Sofista greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Platone; vissuto alla corte di Dionisio il Giovane a Siracusa. A lui è attribuita la paternità dell'argomento del "terzo uomo" contro la dottrina platonica [...] delle idee ...
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Nobile ateniese (seconda metà 5º sec. a.C.), zio di Platone e amico di Socrate. Fu nel 404 partigiano dei Trenta tiranni e cadde, assieme a Crizia, nella battaglia di Munichia tentando di impedire il rientro [...] in città di Trasibulo e degli altri democratici (403) ...
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Filologo classico francese (Parigi 1846 - ivi 1935). Fu editore di Platone (1920) e di Demostene (1924); compose, in collaborazione col fratello Alfred (1845-1923), l'Histoire de la littérature grecque [...] (5 voll., 1887-99). Scrisse anche La civilisation de la Grèce antique (1932) ...
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Sofista (circa 430-400 a. C.) che nella Repubblica di Platone sostiene il principio secondo cui la giustizia coincide con il diritto del più forte. Nello sviluppo della retorica greca, rappresenta il momento [...] del richiamo agli aspetti emozionali dell'elocuzione e dell'azione ...
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Filologo (n. Firenze 1810 - m. 1889). Tradusse i dialoghi di Platone; fu uno dei principali collaboratori di N. Tommaseo nella redazione del grande Dizionario della lingua italiana (1861-79), che è per [...] intero opera sua dalla voce si alla fine ...
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Ateniese del demo di Peania, figlio di Demofonte, discepolo di Socrate. Platone gli intitolò un dialogo, oggi universalmente ritenuto autentico, in cui Socrate ripete un immaginario discorso di Aspasia [...] per esaltare il valore dei cittadini caduti per la città di Atene ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] medicina, o la distruzione prodotta da un uso perverso dell'arte delle costruzioni). Il finalismo è ammesso anche da Platone, ma per Platone esso è il frutto dell'intenzione cosciente del demiurgo, il quale ordina tutte le cose in vista di un loro ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] Atene per recarsi in Asia Minore, presso Ermia, tiranno di Atarneo. Nella vicina Troade, a Scepsi e ad Asso, esistevano comunità platoniche, e in esse A. cominciò a svolgere il suo magistero. Vi rimase tre anni e Ermia gli dette in moglie la nipote ...
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Filosofo e scienziato greco di Eraclea Pontica (sec. 4º a. C.); scolaro di Platone e di Speusippo, scrisse opere etiche, fisiche, grammaticali, retoriche, storiche, letterarie e anche un trattato di musica. [...] Molte di esse erano scritte in forma di dialogo, sul modello di Platone. Ma il nome di E. resta soprattutto legato alle sue geniali idee astronomiche. Nel Περὶ τῶν ἐν οὐρανῷ ("sulle cose [che sono] in cielo") E. suppose infatti che i corpi celesti ...
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Filosofo peripatetico (prima metà del sec. 2º d. C.), autore di commenti a Platone e Aristotele (superstite, in parte, quello all'Etica Nicomachea). ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...