PLAUTO (T. Maccius Plautus)
G. Sena Chiesa
Poeta comico latino (251-184 a. C.).
Non sono conosciuti ritratti sicuramente identificati di Plauto. Si presume però che il commediografo latino sia raffigurato [...] in una statua di personaggio seduto dei Musei Vaticani (Schefold, 165, 2). La testa è nota anche da altre repliche. Si tratta di un tipo del IV sec. rielaborato ed adattato al costume romano (come indicano ...
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PATAGIARIUS
I. Calabi Limentani
Il termine p. si trova solamente in Plauto (Aul., 509), in un elenco di artigiani e mercanti di oggetti di lusso dell'abbigliamento femminile, e nella definizione di [...] patagium che dà Festo (s. v. Patagium, ed. Lindsay, p. 246). L'esistenza e l'uso del patagium, ornamento della veste femminile analogo al clavus della tunica maschile è attestato dal III sec. a. C. (Naev., ...
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LUNDSTROM, Wilhelm
Archeologo e filologo svedese, nato il 7 maggio 1869. È professore di filologia classica alla Högskola di Goteborg. Fondò la rivista Eranos per gli studî sull'antichità classica; tradusse [...] la Mostellaria di Plauto; compì indagini di topografia romana (Undersökningar i Roms topografi, 1929). Ma la sua maggiore opera nel campo della filologia è l'edizione critica di Columella (1897-1917): anche le Quaestiones papinianae (1907) riflettono ...
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OINUMAMA (ΟΙΝΥΜΑΜΑ)
A. Gallina
Didascalia che compare su una cista prenestina (conservata al museo di Berlino), decorata da una scena del giudizio di Paride e da un'altra, non identificata, con amazzoni, [...] fra le quali si trova Oinumama. Il nome è menzionato anche da Plauto (Curcul., 111,75).
Bibl.: R. Garrucci, in Ann. Inst., 1861, p. 162; Mon. Ist., vol. VI, tav. LV; C. I. L., I2, 556; Dittenberger3, 755; Klügmann, in Roscher, III, i, 1897-909, c. ...
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In origine, presso i Romani, breve iscrizione ed epitaffio, poi corta formula, specialmente giudiziaria. Nelle iscrizioni funebri, gli e. furono prima in versi saturni, poi in esametri, distici elegiaci, [...] e. degli Scipioni (conservati nei Musei Vaticani), dal 250 al 139 a.C.; quelli, di tradizione letteraria, a ricordo di Nevio, Plauto, Ennio, Pacuvio; quelli, infine, dei fondatori della potenza di Roma che Augusto collocò (2 a.C.) nel foro (➔ anche ...
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Sarsina Comune della prov. di Forlì-Cesena (100,8 km2 con 3682 ab. nel 2008). Il centro è situato a 243 m s.l.m. nell’Appennino Tosco-Romagnolo, a breve distanza dalla confluenza nel Savio del Fanante, [...] su un ripiano che domina la sponda sinistra del Savio.
Antica città umbra, patria di Plauto, fu conquistata dai Romani nel 266 a.C. Nel Medioevo ebbero dominio sulla città i vescovi con il titolo di conti di Bobbio. Presa nel 1406 dai Malatesta di ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (v. vol. vii, pp. 57-58)
G. A. Mansuelli
Nella area della città e precisamente nel settore SO, scavi recenti (G. V. Gentili, dal 1966, in corso) hanno [...] 19, 1963; G. V. Gentili-G. A. Mansuelli, in Not. Scavi, Suppl. 1965, pp. 100-125; G. Lugli, a c. d. Casa di Plauto, in Studi Romagnoli, XV, 1964 (1966), pp. 167-179; G. A. Mansuelli, Monumenti dei culti orientali scoperti a Sarsina, in Röm. Mitt., 73 ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (Sarsâna)
G. A. Mansuelli
Città d'origine umbra sulla sinistra del Savio a circa 35 km a S del suo sbocco in pianura, su di un terrazzo incombente sul [...] che fosse sensibilmente più vasto del perimetro moderno. Un punto fermo della topografia di S. è la coincidenza della piazza Plauto con il Foro antico. Non si può parlare con altrettanta certezza del percorso delle strade urbane, ed è improbabile che ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] , è databile forse nella metà del V sec. a. C.). Si ha anche la denominazione di ψιλοτάπιδες che equivale ai tonsilia tapetia (Plauto, Stych., ii, 2, 54; Pseud; i, 2, 14), di Sardi; i tipi pesanti sono indicati come ἑτερό μαλλοι o ἀμϕί μαλλοι. Del ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...