PLAUTO (T. Maccius Plautus)
G. Sena Chiesa
Poeta comico latino (251-184 a. C.).
Non sono conosciuti ritratti sicuramente identificati di Plauto. Si presume però che il commediografo latino sia raffigurato [...] in una statua di personaggio seduto dei Musei Vaticani (Schefold, 165, 2). La testa è nota anche da altre repliche. Si tratta di un tipo del IV sec. rielaborato ed adattato al costume romano (come indicano ...
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PATAGIARIUS
I. Calabi Limentani
Il termine p. si trova solamente in Plauto (Aul., 509), in un elenco di artigiani e mercanti di oggetti di lusso dell'abbigliamento femminile, e nella definizione di [...] patagium che dà Festo (s. v. Patagium, ed. Lindsay, p. 246). L'esistenza e l'uso del patagium, ornamento della veste femminile analogo al clavus della tunica maschile è attestato dal III sec. a. C. (Naev., ...
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Pittore italiano (Napoli 1840 - ivi 1919). Fu tra i primi seguaci di D. Morelli, ma in seguito prese decisamente a trattare temi greco-romani, di gusto aneddotico e di fattura minuziosa, che lo resero [...] noto (Plauto mugnaio, 1864; Orazio in villa, 1877; ecc.). Più tardi dipinse pure quadretti di genere d'ispirazione palizziana. ...
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OINUMAMA (ΟΙΝΥΜΑΜΑ)
A. Gallina
Didascalia che compare su una cista prenestina (conservata al museo di Berlino), decorata da una scena del giudizio di Paride e da un'altra, non identificata, con amazzoni, [...] fra le quali si trova Oinumama. Il nome è menzionato anche da Plauto (Curcul., 111,75).
Bibl.: R. Garrucci, in Ann. Inst., 1861, p. 162; Mon. Ist., vol. VI, tav. LV; C. I. L., I2, 556; Dittenberger3, 755; Klügmann, in Roscher, III, i, 1897-909, c. ...
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Letterato ungherese (Budapest 1917 - ivi 1971). Tra le sue raccolte poetiche, nelle quali è vivissima l'attenzione alla realtà sociale del nostro tempo, si ricordano Barátaimhoz ("Ai miei amici", 1939), [...] utazás ("Viaggio omerico", 1961), Odüsszeusz szerelmei ("Amori di Odisseo", 1964), Bikasirató ("Canto funebre per un toro", 1971). Fine conoscitore dei classici, ha tradotto, oltre l'Iliade e l'Odissea, Catullo e Plauto. Premio Kossuth (1953). ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (v. vol. vii, pp. 57-58)
G. A. Mansuelli
Nella area della città e precisamente nel settore SO, scavi recenti (G. V. Gentili, dal 1966, in corso) hanno [...] 19, 1963; G. V. Gentili-G. A. Mansuelli, in Not. Scavi, Suppl. 1965, pp. 100-125; G. Lugli, a c. d. Casa di Plauto, in Studi Romagnoli, XV, 1964 (1966), pp. 167-179; G. A. Mansuelli, Monumenti dei culti orientali scoperti a Sarsina, in Röm. Mitt., 73 ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] targhe e medaglie, un ritratto ad olio di Signora in giallo (Milano, eredi Dal Castagné) e la statua in gesso di Plauto, poeta comico (distrutta dai bombardamenti). In seguito lasciò da parte la pittura, a cui avrebbe continuato a dedicarsi solo per ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (Sarsâna)
G. A. Mansuelli
Città d'origine umbra sulla sinistra del Savio a circa 35 km a S del suo sbocco in pianura, su di un terrazzo incombente sul [...] che fosse sensibilmente più vasto del perimetro moderno. Un punto fermo della topografia di S. è la coincidenza della piazza Plauto con il Foro antico. Non si può parlare con altrettanta certezza del percorso delle strade urbane, ed è improbabile che ...
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CANTALAMESSA, Giulio
Maria Cristina Pavan Taddei
Nacque ad Ascoli Piceno il 1º apr. 1846 da Igino, notaio, della famiglia ascolana dei Cantalamessa Carboni.
La personalità del C. venne maturando nell'ambiente [...] l'Accademia di Belle Arti dove insegnava A. Puccinelli. Una delle sue prime opere pittoriche di questo periodo bolognese è il Plauto fornaio (1868) che all'Esposizione del 1869 a Fermo segnò il primo successo del C. con l'assegnazione del primo ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...