Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] soltanto all'interno della totalità del linguaggio cui appartiene, e non in virtù di un'entità mentale o platonica a essa associata. Da ricordare inoltre il suo criterio di «impegno ontologico» (ontological commitment), secondo il quale ciò ...
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Astronomo (Weil, Württemberg, 1571 - Ratisbona 1630). Contemporaneo di Galileo, fu come questo convinto assertore del sistema copernicano; e principalmente gli spetta il merito di aver riconosciuto la [...] geometriche dei cinque poliedri regolari: è un'opera che mostra tipicamente l'influsso su K. di una mistica pitagorico-platonica dei numeri che resta una componente essenziale del suo pensiero; tale ispirazione, con tutto il complesso di nozioni ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] del mondo; il suo progresso è il progresso nell'elaborazione del concetto di natura, che culminerà nell'ὂν ὄντως di Platone e nella forma delle forme, nella νόησις νοήσεως di Aristotele, con cui Dio resta sempre sostanza: termine del mondo, ma ...
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Il principale rappresentante della commedia dorica siciliana. Gli antichi lo dicono nativo di Siracusa o di Crasto in Sicilia o di Megara Iblea o di Cos o di Samo, ma più probabile è ch'egli nascesse a [...] filosofico, nei quali Alcimo, retore e storico siciliano (sec. IV-III a. C.), voleva trovare gli antecedenti della teoria platonica delle idee. Importanti sono i resti del Gnomologio, del quale sono giunti anche il principio e la fine del proemio e ...
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Figlio di Alesside, poeta greco della cosiddetta "commedia di mezzo", vissuto in Atene e iscritto nel demo Eo (Οἶον), nacque a Turî nella Magna Grecia (Calabria) intorno al 372. Ebbe lunga vita, se è vero [...] di Mirrinunte scolaro di Socrate, pare con diretta conoscenza del Simposio di Platone, giacché nel frammento più lungo si possono riconoscere espressioni proprie dell'opera platonica. Ad A. appartiene forse il frammento del papiro berlinese 11771 ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] invece sviluppata la dottrina che la l. non è solo da Dio, ma è Dio stesso. In tali opere ricorre il concetto platonico e plotiniano ontologico-causale della l. che fa essere e che fa conoscere le cose illuminandole: in altre parole vi si ritrova la ...
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MEDICI, Leopoldo
Alfonso Mirto
de’. – Nacque a Firenze il 6 nov. 1617, ultimogenito di Cosimo II granduca di Toscana e di Maria Maddalena d’Austria.
Rimasto orfano di padre ad appena tre anni, la sua [...] culturale, in cui si distinse per l’attività di mecenate, collezionista e studioso. Nel 1638 patrocinò la riapertura dell’Accademia Platonica, destinata a non avere seguito, e svolse un ruolo di primo piano nell’Accademia della Crusca, di cui fu ...
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Testimonianze - Greta Garbo
Francesca Sanvitale
Greta Garbo
A Greta Lovisa Gustafsson, giovane orfana e povera commessa di sedici anni nei magazzini PUB di Stoccolma, la vita offrì la prima opportunità [...] una bellezza senza tempo e senza sesso, femminile e maschile insieme; come disse Roland Barthes, dare vita alla "idea platonica della bellezza". Non esaltò gli attributi del sesso e della femminilità, al contrario li diminuì, giocò sul corpo asciutto ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] nominato console e prese possesso del suo incarico con una orazione in lode degli accademici. Membro dell'Accademia Platonica, ripristinata dal principe Leopoldo nel 1638, figurò anche tra i componenti dell'Accadernia de' Percossi, sorta dal fervido ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Riflessioni filosofiche sul cristianesimo: Clemente e Origene
Marco Di Branco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le dottrine gnostiche [...] il 215. Come dimostrano i suoi scritti, in cui sono citati ben 348 autori antichi (tra cui, per 600 volte, Platone), ha senza dubbio un’educazione classica. Più difficile è invece stabilire se abbia fatto parte del clero alessandrino: in effetti, una ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...