Perennemente in tensione tra i traumi storici, vissuti in prima persona, e l’influenza della filosofia dell’esistenza e degli insegnamenti heideggeriani, Hannah Arendt (1906 – 1975), una delle figure intellettuali [...] e la capacità d’azione dell’uomo. L’approfondimento di Arendt sulla tradizione filosofica non si ferma all’esegesi platonica, ma prosegue nell’indagine di Aristotele (384 – 322 a.C.), Thomas Hobbes (1588 – 1679), Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778 ...
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La filosofia, come molte discipline definite scienze non esatte, non è fatta di grandi scoperte o illuminazioni.Non è come il progresso scientifico, le cui rivoluzioni sono segnate alla base da quelli [...] parmenidea: i suoi principi sono molti ma sono lontani dal mondo sensibile, sono nel mondo delle idee. Anche l’anima platonica vive in perenne nostalgia, prova un senso di mancanza che porta la vita a caricarsi di rancore, diventando nient’altro che ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] che viene connesso a un insieme di segni è puramente convenzionale (diciamo pure buona parte delle volte, per tenerci amico il Platone del Cratilo). Certo, però, c’è differenza se tale convenzione risale a millenni fa o all’attualità, motivo per cui ...
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«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] corso del pensiero filosofico: basti pensare all’importanza che hanno avuto e hanno tutt’ora racconti quali il mito della caverna di Platone, il mito di Sisifo, il mito di Prometeo, e ancora il mito di Edipo o quello di Narciso. Lo stesso Aristotele ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] delle parole dell’indovino è Apollo Obliquo, del resto, al cui divino patronato viene tradizionalmente affidata quella che Platone definisce nel Fedro come mania profetica (Plat. Phaedr. 265 B).La seconda sfera semantica che contraddistingue Tiresia ...
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[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] per Nietzsche sull’assimilazione di elementi del mondo reale (che chiama «casi identici», come per esempio Socrate e Platone, entrambi identici nell’essere uomini) riconducendoli a una categoria comune. Questa è un’associazione fittizia e impropria ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] considerazione: si pensi ai poemi omerici, intrisi di elementi mitologici, che fondano la letteratura occidentale; si pensi a Platone e a come nei suoi dialoghi si serva di miti, per la loro straordinaria efficacia comunicativa, per spiegare molte ...
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Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela l’inganno dei sogni. Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare [...] Che la realtà sia un sogno oppure un’ombra, dopotutto il messaggio è lo stesso e non c’è verso di attenuare il trauma. Scrive Platone: «Il luogo sopra celeste nessuno dei poeti di quaggiù lo cantò mai né mai lo canterà in modo degno […]. L’essere che ...
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«Noi, nella misura in cui possiamo dire “io”, siamo la nostra memoria». Queste sono le parole di Umberto Eco per descrivere uno dei misteri più complessi e affascinanti della nostra mente. Un mistero che [...] la memoria è «madre di ogni saggezza», per Quintiliano è quell’arte che ci permette di preservare tutte le altre arti; Platone la pone alla base di tutte le nostre possibili conoscenze e allo stesso modo Cicerone afferma: «sapere è ricordare».
Cosa ...
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La storia della metafisica occidentale, al di là di tutte le differenze specifiche proprie di autori, periodi e contesti culturali diversi, ha sempre avuto, dall’antichità all’epoca moderna, una caratteristica [...] che si debba concepire l’essere come semplice, nel senso di eternamente indifferenziato e immutabile. Anche Platone rappresenta un eminente pensatore appartenente alla corrente della ‘metafisica della sostanza’: le idee, infatti, enti centrali ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione...
Poeta comico greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Aristofane; di lui abbiamo pochi frammenti e i titoli di una trentina di commedie, che erano di sfondo e intenti politici (Iperbolo, Cleofonte), e in parte, le più tarde, di tipo parodistico...