Madrid per [...] non conserva che la porta detta "del Palau" ancora romanica. Ha tre navate con ambulacro, transetto molto saliente e sec. XV, fu riccamente decorata nel 1681-82 con graffiti e pitture. Nell'antico convento di S. Domenico la cappella detta "de ...
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TARSIA
Luigia Maria TOSI
. Lavoro di commesso, specialmente di legname, ma anche di pietre, i cui diversi elementi sono tagliati in modo da seguire nei colori e nella forma le diverse parti del disegno. [...] , dal sec. XI al XIII, tanti grandi saggi nell'arte romanica toscana. La tarsia "alla certosina", a piccole tessere poligonali di la quale, come già il musaico, volle emulare la pittura, cadendo in effetti superficialmente illusionistici. Già con i ...
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MESE (lat. mensis; fr. mois; sp. mes; ted. Monat; ingl. month)
Francesco PORRO de SOMENZI
Giuseppe CARDINALI
Paolo D'ANCONA
Le necessità pratiehe del vivere civile hanno condotto i popoli primitivi [...] le diverse etimologie proposte per i nomi dei mesi romani ricordiamo Martius da Mars (da considerarsi come divinità Grimani" (Venezia, Biblioteca Marciana); furono frequenti nella pittura murale (Angera, castello; Trento, torre dell'Aquila) ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...