GEMISTO PLETONE, Giorgio (Γεώργιος Γεμιστὸς Πλήϑων)
Guido Calogero
Filosofo, nato a Costantinopoli intorno al 1355, morto nel Peloponneso verso il 1450. Venuto, con l'imperatore Giovanni VI, il principe [...] da C. Alexandre, con traduzione di A. Pelissier, Parigi 1858). In quest'opera, che anche nel titolo richiamava le Leggi di Platone, G. volle dare l'espressione più grandiosa al suo ideale di una società e di uno stato rinnovati sulle fondamenta del ...
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Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] attribuire le dottrine che avevano imparato sui libri dei filosofi classici a quelli che pensarono ne fossero stati i maestri. Platone aveva parlato, nel Fedro e nel Filebo, dell'egiziano Theuth inventore, tra l'altro, dell'alfabeto e della scrittura ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Napoletani - Introduzione
Franco Venturi
Il moto riformatore ispirato alle idee illuministiche ha inizio nel Mezzogiorno dell'Italia quando ormai stanno esaurendosi [...] di pensiero che dominano la cultura napoletana nella prima metà del Settecento, il cartesianesimo cioè e il rinato platonismo. Le personalità che avevano saputo interpretare queste correnti ideali e farle rivivere originalmente, come Pietro Giannone ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] ormai svalutata. Ma per l'ormai anziano intellettuale l'Accademia costituì l'ultimo palcoscenico dal quale divulgare il suo "platonismo pratticabile". La grande svolta era ormai prossima: l'avvento al trono, nel 1734, di Carlo di Borbone ed il ...
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GIOVANNI della Rochelle (Iohannes de Rupella)
Guido Calogero
Francescano, nato intorno al 1200, morto nel 1245. Scolaro di Alessandro di Hales, gli successe nella cattedra di cui i francescani disponevano [...] di Parigi.
È uno dei rappresentanti della lotta dottrinale che specialmente il suo ordine sosteneva allora in difesa del platonismo della tradizione agostiniana contro l'avvento dell'aristotelismo, anche se egli tentò di assorbire il meglio di quest ...
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realismo
realismo nell’ambito della matematica, concezione secondo la quale gli oggetti della matematica hanno una realtà propria, indipendente dal soggetto che li studia. Già per gli antichi greci i [...] , che invece l’→ intuizionismo ha voluto espellere dalle proposizioni matematiche riguardanti insiemi infiniti.
Il realismo di tipo platonico e quello di tipo gnoseologico, entrambi atteggiamenti tipici del “matematico al lavoro” che vede la forza ...
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LE FÈVRE D'ÉTAPLES, Jacques (Iacobus Faber Stapulensis)
Ferdinando Neri
Nato a Étaples, in Piccardia, circa il 1450, morto a Nérac nel gennaio 1536; fu uno dei più insigni eruditi ed esegeti del suo [...] tempo. Studiò a Parigi, e, venuto in Italia nel 1492, risentì fortemente l'influsso dell'umanesimo fiorentino e del platonismo; sì che propugnò per l'insegnamento filosofico in Francia i metodi italiani. Protetto dai re di Francia (Luigi XII e ...
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Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici [...] ; nella sua mente si agita tra il Bello e il Bene un dissidio che egli cerca di comporre alla scuola del platonismo fiorentino (notevoli, a questo proposito, gli Hymnes in honor of Love and Beautie, composti circa all'epoca del Calender, ma pubbl ...
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Filosofo platonico greco (2º sec. d. C.). Visse a Smirne, fu maestro di Galeno. Scrisse un Prologo a Platone e sugli aspetti letterarî e la successione cronologica dei dialoghi platonici. Suo probabilmente [...] è uno scritto didattico sulla filosofia platonica, pervenutoci sotto il nome di Alcinoo. Scolaro del filosofo Gaio, A. aderì in massima parte alla sua interpretazione del platonismo, soprattutto concependo quale suprema virtù la ὁμοίωσις θεῷ, cioè l ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] -democrazia) si era formato in ambiente umanistico già nel sec. XV. Tuttavia, indipendentemente dal modello ideale (improntato a Platone, Aristotele e Polibio) di Venezia, si apprezzava la libertà e la stabilità interna (il Machiavelli, come si sa ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...
platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...