("I prigionieri") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), composta, probabilmente, nel 193 a.C. e rappresentata entro i cinque anni successivi. È una palliata, senza donne [...] e amori, un dramma dell'amore paterno, in cui la comicità è tutta nelle buffonerie del parassita Ergasilo.
Il vecchio Egione compra due schiavi, il padrone e il suo servo, Tindaro, sperando così di riscattare ...
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(lat. Bacchĭdes) Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata nel 189 o 186 a.C., certo posteriore all'Epidicus; manca il principio e perciò non si ha indicazione [...] del modello greco, che era forse una commedia di Menandro. È una delle più vivacemente intrecciate e dialogate.
Il titolo deriva dal nome di due cortigiane sorelle, chiamate entrambe Bacchide perché i ...
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Personaggio delle commedie Amphitruo del commediografo latino Plauto (250 a. C. circa - 184 a. C.) e Amphitryon (1668) di Molière (1622-1673); è il servo di Anfitrione del quale prende l’aspetto Mercurio, [...] generando equivoci e scene comiche ...
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("Il soldato millantatore") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), una delle più antiche da lui composte (205 a.C.), come mostrerebbe la prevalenza, nelle parti recitate, [...] dei settenari trocaici (617), il metro della satura popolare, rispetto ai senari giambici (412). È una palliata che deriva da una commedia greca, Alazòn (gr. ᾿Αλαζών), di autore ignoto: vi si notano ...
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("Le tre monete") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata, secondo alcuni studi sulla cronologia delle commedie plautine, nel 194 a.C. È una palliata, derivante [...] dal Thesaurus di Filemone. È una delle più sobrie e morali commedie plautine; spesso ripresa e rielaborata nel teatro del Cinquecento italiano.
Prende nome da tre monete che fanno parte di un tesoretto ...
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("Anfitrione") Commedia (206 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Unica tra le commedie di Plauto ad avere argomento mitologico.
Giove è innamorato di Alcmena, virtuosa moglie [...] di Anfitrione, condottiero tebano lontano perché in guerra; per unirsi a lei prende le sembianze del marito, mentre Mercurio prende le fattezze del servo di Anfitrione, Sosia. Il ritorno di quest’ultimo ...
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("La commedia degli asini") Commedia del commediografo latino Plauto (250 circa - 184 a.C.), composta forse del 212 o nel 207 a.C., certamente una delle più antiche; è una palliata e il modello è l'Onagòs [...] (᾿Οναγός, "L'asinaio") di un ignoto Demofilo. Con l'Epidicus, è una delle commedie di Plauto che ha minore varietà di metri.
Il vecchio Demeneto, per aiutare il figlio Argirippo a pagare 20 mine per l'amore di una cortigiana, Filenio, riesce a ...
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("La commedia della cassetta") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), di derivazione menandrea, rappresentata probabilmente nel 203 a.C. Deriva il titolo dalla "cesta" (lat. [...] cistella, dim. di cista) in cui viene esposta la piccola Selenio che, dopo parecchi anni e intrighi, ritroverà il padre e sposerà il giovane che ama.
Sulla Cistellaria fu modellata la Cassaria di L. Ariosto ...
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("La commedia della pentola") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Ritenuta comunemente posteriore al 195, viene datata al 194 o al 191 a.C.; deriva il titolo da una pentola [...] (lat. aulŭla, dim. di aula "olla") al centro della storia, giuntaci priva della conclusione.
Euclione, un vecchio avaro, ha trovato una pentola piena d'oro che custodisce gelosamente nel timore che gli ...
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(“Il bugiardo”) Commedia (191 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), che deriva il nome dal protagonista.
Pseudolo è uno schiavo furbo e scaltro che aiuta, con trucchi e raggiri, [...] il proprio giovane padrone, Calidoro, a sottrarre al lenone Ballione la fanciulla di cui è innamorato e che è stata promessa, dietro versamento di denaro, a un soldato ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...