Tipografo bolognese (m. 1496); attivo dal 1482, dette numerose edizioni di opere giuridiche e umanistiche, distinguendosi per l'eccellenza dei caratteri e della carta, l'armonia dei frontespizî e l'estrema correttezza del testo. Gli successero il fratello e i figli e quindi il nipote Giovanni Antonio, che si firmò Platonides e pubblicò varie opere tra il 1499 e il 1511 ...
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Timeo
(Τίμαιος) Dialogo di Platone, forse l’ultimo pubblicato dal filosofo. A differenza degli altri scritti platonici, il T. presenta in forma di dialogo soltanto la parte introduttiva, mentre il discorso [...] di Timeo; Cicerone (De re publica, I, 16; De finibus, V, 85) accenna a presunte relazioni personali tra Timeo e Platone in occasione dei viaggi di quest’ultimo in Italia. Al tempo in cui Cicerone scriveva l’idea di una dipendenza dottrinale di ...
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Filosofo greco; scolaro di Platone, sul quale scrisse una monografia, a cui attinsero Diogene Laerzio e Simplicio. Guadagnò molto in Sicilia col commercio dei libri di Platone. L'interesse per la religione [...] astrale e le dottrine dei magi fanno di E., con Eudosso, uno dei principali rappresentanti della tendenza orientalizzante dell'antica Accademia ...
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diànoia Nel pensiero di Platone e Aristotele, conoscenza discorsiva, fondata sul ragionamento, ossia su un'articolata concatenazione di argomentazioni; come tale, si contrappone alla conoscenza intuitiva, [...] che è di tipo immediato ...
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Dottrina di Platone e della scuola da lui fondata (Accademia); più in generale, ogni orientamento filosofico influenzato dalla filosofia platonica e che ne assume in partic. la distinzione tra un mondo [...] sensibile e un mondo intelligibile. Il primo è il mondo del divenire e del mutamento, da cui deriva l'opinione (dòxa), il secondo è il mondo delle idee, perfette e immutabili, dalle quali deriva la vera ...
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Termine filosofico usato da Platone e ripreso da I. Kant. Per il primo, n. significa ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente dall’esperienza sensibile, ossia le idee, in quanto [...] distinte dagli oggetti sensibili. Kant intende per n. l’essenza pensabile, ma inconoscibile, della realtà in sé, in contrapposizione a fenomeno (di cui pure costituisce il fondamento, il substrato). Quindi ...
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Teeteto
(Θεαίτητος) Dialogo di Platone. Presumibilmente composto nel 369 a.C., per affinità stilistiche e contenuti vicini alle problematiche discusse in dialoghi quali il Sofista (➔) e il Filebo, il [...] un matematico di chiara fama, considerato dalla tradizione come il teorico di due dei cinque solidi regolari descritti da Platone nel Timeo (➔) (55 a-c): mentre tetraedro, cubo e dodecaedro sarebbero stati noti già ai pitagorici, a Teeteto andrebbe ...
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iperuranio
Termine utilizzato da Platone (ὑπερουράνιος) per descrivere il «luogo sopra il cielo» o «sopra il cosmo». In tal senso essendo lo spazio, nella concezione greca, finito e terminato appunto [...] [idee] e se ne è saziata, di nuovo penetra all’interno del cielo, e torna a casa». Nella Repubblica (➔) (VI, 509 d), Platone scrive: «due sono le realtà e una domina sul genere e sul mondo intelligibile, l’altra sul visibile, per evitare di dire ‘sul ...
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Filosofo eracliteo (seconda metà sec. 5º a. C.), ateniese. Secondo Aristotele fu maestro di Platone e lo introdusse alla dottrina di Eraclito di cui era seguace e che portò alle sue ultime conseguenze [...] e alla sua crisi. Non solo non era per lui possibile "tuffarsi due volte nello stesso fiume", ma neppure una volta sola, giacché, in ogni istante, esso è e non è lo stesso fiume. Egli negava con ciò la ...
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Crizia
(Κριτία) Dialogo di Platone nel quale il politico e scrittore ateniese Crizia narra a Socrate, Timeo ed Ermocrate le vicende della mitica guerra avvenuta in tempi remoti fra la stirpe di Atlantide [...] (di cui vengono descritte le meraviglie urbanistiche e tecniche, e la ricchezza del territorio), e le popolazioni che abitavano al di qua delle colonne d’Ercole, tra cui l’antica Atene. Crizia contrappone ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...