Candido di Fulda (di nome Bruun, che muto in Candidus)
Candido di Fulda
(di nome Bruun, che mutò in Candidus) Teologo, artista, agiografo (n. seconda metà del sec. 8° - m. 845). Fu discepolo di Rabano [...] Dio dall’ordine gerarchico degli esseri che richiede al suo vertice un assoluto essere onnipotente: è un adattamento dell’argomento platonico per la dimostrazione della realtà assoluta delle idee. C. – che non va confuso con il sassone Wizo chiamato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le scuole neoplatoniche da Porfirio a Damascio
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e il VI secolo, il pensiero [...] , né nome”. E se non vi è alcun discorso su di lui, è evidente che non vi è neppure negazione.
Proclo, Teologia platonica, trad. it. M. Casaglia, Torino, UTET, 2007
L’ultimo scolarca dell’Accademia si distingue per non comuni senso critico e abilità ...
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Scala, Bartolomeo
Luca Boschetto
Nacque il 17 maggio 1430 a Colle Val d’Elsa, comune del distretto fiorentino posto ai confini del territorio senese, da una famiglia di condizione modesta (il padre [...] cui Cosimo si accingeva ad affidare a Marsilio Ficino il compito di tradurre in latino i testi del corpus ermetico e platonico, e con Ficino S. condivise uno spiccato interesse per lo studio delle filosofie antiche, tra cui l’epicureismo, recuperato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Corpus Hermeticum
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome di Corpus Hermeticum si indica una raccolta di scritti [...] “secondo Dio” a cui si accenna, non si tratta del Figlio cristiano, ma del Mondo o del Sole. E questi sono elementi platonici (Timeo) ma non cristiani. Così, per una cauta attribuzione e datazione dell’Asclepius, si è stabilito che l’autore non deve ...
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OBIZZI, Ferdinando
Maria Toscano
OBIZZI, Ferdinando. – Nacque a Padova il 9 settembre 1701 dal marchese Tomaso e dalla nobildonna fiorentina Alessandra Pecori, nella dimora dell’antica e prestigiosa [...] ed è molto probabilmente legata al tema di una seduta accademica la stesura di un capitolo bernesco in difesa dell’amor platonico poi inserito nel dramma La cabala. Lo stile era particolarmente in voga dopo la riedizione a Firenze nel 1723 delle ...
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nulla
Problema filosofico originato nel pensiero greco dall’antitesi tra «essere» e «non essere» (➔) nella filosofia eleatica.
Il pensiero antico
In Parmenide è centrale l’opposizione «ἔστιν»/«οὐκ ἔστιν» [...] a superarlo attraverso l’ammissione dell’essere del non-essere, definendo il n. come «alterità» (Sofista, 257 b). Platone, consumando così il celebre «parricidio» del maestro eleate, pone la distinzione tra n. assoluto e n. relativo: «quando diciamo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla filosofia della Grecia
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un’area ristretta del Mediterraneo, tra l’Egeo [...] stessa nozione di verità, ricorre alle tecniche della sofistica, che non era la pratica negativa di cui parlava il Socrate platonico, grande ed abile sofista se mai ve ne furono.
Ancora ci interroghiamo sulle sottigliezze della logica stoica, di cui ...
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Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968). Insegnò storia della filosofia nell’univ. di Messina dal 1939. Partito da un ripensamento critico dell’attualismo gentiliano (L’idealismo dell’atto e il problema [...] di quel tanto di paradossale che poteva essere rinvenuto in tale operazione – la critica di Aristotele all’idealismo platonico a quella di Galileo alla fisica aristotelico-scolastica del suo tempo. Di qui la definizione del marxismo come ...
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livore
Antonio Lanci
. - Denota il " colore livido " che si diffonde sul volto dell'invidioso: Pg XIV 84 Fu il sangue mio d'invidia sì rïarso, / che se veduto avesse uom farsi lieto, / visto m'avresti [...] fingere causae / materiae fluitantis opus verum insita summi / forma boni livore carens ". Il Buti rimanda anche al Timeo platonico, nella versione di Calcidio: " [Iddio] Optimus erat, et ab optimo omnis invidia relegata est ". Chiosa il Cesari ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] parte, finendo anzi con il prevalere, secondo la tendenza comune alla filosofia ellenistica. Tra gli immediati discepoli di Platone, dei quali alcuni entrarono nell’A. quando il maestro era ancora vivo, vanno ricordati Aristotele, Filippo di Opunte ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...