Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] un abnorme quantitativo di renina, enzima proteolitico che agisce su una sostanza proteica normalmente presente nel plasmasanguigno, l’angiotensinogeno (che chimicamente è una α2-globulina). Quest’ultimo, per effetto di azioni enzimatiche, viene ...
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Biologia
Passaggio di sostanze attraverso una membrana naturale; può essere attivo o passivo, a seconda che comporti o meno un consumo di energia.
La cellula recupera dall’ambiente circostante il materiale [...] di ogni organismo animale. Spesso i trasportatori proteici sono proteine coniugate, come, per es., le lipoproteine del plasmasanguigno che trasportano i lipidi fra intestino, fegato e tessuti adiposi. Un caso particolare di t. è quello dovuto ...
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L’insieme delle metodologie di manipolazione, controllo e studio delle proprietà che la materia manifesta sulla scala delle lunghezze molecolari o nanometriche. Le ricerche nel campo delle nanotecnologie, [...] ; i sistemi di sorveglianza miniaturizzati e lo sviluppo dell’elettronica corrispondente; i materiali mimetici, sostitutivi del plasmasanguigno; i materiali e i rivestimenti nanostrutturati ultrarobusti; i tessuti leggeri e autoriparanti. ...
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Nanotecnologie e nanotubi
Giorgio Benedek e Paolo Milani
sommario: 1. Definizione, storia e fondamenti fisici della nanotecnologia. 2. Tipologie delle nanostrutture. 3. Processi di assemblaggio e manipolazione. [...] miniaturizzati e lo sviluppo dei relativi dispositivi elettronici, i materiali mimetici, i sostitutivi del plasmasanguigno, i materiali e rivestimenti nanostrutturati ultrarobusti, tessuti leggeri e autoriparanti.
Industria manifatturiera
Tra i ...
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Bioenergetica
Lloyd L. Ingraham
sommario: 1. Introduzione. 2. Forme chimiche di energia: a) introduzione; b) potenziale di riduzione; c) potenziale di idrolisi. 3. Fotosintesi: a) introduzione; b) stati [...] di concentrazione, vi è richiesta di energia. Una delle più spettacolari ‛pompe' è quella che spinge gli idrogenioni dal plasmasanguigno dei Mammiferi, dove la loro concentrazione è 10-7 M, al succo gastrico, dove la concentrazione è decimolare ...
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Plasmi
Francesco Pegoraro
In fisica il termine plasma è usato per descrivere un gas ionizzato, ossia formato almeno in parte da ioni ed elettroni prodotti mediante ionizzazione: gli elettroni e gli [...] gas ionizzato. Il termine fa riferimento alle capacità di un plasma elettromagnetico di trasportare le cariche così come il plasmasanguigno trasporta i globuli del sangue, oppure alla caratteristica dei plasmi di mutare forma sotto l'azione di campi ...
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ematocrito
ematòcrito [Comp. di emato- e del gr. kritès "giudice"] [FME] Il rapporto tra il volume del plasmasanguigno e quello dei globuli rossi o la concentrazione di questi ultimi, oppure il dispositivo [...] con cui si misura tale concentrazione, costituito da un tubicino graduato nel fondo del quale, dopo una centrifugazione, si depositano i globuli rossi ...
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emolisi
emolisi [Comp. di emo- e -lisi] [FME] Processo di dissoluzione dei globuli rossi del sangue, per cui l'emoglobina in essi contenuta passa nel plasmasanguigno. La tendenza del sangue a subire [...] questo processo si chiama emoliticità ...
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FLUIDODINAMICA (App. III,1, p. 629)
Carlo Ferrari
Ci si limita qui a fare cenno di metodi di ricerca che sono stati applicati recentemente con notevole successo in f. e di nuove applicazioni che hanno [...] la parete a circa 6/10 del raggio del condotto dall'asse. Per effetto del fenomeno ora indicato, poiché il plasmasanguigno ha una resistenza al flusso, a parità di velocità, alquanto minore di quella del sangue, ne deriva una resistenza più piccola ...
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sanguigno
agg. [lat. sanguĭneus, der. di sanguis -ĭnis «sangue»]. – 1. a. In fisiologia, del sangue, relativo al sangue: la massa s.; il plasma s.; vasi s.; tessuto s.; pressione s. (v. pressione, n. 4 a); gruppi s., le varie classi in cui...
fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....