Montagna
Umberto Solimene e Per-Olof Åstrand
Si definiscono montagne i rilievi di altezza superiore ai 600-700 m sul livello del mare, distinguendo come bassa, media e alta montagna rispettivamente [...] , è costituito dalla maggiore concentrazione di emoglobina. Questa è dovuta, da una parte, alla riduzione del volume del plasma provocata dall'incremento della produzione di urina, fenomeno tipico dei primi giorni di permanenza ad alte quote, da cui ...
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emofilia
Massimo Breccia
Coagulopatia dovuta a un difetto congenito o acquisito di uno o più fattori plasmatici della coagulazione. Esistono diversi tipi di emofilia; l’emofilia A è la patologia dovuta [...] dell’emocoagulazione sono sostanze di natura endogena (generalmente immunoglobuline ad attività anticorpale), non presenti naturalmente nel plasma, che hanno la capacità di inibire fattori coagulativi e/o le loro interazioni. Vengono suddivisi in ...
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Giunzione, unione di elementi solidi, operata dall’uomo o spontanea.
Biologia e medicina
Fusione, durante lo sviluppo, di organi o parti primitivamente indipendenti.
In botanica, lo stesso che sinfisi.
In [...] (metal active gas) con elettrodo metallico fusibile e atmosfera protettiva attiva. La s. al plasma è un processo derivato dalla s. TIG. L’arco al plasma può essere concentrato in aree molto piccole della zona di s. e raggiunge temperature superiori ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] nella sede di applicazione una riduzione della temperatura critica per la sensibilità al dolore; i sostituti del plasma (destrano, polivinilpirrolidone) che trattengono acqua nei vasi sanguigni per l'attività colloidosmotica; l'urea, il mannitolo e ...
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Le sindromi di alterata crescenza dell'organismo, che N. Pende ha proposto di riunire sotto la rubrica nosografica delle disgenopatie, comprendono dal punto di vista clinico e pratico quegli stati anomali [...] l'uno dall'altro e ciò vale anche dal punto di vista patologico: la massa corporea che aumenta si differenzia e si plasma nel tempo stesso, cioè si distribuisce più nel senso della lunghezza, o più in quello della larghezza e profondità, più in un ...
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IONICI, SQUILIBRI
Giovanni Felice Azzone
Con riferimento al fondamentale concetto, in fisiologia, di omeostasi (v. App. IV, ii, p. 667), va ricordato che il mantenimento della vita richiede da parte [...] delle varie membrane in cui è sepimentata la cellula. Il 99,5% del Ca2+ è contenuto nelle ossa e lo 0,5% nel plasma, di cui circa metà legato alle proteine e metà libero. Le alterazioni del pH modificano il prodotto di solubilità del calcio fosfato e ...
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Il corpo e il mercato
Gilbert Hottois
(Université Libre de Bruxelles - CRIB Bruxelles, Belgio)
La bioetica oppone il rispetto della dignità del corpo umano alle tendenze che lo considerano un bene commerciabile. [...] si consideri la denuncia del CCNE della Direttiva europea del 1989 concernente i medicinali derivati dal sangue e dal plasma umani: "la nostra disapprovazione è innanzitutto rivolta all'uso di espressioni quali 'materia prima' per designare il sangue ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La patologia
Cay-Rüdiger Prüll
La patologia
Le origini dell'anatomia patologica come disciplina
Nella prima metà del XIX sec. non esisteva alcun preciso concetto di malattia [...] del medico Theodor Schwann (1810-1882), il quale sosteneva che le cellule dei tessuti si originassero dal plasma passando attraverso i vasi sanguigni nello spazio intercellulare. Rokitansky sviluppò un sistema di varie discrasie, ciascuna delle ...
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La d. è quella branca della scienza dell'alimentazione (v. in questa App.), la quale studia le leggi generali dell'alimentazione e della nutrizione dell'uomo malato. Attraverso l'applicazione delle norme [...] la quale si può prevedere la quantità di protidi da somministrare quotidianamente per ottenere la normalizzazione del quadro protidico del plasma e dei tessuti. La formula di Elmann è espressa da:
dove P = quantità di protidi da somministrare; 0,046 ...
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Ignarro, Louis Joseph
Ester De Stefano
Farmacologo statunitense, nato il 31 maggio 1941 a Brooklyn, New York. Nel 1966 ha ottenuto il Ph.D. in farmacologia presso la University of Minnesota. Dal 1979 [...] pp. 1036-38 (in collab. con E. Cicinelli, M. Lograno, P. Galantino et al.); Acute effects of transdermal estradiol administration on plasma levels of nitric oxide in postmenopausal women, in Fertility and sterility, 1997, pp. 63-66 (in collab. con E ...
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plasma1
plasma1 s. m. [dal lat. plasma -ătis, gr. πλάσμα -ατος «cosa plasmata, forma», der. del tema di πλάσσω «modellare, plasmare»] (pl. -i). – 1. In ematologia, la parte liquida del sangue (circa il 55% della massa totale, nella quale è...
plasma2
plasma2 s. m. (ant. f.) [da un prec. prasma (v.), alterato per raccostamento a plasma1] (pl. -i masch., -e femm. ant.). – Minerale, varietà di calcedonio, di colore verde scuro dovuto a inclusioni di actinolite, usato come pietra dura...