Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] per quanto meno decisivo, di liberazione dal dolore, quello della contemplazione estetica. In una singolare commistione di platonismo e kantismo, S. ritiene che, prima delle oggettivazioni della volontà, costituite dalle realtà fenomeniche, si diano ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
Spinoza, Benedetto
(lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza) Filosofo olandese (Amsterdam 1632- Aia 1677). Di famiglia ebrea emigrata [...] dell’intelletto, esistenza di Dio e filosofia cartesiana
Nella formazione di S., accanto a temi baconiani e hobbesiani, matrici platoniche, fino alla filosofia dell’amore di Leone Ebreo, hanno un posto di primo rilievo gli scritti cartesiani, seppure ...
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Mersenne, Marin
Filosofo e teologo (La Soultière, presso Oizé, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell’ordine dei minimi; insegnò filosofia e teologia presso la scuola dell’ordine a Nevers (1614) [...] . Del 1627 è il Traité de l’harmonie universelle, uscito anonimo; il primo volume è dedicato al tema pitagorico-platonico dell’armonia del mondo (ripreso da Keplero nell’Harmonices mundi del 1620) cui seguiranno gli Harmonicorum libri del 1635 ...
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GEORGE, Stephan
Leonello Vincenti
Poeta nato a Büdesheim presso Bingen il 12 luglio 1868. Nell'estate del 1888 iniziò una serie di viaggi, che lo portarono a Londra, nella Svizzera francese, a Parigi, [...] fatto scuola, questa critica del tempo e questo programma di vita, che rinnovavano in parte posizioni nietzscheane e concezioni platoniche, strinsero intorno a G. un gruppo di discepoli, i quali desunsero dalla dottrina del maestro un nuovo modo di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] Non è questo il luogo per descrivere la dottrina di Avicenna, ma basterà sottolineare che questa ontologia, né platonica né aristotelica, è stata almeno in parte ispirata dalle nuove acquisizioni delle scienze matematiche.
La dottrina dell'emanazione ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] . Il Mazzuchelli afferma che il dissidio potrebbe essere sorto anche dal suo desiderio di pubblicare alcuni Commentari al Convito di Platone ritenuti pericolosi per la qualità dell'argomento. Un'altra ipotesi si può affacciare, ed è che già fin dal ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] Benivieni - il tenace seguace del Savonarola che nell'ambiente del Ficino e del Pico si era nutrito di dottrine platoniche - il quale dalla lettura dell'opera ciceroniana avrebbe dovuto trarre forza per sopportare le crudeli sofferenze fisiche. Nel ...
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virtu
virtù
Il termine non ebbe originariamente quel significato specificamente morale che ha avuto in seguito nelle dottrine filosofiche e religiose. Il termine greco ἀρετή e quello latino virtus stanno, [...]
Con il cristianesimo la v. cessa di essere un ideale di perfezione puramente umana e, in aggiunta alle quattro virtù platoniche – denominate nel mondo cristiano v. cardinali – entrano in campo le v. teologali (fede, speranza e carità) che portano l ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] con un notevole interesse per il problema del valore dei "termini", anche in rapporto alle opposte tesi nominalistiche e realistico-platoniche, e in vista di una teoria del sermo e del carattere logico-astratto del concetto); gli scritti teologici ed ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] vista la più profonda e generale natura del bello e dell'arte.
Platone. - Così, nel pensatore che, dopo gl'incerti preludi della sofistica perciò svalutata già in forza di questa sua posizione. Per Platone, si può dire, il valore estetico non si fa, ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...