Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] Ebrei alla corte di Roberto d'Angiò e la diffusione programmatica del neoplatonismo in Italia agli inizi del Trecento, in Platonismo e aristotelismo nel Mezzogiorno d'Italia (secc. XIV-XVI), a cura di G. Roccaro, Palermo 1989, pp. 137-159.
C ...
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Filosofo svizzero, nato a Berna il 3 febbraio 1890, morto a Basilea il 22 maggio 1965. Fratello del teologo Karl, dal 1928 libero docente all'università di Basilea, dove dal 1942 ha insegnato come professore [...] maestri, ha svilup pato un pensiero situato all'intersezione di trascendentale kantia no, trascendentalità medievale e platonismo, e in grado di inter pretare filosoficamente un sostanziale cristianesimo. La produzio ne filosofico-storiografica di ...
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anima del mondo
Concetto filosofico che già si può ritrovare nell’ilozoismo presocratico, ma che propriamente è sviluppato dal Timeo (➔) di Platone, dove viene descritto come la divinità, mescolando [...] il mondo, di cui costituisce il supremo principio animatore. Nella storia del pensiero filosofico la dottrina dell’a. del m. è legata al platonismo e allo stoicismo: così, per es., si ritrova in alcuni commenti medievali al Timeo (dove l’a. del m. è ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] e prioritario rispetto all’essere o intelletto che da quello procede identificandosi con l’u.-molti, ossia con l’alterità delle idee, platonicamente intesa, e dal quale, a sua volta, procede l’anima (anima del mondo) che comprende l’u. e i molti, in ...
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Filosofo dell'antica Accademia, di cui fu scolarco, succedendo al maestro Polemone, dal terzo anno della 127ª olimpiade (270-69 a. C.) Cessò dalla carica durante l'olimpiade seguente (268-64 a. C.), lasciando [...] , nella quale si sa che si attenne, accordandosi in ciò con Polemone e senza speciale originalità, al platonismo dei precedenti scolarchi Speusippo e Senocrate, con probabile accentuazione della tendenza moderata, opposta al rigorismo cinico-stoico ...
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Walker, Daniel Pickering
Storico inglese della filosofia (Londra 1914 - ivi 1985). Studioso della cultura rinascimentale e moderna, fu reader e quindi prof. di Renaissance studies al Warburg Institute, [...] alla tradizione della magia naturale nel Rinascimento. Da segnalare i suoi studi sulla tradizione matematico-musicale del platonismo e sulle teorie musicali dell’epoca moderna. Le sue principali opere sono: Der musikalische Humanismus im 16 ...
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Teologo e filosofo, il cui nome originario era Juraj Dragišić (Sebrenica, Bosnia, 1450 circa - Barletta 1520); trasferitosi a Ragusa, ove divenne francescano, studiò poi in Italia, Francia e Inghilterra; [...] di Nazareth (Barletta) nel 1513; partecipò al concilio Lateranense (1515). Cercò (Logica nova, 1480) una conciliazione del platonismo con l'aristotelismo, e scrisse in difesa del Savonarola (Propheticae solutiones pro H. Savonarola, 1497). ...
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GLOGAU, Gustav
Guido CALOGERO
Filosofo, nato a Laukischken (Prussia orientale) il 6 giugno 1844, morto a Laurion in Grecia il 22 marzo 1895. Insegnò filosofia nelle univenità di Halle e di Kiel.
Il [...] . subì poi l'influsso tanto dell'idealismo quanto dell'evoluzionismo, e si orientò infine verso gl'ideali trascendenti del platonismo e del cristianesimo: di qui la sua concezione della filosofia come scienza indagante, con metodo tra naturalistico e ...
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fortezza
Philippe Delhaye
Il termine ricorre spesso nelle opere di D., con riferimento alla virtù della f. e ai connotati morali che la distinguono. Esamineremo di seguito la nozione di f. nell'opera [...] e dell'aristotelismo. Per quanto concerne le quattro virtù della prudenza, giustizia, f. e temperanza enumerate nella Repubblica di Platone (IV 429c), due allusioni si possono trovare in Pg XXIX 130 quattro facean festa, e XXXI 104 quattro belle ...
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Umanista (Creta 1396 - Roma 1486). Volle essere detto da Trebisonda, sebbene cretese. Venuto giovanissimo, forse fin dal 1412, in Italia, vi studiò con Guarino e con Vittorino da Feltre; insegnò poi a [...] apostolico e professore alla Sapienza. Tradusse allora da Aristotele, Platone, Tolomeo, Cirillo Alessandrino, ecc., ma spesso frettolosamente. Contro Platone e il platonismo scrisse una Comparatio Platonis et Aristotelis che provocò la vivace ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...
platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...