Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] realtà il nome eleatico di ὄν insieme con quello, che gli era coessenziale, di ἕν ("uno"). Il Medioevo, barcamenandosi tra platonismo e aristotelismo, estese da una parte il nome di entia a tutte le realtà (suddividendo però quelli, allora, in molte ...
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Nato a Castellana (Bari) il 12 febbraio 1837, morì a Roma il 2 gennaio 1890. Dal 1872 al 1876 fu professore di pedagogia nell'università di Bologna, dal 1876 alla morte in quella di Napoli, dove, morto [...] dell'immanenza e dell'assolutezza dello spirito, cui era pervenuto il più maturo pensiero scientifico europeo, un platonismo esangue e inconsistente, senza radici nella nostra tradizione filosofica. Ma l'Angiulli, come gli altri positivisti, si ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] . contemp. in Italia, I, Messina 1917, pp. 139-214; P. Gobetti, Risorg. senza eroi, Torino 1926, pp. 271-319;Id., Introd. ai Saggi platonici di G. M. B., Lanciano 1928, pp. 5-77; G. Solari, La vita e il pensiero civile di G. Carle. in Mem. della R ...
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Patrizi, Francesco
Filosofo e letterato (Cherso, Pola, od. Croazia, 1529 - Roma 1597). Cominciò i suoi studi a Cherso, perfezionandoli a Venezia, Ingolstadt e infine a Padova, dove ebbe tra i suoi maestri [...] vitae di Palingenio Stellato. Profondo conoscitore del greco, P. ebbe accesso a un corpus di scritti degli autori platonici antichi che non si limitava alle traduzioni e ai commentari ficiniani: tradusse quindi lo pseudo-Giovanni Filopono nonché ...
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Accademia platonica fiorentina
Cerchia di umanisti fiorentini che erano soliti riunirsi attorno a Ficino. L’A. p. f. aveva sede nella villa di Careggi, donata da Cosimo de’ Medici nel 1462 al filosofo [...] della cultura quattrocentesca. Il modello cui Ficino si ispirava era quello del Simposio platonico. Fortemente influenzata da Ficino e dal suo tentativo di conciliare platonismo e cristianesimo, l’A. decadde dopo la morte del filosofo. Alla guida del ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] attraverso un discorso protrettico in forma di "rivelazione" svolto dalla Filosofia che appare in sogno a B.; il fondo culturale è platonico. Dio, uno e bene, nella sua eternità crea e governa il mondo, perpetuo nel tempo (non coeterno a Dio); l ...
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L'amore che, infuso nelle memhra mortali, dà agli uomini dolci pensieri e unioni beate, viene da Empedocle (fr. 17 Diels) elevato a principio cosmico, quale Amicizia (Φιλία, Φιλότης) contrapposta alla [...] Venere muove gli uomini ad amare per mezzo del suo satellite Amore, "io dico Demonio Venereo" (Sopra lo amore, ovvero Convito di Platone, Orazione VI, cap. IV). Per Leone Ebreo l'amore, forza cosmica viva in tutti gli esseri, nell'uomo ha di nuovo il ...
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LITURGIA (XXI, p. 305)
Mario BENDISCIOLI
La liturgia cristiana. - Il movimento liturgico (p. 311). - Esso è divenuto una vasta corrente tendente a rendere il culto più decoroso, più capito e vissuto [...] scorta dei testi e delle tradizioni liturgiche, una definizione del mysterium cristiano, che si ispira più al platonismo della patristica e alle forme della religiosità del mondo antico che all'intellettualismo della scolastica, provocando reazioni ...
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PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus) di Atene
Guido CALOGERO
Pensatore greco, vissuto tra il IV e il V sec. d. C. Figlio di Nestorio, fu l'iniziatore della scuola neoplatonica d'Atene, poi resa illustre [...] della stessa scuola.
Nessuna sua opera è superstite: da menzioni posteriori risulta bensì che compose commentarî a dialoghi platonici e al De anima di Aristotele. Anche per quello che concerne le sue concezioni filosofiche assai poco si può ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] cita numerosi passi. È bene ribadire che non c’è ragione per vedere in questo interesse di Eusebio per il platonismo e per i platonici un qualsiasi rapporto con il trattato di Porfirio contro i cristiani: egli conosceva quest’opera al momento in cui ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...
platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...