Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] della teoria armonica, Aristosseno di Taranto (attivo nel IV sec. a.C.), seguì per un certo tempo i corsi dell’Accademia platonica, prima di aderire al Liceo (il lessico Suda ci informa che fu anche allievo di un certo Senofilo, un pitagorico); ma ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] cita numerosi passi. È bene ribadire che non c’è ragione per vedere in questo interesse di Eusebio per il platonismo e per i platonici un qualsiasi rapporto con il trattato di Porfirio contro i cristiani: egli conosceva quest’opera al momento in cui ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] col Regiomontano.
La corrispondenza di B. con Giorgio Gemisto Pletone (tra il 1440 e il 1452) mostra come nello studio di Platone e dei neoplatonici B. abbia continuato a cercare la guida del suo maestro per l'interpretazione di certi concetti e di ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] come conoscenza contemplativa di oggetti eterni, ottenuta per mezzo di un'illuminazione superiore. Dall'idea suprema del Bene della Repubblica di Platone, la cui intima costituzione è luce e che ha la proprietà, come la luce, di far essere e di far ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] anima, che a sua volta registra in maniera significativa la confluenza in Fracastoro di differenti filoni. Di ascendenza certamente platonica è l’idea che dall’anima del mondo derivino le anime motrici delle diverse sfere che ne ricevono specifiche ...
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conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] hoc quod Philosophus hic dicit quod proprium obiectum intellectus est quidditas rei, quae non est separata a rebus, ut Platonici posuerunt ", III, lect. VIII, n. 717). Ma da un ulteriore rimando ad Aristotele viene meglio precisata la definizione del ...
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Dionigi l'Areopagita (Pseudo)
Marta Cristiani
Neoplatonico greco, che nelle sue opere s'identifica al discepolo di s. Paolo convertito sull'Areopago (Acta XVII 16-34), e attribuisce a un ignoto maestro [...] , in D. un'influenza sostanziale è senz'altro da escludere, per due ordini di ragioni.
Rigorosamente ordinata negli schemi platonici e neoplatonici, Dionigi concepisce la processione (πρόοδος) del molteplice dall'Uno (con l'unica frattura fra mondo ...
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GATTILUSIO, Palamede
Enrico Basso
Figlio quartogenito di Jacopo (Francesco II) di Lesbo, nacque probabilmente nell'ultimo decennio del XIV secolo a Mitilene. I Gattilusio, di origine genovese, erano [...] , e in particolare con Giovanni Canabutzes, originario di Focea, il quale gli dedicò dapprima un'opera sui dialoghi platonici relativi al rapporto tra filosofia e politica e quindi un commentario sugli scritti di Dionigi di Alicarnasso, redatto su ...
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CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] C. esordisce affermando che il fine della filosofia morale è la beatitudine dell'uomo, la quale, secondo il pensiero dei platonici, consiste nell'unione con Dio. Plotino ha dimostrato che ciò può conseguirsi attraverso i quattro gradi della virtù: il ...
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Origene teologo
Origene
Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254).
La vita
Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all’insegnamento e il vescovo Demetrio [...] od opaco in ragione della minore o maggiore gravità del peccato: di qui la gerarchia degli esseri – di carattere schiettamente platonico – dagli angeli, all’uomo, agli animali, alle piante, ai demoni. L’uomo, composto di anima e corpo, è un essere ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...