CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] alla sintesi tra fantasia e ragione all'insegna del "buon gusto" viene contenuta nei limiti di un generico intellettualismo platonico di immediata probabile ascendenza graviniana. La poesia è l'"arte più bella e la più utile dell'uom ragionevole ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] , toni di risentimento morale. Certi componimenti contro gli arcadi e le poesie d'amore, contro il cicisbeismo, l'amor platonico, i giochi di società piacquero non a torto al Baretti e fanno pensare a motivi anticipatamente pariniani: solo che del ...
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CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] C. esordisce affermando che il fine della filosofia morale è la beatitudine dell'uomo, la quale, secondo il pensiero dei platonici, consiste nell'unione con Dio. Plotino ha dimostrato che ciò può conseguirsi attraverso i quattro gradi della virtù: il ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] libri del De finibus bonorum et malorum. Sulla fine del 45, mentre attendeva al Timaeus, libera traduzione dell'omonimo dialogo platonico, di cui ci sono giunti frammenti con l'introduzione, si volse a comporre le Tusculanae, 5 libri di dialoghi nei ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] padre.
Oltre al rapporto con Sania, poco si sa degli amori del C. tutti rimasti, sembra, a un livello puramente platonico. È il caso di una donna fatale, quarantenne, che amava intrattenere conversazioni decadenti e piene di vuoto, nonostante il tono ...
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GUASCO, Annibale Giuseppe
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque ad Alessandria il 19 marzo 1540, secondogenito di Cesare di Annibale, dei signori di Spigno, e di Laura Guasco, appartenente a un altro ramo [...] nel giugno del 1594 da Muzio Sforza Colonna marchese di Caravaggio: esordì in essa con un "cicalamento" di argomento platonico (ibid., pp. 273 s.) recitato a breve distanza dal momento dell'ammissione ufficiale (1° dic. 1594). Agli anni Novanta ...
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BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] le ninfe e con la morte per disperazione di Alceo. L'opera contiene, tra l'altro, una limga disputa erudita sull'amore platonico e l'amore carnale e una descrizione minuziosa e "lasciva" delle bellezze di Luclitia.
Le altre opere poetiche del B., a ...
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Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] cosa". Il breve episodio Che cosa sono le nuvole? (del film collettivo Capriccio all'italiana, 1968) è uno splendido apologo platonico sulla vita e sulla morte che mostra Totò nella parte di Jago e Ninetto Davoli nella parte di Otello. Entrambi, però ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] valore delle opere di poesia della civiltà romanza soltanto tenendo conto dei richiami dottrinari alla filosofia platonico-agostiniana o aristotelico-scolastica. Questo criterio esegetico trovò una prima applicazione nei confronti della poesia ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] Atene per recarsi in Asia Minore, presso Ermia, tiranno di Atarneo. Nella vicina Troade, a Scepsi e ad Asso, esistevano comunità platoniche, e in esse A. cominciò a svolgere il suo magistero. Vi rimase tre anni e Ermia gli dette in moglie la nipote ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...