Filosofia
Nell’antica Grecia, artigiano libero in contrapposizione allo schiavo. Il termine è usato da Platone nel Timeo con il significato di artefice dell’universo, principio dell’ordine cosmico. Il [...] suo operato consiste nel conferire ordine e misura a una materia preesistente, prendendo a modello le idee o forme eterne, anch’esse indipendenti dal demiurgo. Il d. dà così origine all’anima del mondo, ...
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Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] inoltre, considerando i prodotti artistici come imitazioni delle cose, a loro volta imitazioni delle idee, egli determina l’uso del termine nella riflessione sulle arti. Aristotele, nella Poetica, intendendo ...
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alterita
alterità
Concetto filosofico che nel linguaggio scolastico si oppone a quello di ‘identita’. Già Platone, specialmente nei dialoghi dialettici (➔ per es. il Sofista), muovendo dall’opposizione [...] eleatica dell’essere e del non essere o, più esattamente, di «quel che è» a «quel che non è», riconosce come, in questo secondo termine dell’antitesi, il «non essere» si risolva nell’«essere altro». Viene ...
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Filologo classico tedesco (1853-1901); prof. a Gottinga e a Kiel. Studiò specialmente le Leggi di Platone e Lucrezio. Le sue opere principali sono: Das literarische Porträt der Griechen (1896) e Die Persönlichkeit [...] in der Geschichtschreibung der Alten (1898) ...
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Presso i Greci, ἐνϑουσιασμός era la condizione di chi era invaso da una forza o furore divino, cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. Il [...] sostantivo si trova la prima volta in Platone, che con esso indica in un primo tempo la condizione del poeta, che non saprebbe render ragione di ciò che dice, perché ispirato dal dio, poi, con significato mistico-teologico, quella dei filosofi, che ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] attribuiti a Omero, la Teogonia di Esiodo, gli inni di Proclo; seguirono le versioni del Corpus Hermeticum, dei dialoghi di Platone (alcuni dei quali commentò: famoso il commento al Simposio), e infine le Enneadi di Plotino. Importante è la Theologia ...
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Ast, Friedrich
Filologo (Gotha 1778 - Monaco 1841). Professore nell’univ. di Monaco, si occupò specialmente di Platone (Platons Leben und Schriften, 1816), di cui pubblicò i dialoghi con traduzione latina; [...] compose inoltre l’importante Lexicon Platonicum (3 voll., 1835-1838) ...
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Uomo politico e generale ateniese (n. 407 - m. 354 a. C.). Figlio di Conone, discepolo di Platone e di Isocrate, fu stratego nel 378 e 376 a. C. Processato ad Atene nel 373, fu costretto a passare come [...] generale al servizio del re di Persia. Tornato di nuovo ad Atene nel 367, nel 366 passò in aiuto del satrapo persiano ribelle Ariobarzane; occupò, dopo dieci mesi di assedio, Samo e in seguito anche Cizico. ...
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ORESTE (᾿Ορ???στης, Orestes)
Gennaro Perrotta
Eroe locale dell'Arcadia (il nome significa "il montanaro" e Platone, nel Cratilo, lo trovava ben appropriato al carattere dell'eroe), eponimo della città [...] di Oresteo o Orestasio. Secondo la leggenda arcadica, come altri eroi locali, moriva morso da un serpente. Il mito ne ha fatto il figlio di Agamennone, quando volle trovare un vendicatore per la sua uccisione.
Per ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] egli si diceva mezzo numida e mezzo getulo. Studiò a Cartagine, poi ad Atene, le più svariate discipline e arti, ma soprattutto filosofia platonica. Viaggiò per l'Asia greca e fu anche a Roma. Tornato in Africa fu ospite, all'età di circa 30 anni, in ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...