IMMANENZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, entrato nell'uso principalmente per il senso che la Scolastica diede all'attributo di immanens, designando con esso ogni realtà che comunque permanesse [...] di quella del monoteismo, o che la forma aristotelica fosse immanente alla materia, a paragone della trascendenza dell'idea platonica. Ma la stessa possibilità di tale più vasto uso storico del termine provenne dall'importanza che al concetto dell ...
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PSELLO, Michele (Ψελλός)
Silvio Giuseppe Mercati
Poligrafo e uomo di stato bizantino del sec. XI. Nato a Nicomedia (secondo altri a Costantinopoli) l'anno 1018 da modesta famiglia borghese, per il suo [...] e la rettorica, la giurisprudenza, la medicina, le scienze naturali e le matematiche. Si ricordano: sull'origine dell'anima secondo Platone (εἰς τὴν ψυχογονίαν Πλάτωνος), sugli oracoli Caldaici (εἰς τὰ Χαλδαικὰ λόγια) e l'epistola sull'arte di fare l ...
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RUCELLAI
Antonio Panella
. Dei Rucellai non si hanno notizie, se non dalla metà del secolo XIII con un Alamanno soprannominato Oricellario, dalla scoperta che egli aveva fatta di una tintura per i pannilani [...] sulle antichità di Roma intitolato De Urbe Roma, perché a lui si debbono i famosi Orti Oricellari, ricetto dell'Accademia platonica, dove il Machiavelli lesse i suoi Discorsi, e non meno noto è suo figlio Giovanni (v.).
Vi furono anche alcuni ...
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STRATONE (Στράτων, Strato) di Lampsaco
Guido CALOGERO
Filosofo greco di scuola peripatetica, vissuto fra il sec. IV e il III a. C. Scolaro di Teofrasto, gli successe nella direzione del Peripato, che [...] e quantitativi. Parallelamente, nel campo della psicologia e della gnoseologia, St. mirò a escludere dall'aristotelismo ogni platonica sovrapposizione e trascendenza del conoscere intellettivo a quello sensibile, e così accentuò la dipendenza di ogni ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] arti liberali che la circondano. Ben inteso la divinità a cui B. e Filosofia rivolgono la loro preghiera non è il demiurgo di Platone, anche se il canto 9 è tutto platonizzante, ma o il Padre eterno, o il Cristo, o la Trinità. Solo alcuni artisti ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] fondamentali del rapporto tra cultura classica e impegno civile: il Somnium Scipionis di Cicerone e il mito di Er di Platone.
Negli stessi anni in cui lavorò alla Vita civile, Palmieri si dedicò alla scrittura storica, avviando la redazione degli ...
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Timeo
(Τίμαιος) Dialogo di Platone, forse l’ultimo pubblicato dal filosofo. A differenza degli altri scritti platonici, il T. presenta in forma di dialogo soltanto la parte introduttiva, mentre il discorso [...] di Timeo; Cicerone (De re publica, I, 16; De finibus, V, 85) accenna a presunte relazioni personali tra Timeo e Platone in occasione dei viaggi di quest’ultimo in Italia. Al tempo in cui Cicerone scriveva l’idea di una dipendenza dottrinale di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] le Intelligenze separate, o nature angeliche, Dante ritiene che esse possano essere infinite nel loro numero, così come ricorda che Platone le identifica con le idee e che i «gentili» le riconobbero e adorarono come Dei e Dee. Accetta la partizione ...
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Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] della teoria armonica, Aristosseno di Taranto (attivo nel IV sec. a.C.), seguì per un certo tempo i corsi dell’Accademia platonica, prima di aderire al Liceo (il lessico Suda ci informa che fu anche allievo di un certo Senofilo, un pitagorico); ma ...
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La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] specie, la caratteristica che le ha consentito di sopravvivere e dominare. In quest’ottica, in un’ottica opposta a quella di Platone, se si può dire (parafrasando Gerald M. Edelman) che la capacità di fondare il senso è stata decisiva per la vittoria ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...