ARRIVABENE, Giovanni Francesco
Simona Carando
Figlio di Leonardo e di Paola Cattabeni, nacque a Mantova intorno al 1515, se può essere considerato coetaneo di Niccolò Franco al quale l'A. apparve presto [...] chiarire che "il discorso amoroso è nato più tosto dalla conoscenza del mio e d'e mali altrui, che non dalle scole di Platone ove non sogliono entrare i poveri come son'io". E in effetti l'opera assume, per l'andamento più oratorio che filosofico e ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] poter realizzare, il progetto di uno stato ideale secondo l'ultima e più matura forma che gli aveva data Platone. Sul modello delle Leggi doveva infatti essere fondata, o richiamata in vita, e costituzionalmente organizzata una città, che avrebbe ...
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Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] Elena (nei proemî egli polemizzava rispettivamente con Policrate, autore di uno scritto ostile a Socrate, e con gli eristici, cioè Platone e la sua scuola); poi I. passò a una attività in cui l'eloquenza si faceva banditrice degli ideali panellenici ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Dante;segue il commento a cinque canti del Purgatorio; Chiose alle Commedie di Terenzio, alla Repubblica, al Protagora e ad altri dialoghi platonici.
Tra il '49 e il '63, in un lungo arco di tempo che comprende gli anni della polemica con il Caro, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] virtuale, quale è sempre quello dei testi che scrive, egli allega, nel Proemio dell’opera, l’autorità e l’esperienza di Platone. La situazione del filosofo greco sembra essere la più simile a quella che egli vive. Le idee dell’autore della Repubblica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] allora a un ideale di perfetta identificazione tra morale e politica, del quale individua l’esempio sommo nella dottrina platonica:
Platone, a differenza della maggior parte dei moderni, e assai più comprensivamente di essi, non separa la vita e la ...
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PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] vescovo di Ceneda Marcantonio Mocenigo (1538-1598) e in seguito Maffio Venier (1550-1586), il dichiarato fautore di Platone Dardi Bembo (1550-1602) e successivamente ancora Andrea Morosini (1558-1619).
Nel contempo iniziò per Paruta la vita pubblica ...
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GIGOLA (Cigola), Giovanni Battista
Giulia Conti
Figlio di Giovanni, di professione merciaio, e di Elena Franzini, nacque a Brescia il 28 giugno 1767 (Parisio).
Le notizie sulla sua vita sono in gran [...] su avorio Dedalo e Icaro (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo). Sempre al soggiorno romano risalgono Il Convito di Platone, copia di un acquerello di Asmus Jacob Carstens (Copenaghen, Museo Thorvaldsen) e Socrate rimprovera Alcibiade trovato nel ...
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JAVELLI, Giovanni Crisostomo (Canapicius, Crisostomo da Casale)
Dagmar Von Wille
Nacque nel 1470 (o 1472) nel Canavese, forse nel paese di San Giorgio (oggi San Giorgio Canavese).
Entrò nell'Ordine dei [...] e politica rispetto ad Aristotele, preferito invece in sede logica e fisica, nonché la sua definizione della filosofia platonica come docta religio rivelerebbero una diretta filiazione dall'opera di M. Ficino (Garin, 1946, p. 90). Significativo in ...
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BOCCADIFERRO, Ludovico
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna da antica e illustre famiglia nel 1482, figlio del giureconsulto Girolamo e della imolese Apollonia Nordolia.
Poco si sa della sua prima giovinezza [...] può cogliersi nei suoi scritti, si tratta di un fatto marginale, ben lontano da quel tentativo di conciliazione di aristotelismo e platonismo che gli è stato attribuito dal Brucker (Pirotti, p. 285).
Il B. tenne l'ultima lezione il 22 marzo del 1545 ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...