Specialmente nella tradizione platonica, furono detti a. le ‘idee’, cioè gli eterni e trascendenti ‘modelli’ delle cose.
Nella psicologia analitica di C.G. Jung, l’a. (o Imago o dominante o immagine mitologica [...] o primordiale) è un contenuto dell’inconscio collettivo, che determina la tendenza a reagire e a percepire la realtà secondo forme tipiche costanti nei vari gruppi culturali e periodi storici. Gli a., ...
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Nell’uso filosofico, termine corrispondente del gr. ἀνάμνησις, che nella terminologia platonica si distingue da μνήμη «memoria». Mentre la memoria sta (specialmente nel Teeteto) a indicare il serbatoio [...] conoscenze in potenza, r. è l’atto che trasforma quel sapere dallo stato inconscio allo stato conscio. Su tale distinzione Platone imposta la sua teoria circa la conoscenza delle forme ideali da parte dell’anima. Essa è d’altronde mantenuta, anche ...
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Dottrina di Platone e della scuola da lui fondata (Accademia); più in generale, ogni orientamento filosofico influenzato dalla filosofia platonica e che ne assume in partic. la distinzione tra un mondo [...] sensibile e un mondo intelligibile. Il primo è il mondo del divenire e del mutamento, da cui deriva l'opinione (dòxa), il secondo è il mondo delle idee, perfette e immutabili, dalle quali deriva la vera ...
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Movimento filosofico-religioso (1° sec. a.C.-2° d.C.), fiorito in Alessandria, che si ricollega ecletticamente non solo e non tanto all’antico pitagorismo quanto alle scuole platonica, aristotelica e stoica. [...] Ha il suo fondatore, secondo alcuni, in Nigidio Figulo, il suo maggiore esponente in Apollonio di Tiana e altri rappresentanti in Moderato di Gades, Nicomaco di Gerasa, Numenio di Apamea, e, per alcuni ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] n’est pas à nous. “Res publica” et “civitas” dans le XIXème livre du De civitate d’Augustin d’Hippone, in La Repubblica di Platone nella tradizione antica, cit., pp. 219-244.
2 Porph., Plot. 3.
3 Porph., Plot. 9; 12.
4 Porph., Plot. 9,5-10.
5 Porph ...
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Termine greco («ostetricia») che nell’ambiente socratico-platonico indicò il magistero di Socrate, il quale, figlio della levatrice Fenarete, si dichiarava egli stesso simile all’ostetrico in quanto non [...] aiutare gli altri a ritrovarla in sé stessi e a trarla fuori dalla propria anima (la m. è evidentemente connessa alla dottrina platonica del conoscere come reminiscenza di verità conosciute in una precedente iperurania esistenza delle anime). ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] ciascuno di noi è «un mondo intelligibile», in III 4(15),3,21-27. Numerosi gli studi sul tema, a partire da T.A. Szlezák, Platon und Aristoteles, cit., pp. 225-278.
8 Cfr. Plot., V 1(10),1,1-8. Altrove la caduta dell’anima è imputata a una ‘necessità ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] , ciò che rimane stabile al di là della mutevolezza del dato sensibile e della molteplicità delle apparenze. Così la dottrina platonica (e prima ancora quella di Socrate, cui già Aristotele attribuiva la scoperta del c.) intende il c. come ciò che ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] filosofico già con Democrito, che designò con esso l’atomo. Ma la sua grande fortuna derivò dall’uso che ne fece Platone. ᾿Ιδέαι o εἴδη furono per lui le uniche vere realtà eterne, fuori del tempo e dello spazio, oggetto di scienza, contrapposte ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] nostro intelletto separatamente dai corpi. Nel 12° sec. si fronteggiano due tipi di soluzione: una s’ispira alla tradizione platonica, per la quale gli u. hanno esistenza oggettiva; tra i sostenitori di essa, detti realisti, va ricordato Guglielmo di ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...