apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] sia al soggetto conoscente. Nel Teeteto (➔), partendo dalla tesi relativista di Protagora («di tutte le cose è misura l’uomo»), Platone scrive a proposito dell’a. sensibile: «quale ciascuna cosa apparisce a me, tale codesta cosa è per me, quale ...
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TYPOS (τύπος)
M. Cagiano de Azevedo
Nella originale accezione della parola t. - da τύπτω- indica l'atto dello scolpire e quindi la scultura stessa. In questo senso la espressione è stata riferita da [...] Erodoto nel ripetere un antico vaticinio relativo ad Oreste (i, 67), o da Platone che pone un'antitesi tra le opere d'arte dipinte e quelle scolpite, usando per queste ultime la parola t. (Soph., 239 d). Sembra tuttavia che ben presto il termine si ...
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Dal greco mỳthos ("parola, racconto"), una narrazione di particolari gesta compiute da dei, semidei, eroi e mostri. Il m. può offrire una spiegazione di fenomeni naturali, legittimare pratiche rituali [...] il potere dell'occhio mortale. Di qui il valore simbolico del m., che si connette con il suo valore estetico (già Platone osservava come il poeta componga m.). Nella filosofia contemporanea si è tornati a parlare di m., o considerandolo come forma di ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] opere d’arte). L’inadeguatezza del secondo metodo come tale, a proposito del quale Hegel cita solo il caso-limite di Platone, stava nella sua infecondità, nella sua «assenza di contenuto», e nel fatto che esso non era infine davvero pensabile se ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] la schiavitù delle cose: quindi il problema morale si presenta come problema della vittoria sulle passioni. Platone e Aristotele non considerano invece eliminabile il contenuto passionale, pur auspicandolo limitato e disciplinato dalla virtù ...
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(gr. ῎Ασσος) Città della Troade (odierna Behramkale). Colonia di Metimna, fu soggetta ai re di Lidia (560-49 a.C.), di Persia (549-79 a.C.) e poi ad Atene (fino al 405 a.C.). Alla metà del 4° sec. a.C. [...] il tiranno Ermia vi riunì vari discepoli di Platone. L’acropoli conserva resti di un tempio, forse dedicato ad Atena (6° sec. a.C.). ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] passi di autori classici, dai quali si apprende che i maggiori pensatori dell'Ellade, da Solone e da Talete a Platone, a Eudosso, a Pitagora, viaggiarono in Egitto, e ascoltarono i sacerdoti, ci conducono anzi a sospettare che molti contributi delle ...
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RINCARNAZIONE
Nicola Turchi
S'intende per rincarnazione la nuova nascita dell'anima entro un altro corpo. La credenza nella rincarnazione si riscontra presso i primitivi, presso gli antichi Indiani [...] in Oriente, presso gli orfici (e presso i filosofi che ne hanno subito l'influenza: Pitagora, Empedocle, Platone) in Occidente, e nella teosofia moderna.
Presso i primitivi la rincarnazione è credenza comune e dipende dalla loro convinzione circa l' ...
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CASTELLANI, Grazia (Graziano)
Paolo Orvieto
Nacque, probabilmente a Firenze, intorno alla metà del sec. XIV. Del C. possediamo dati biografici intermittenti, che non permettono di ricostruire organicamente [...] la biografia: frate agostiniano nel convento di S. Spirito di Firenze, fu celebrato maestro di teologia, studioso di Platone e di Aristotele e ministro provinciale di Pisa dal 1391 al 1394. Nel 1394 (o, secondo altri, nel 1382) ottenne, grazie alla ...
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Nome di vari personaggi greci, tra cui: 1. A. tiranno di Argo dal 240 a. C. circa; sconfitto da Arato presso Cleone, venne ucciso nella fuga da un cretese. 2. A. di Cirene, filosofo (circa 435-360 a. C.), [...] seguito fece molti viaggi e soggiornò, fra il 389 e il 388, a Siracusa presso Dionisio il Vecchio, incontrandosi con Platone, col quale poi si ritrovò nel 361 alla corte di Dionisio il Giovane. È difficile distinguere il suo contributo personale alla ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...