Perennemente in tensione tra i traumi storici, vissuti in prima persona, e l’influenza della filosofia dell’esistenza e degli insegnamenti heideggeriani, Hannah Arendt (1906 – 1975), una delle figure intellettuali [...] e la capacità d’azione dell’uomo. L’approfondimento di Arendt sulla tradizione filosofica non si ferma all’esegesi platonica, ma prosegue nell’indagine di Aristotele (384 – 322 a.C.), Thomas Hobbes (1588 – 1679), Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778 ...
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La recente pubblicazione in Italia del testo di Dan Zahavi Phenomenology: The Basics, nella traduzione Il primo libro di fenomenologia (Einaudi, 2023), costituisce certamente un valido incentivo per tornare [...] antilogie, in tal senso). Tuttavia, come è noto, intervennero successivamente Socrate con la gnoseologia universalistica del concetto e Platone con la teoria delle idee, che posero un argine alle poc’anzi citate forme di relativismo. Ebbene, non è ...
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La filosofia, come molte discipline definite scienze non esatte, non è fatta di grandi scoperte o illuminazioni.Non è come il progresso scientifico, le cui rivoluzioni sono segnate alla base da quelli [...] parmenidea: i suoi principi sono molti ma sono lontani dal mondo sensibile, sono nel mondo delle idee. Anche l’anima platonica vive in perenne nostalgia, prova un senso di mancanza che porta la vita a caricarsi di rancore, diventando nient’altro che ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] che viene connesso a un insieme di segni è puramente convenzionale (diciamo pure buona parte delle volte, per tenerci amico il Platone del Cratilo). Certo, però, c’è differenza se tale convenzione risale a millenni fa o all’attualità, motivo per cui ...
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«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] corso del pensiero filosofico: basti pensare all’importanza che hanno avuto e hanno tutt’ora racconti quali il mito della caverna di Platone, il mito di Sisifo, il mito di Prometeo, e ancora il mito di Edipo o quello di Narciso. Lo stesso Aristotele ...
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La Repubblica di Venezia ha rappresentato un modello politico e sociale per diversi secoli, tanto da diventare un vero e proprio mito, costruito attorno a quella che era definita la “Serenissima”, una [...] dirigente veneziana, un concetto che affondava le radici nel pensiero del filosofo greco Aristotele: egli, come Platone, credeva che il sorteggio fosse uno strumento adatto alle costituzioni democratiche, seppur applicabile anche a regimi oligarchici ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] delle parole dell’indovino è Apollo Obliquo, del resto, al cui divino patronato viene tradizionalmente affidata quella che Platone definisce nel Fedro come mania profetica (Plat. Phaedr. 265 B).La seconda sfera semantica che contraddistingue Tiresia ...
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[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] per Nietzsche sull’assimilazione di elementi del mondo reale (che chiama «casi identici», come per esempio Socrate e Platone, entrambi identici nell’essere uomini) riconducendoli a una categoria comune. Questa è un’associazione fittizia e impropria ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] considerazione: si pensi ai poemi omerici, intrisi di elementi mitologici, che fondano la letteratura occidentale; si pensi a Platone e a come nei suoi dialoghi si serva di miti, per la loro straordinaria efficacia comunicativa, per spiegare molte ...
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Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela l’inganno dei sogni. Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare [...] Che la realtà sia un sogno oppure un’ombra, dopotutto il messaggio è lo stesso e non c’è verso di attenuare il trauma. Scrive Platone: «Il luogo sopra celeste nessuno dei poeti di quaggiù lo cantò mai né mai lo canterà in modo degno […]. L’essere che ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione...
Poeta comico greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Aristofane; di lui abbiamo pochi frammenti e i titoli di una trentina di commedie, che erano di sfondo e intenti politici (Iperbolo, Cleofonte), e in parte, le più tarde, di tipo parodistico...