LOEWY, Emanuel
E. Paribeni
Archeologo e storico dell'arte classica, nato a Vienna il 1° settembre 1857 e ivi morto l'11 febbraio 1938. Insegnò a Vienna e per un lungo periodo intermedio a Roma dove, [...] l'arte greca non parte direttamente dalle forme visibili delle cose, ma vi interpone una immagine mnemonica, una sorta di idea platonica dell'oggetto, privo di quanto in esso vi sia di contingente. Fedele a questa sua visione il L. tenta di fissare ...
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Nacque a Firenze nel 1429 di nobilissima famiglia (era figlio di Neri e di Lena Strozzi). Si dedicò presto agli studi di filosofia, grammatica e retorica sotto frate Angelo da Lecco, Iacopo Ammannati, [...] pp. 256-285; A. Segni, Vita di Donato Acciaioli, pubbl. da T. Tonelli, Firenze 1841; A. Della Torre, Storia dell'Accademia platonica in Firenze, Firenze 1902, pp. 322-425; E. Santini, Firenze e i suoi "oratori" nel Quattrocento, Palermo 1922, pp. 207 ...
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SISTEMATICA
Roberto Argàno
(XXXI, p. 922; App. III, II, p. 756)
Scienze biologiche. - La zoologia, come la botanica, è una delle discipline che, per tradizione, è appesantita da una classificazione, [...] loro per trascurabili varietates minores, ma tutti corrispondenti a uno stesso modello comune di riferimento, quasi a un'idea platonica. Per ogni specie esistente Linneo proponeva una definizione diagnostica basata su uno (il tipo) o più esemplari di ...
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Nacque in Roma verso il 1615: vi morì nel 1696. Bibliotecario della regina Cristina di Svezia attese specialmente a opere riguardanti l'arte, l'archeologia e la numismatica. Nel campo archeologico è degna [...] dalla natura supera la sua origine e si fa originale dell'arte. Il B. è, come si vede, un seguace della teoria platonica, o meglio neoplatonica, dell'arte, secondo la quale l'artista deve attuare il bello ideale, ossia un tipo universale di bellezza ...
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BUFALINO, Gesualdo (App. V, i, p. 436)
Scrittore, morto a Vittoria (Ragusa) il 14 giugno 1996. Nel 1992 sono apparsi un primo volume di Opere. 1981-1988, a cura di M. Corti e F. Caputo, nonché una nuova [...] epistemologico caro all'autore (incongruenze e disorientamento, l'osservare da un finestrino di scantinato come da una caverna platonica le ombre della vita, l'invenzione debitrice della realtà e non viceversa), in un tessuto narrativo dove si ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] , o le loro proprietà costitutive, e pensano che lo spazio e la materia in esso contenuti siano continui e densi; i platonici e i pitagorici generano il mondo da numeri, linee e piani, il limite e l’illimitato. Tutti producono eziologie in accordo ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] di esistenza" in una lotta continua dell'‟eterno con il quotidiano" nella ‟metafisica creatività degli esseri primi" (M. Luzi, Un'illusione platonica e altri saggi, Firenze 1941, p. 12), la poesia si fa a suo modo conoscenza e sapere. Luzi è convinto ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] attività ideale che vive e si concreta nello Stato. Il punto di vista naturalistico non è superato perché l’idea platonica è presupposta allo spirito, è oggettiva, non soggettiva. Ma è superato il concettualismo astratto di Socrate, poiché l’idea che ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] , C. M. d’Arezzo e Donato Acciajoli. Uno scandalo nello Studio fiorentino, Catania 1899; A. Della Torre, Storia dell’Acc. Platonica di Firenze, Firenze 1902, ad ind.; G. Ferretti, Manifestazioni religiose di un umanista, in La Rass. nazionale, 1° ag ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] l’apparizione di quest’opera, Husserl sia stato da più parti, per così dire, etichettato con l’epiteto di ‘platonico’, in riferimento alla sua concezione delle ‘oggettività ideali’ come irriducibili a un qualsiasi piano soggettivo.
L’attualismo di ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...