("il Gorgoglione" o " il Curculione") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), databile forse al 193 a.C.
Grazie all'opera d'un parassita, Curculio, il giovane Fedromo [...] riesce a sottrarre la fanciulla Planesio al lenone che ne è il proprietario e che l'ha promessa a un soldato. Nel finale Planesio è riconosciuta libera e sorella del militare; può essere sposata dal giovane ...
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("La commedia degli spettri") Commedia (forse del 188 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), che probabilmente deriva da Φάσμα del comico greco Filemone. È la commedia [...] degli spiriti (da mostellum, dim. di monstrum "spettro") da cui Tranione, il servo imbroglione, dice infestata la casa del vecchio Teopropide, tornato in Atene dopo anni di lontananza per affari; ma ...
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Titolo («il brontolone») di un’anonima commedia latina in prosa ritmica, rifacimento dell’Aulularia di Plauto. Composta alla fine del 4° o al principio del 5° sec. d.C., è dedicata a un Rutilio identificato [...] con il poeta Rutilio Namaziano ...
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De Filippo, Luigi - Attore italiano (Napoli 1930 - Roma 2018). Figlio di Peppino, ha esordito nel 1951 con il padre; ha interpretato testi di Molière, Gogol', Pirandello, Plauto; come regista ha messo [...] in scena numerosi testi di Peppino (Don Rafele 'o trumbone, 1981; Non è vero ma ci credo, 1984) e di Scarpetta (Santarella, 1992); è autore di commedie e apologhi farseschi e surreali ispirati alla cronaca ...
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(L'avaro) Commedia (1668) del commediografo Molière (1622-1673), tra le più famose, che nella figura del vecchio Arpagone approfondisce a carattere il tipo dell'avaro delineato da Plauto nell'Euclione [...] dell'Aulularia.
Di entrambe le commedie tiene conto assai liberamente l'omonimo scherzo in un atto (1756) di C. Goldoni, il quale riprese questo tema nella commedia L'avaro fastoso, rappresentata in francese ...
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Poeta comico romano (2º sec. a. C.). Frequentatore dei cenacoli aristocratici che a Roma, nella prima metà del 2º sec., andavano assimilando la cultura greca, fu autore di commedie, nelle quali si allontanò [...] messa in discussione, senza che ancora si sia giunti a un accordo. Le commedie di T., a differenza di quelle di Plauto, i cui modelli appartengono alle più svariate correnti della commedia attica nuova, hanno a modello le commedie di due soli autori ...
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Poeta comico latino (2º sec. a. C.); alcuni antichi, tra cui Aulo Gellio che ne ha tramandato un frammento, lo ritengono autore di una commedia palliata (Boeotia) da Varrone e invece, per ragioni stilistiche, [...] attribuita a Plauto. ...
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Poeta latino medievale (sec. 12º), autore di due commedie del genere detto elegiaco (il dialogo vi è inserito in una narrazione continuata, in distici elegiaci): il Geta, composto intorno al 1150, e l'Aulularia, [...] composta verso il 1175. La prima è una curiosa trasposizione dell'Amphitryon di Plauto, la seconda deriva dal Querolus, adattamento del sec. 6º dell'Aulularia di Plauto. ...
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(fr. Harpagon) Personaggio teatrale, protagonista dell'Avare (1668) di Molière, personificazione dell'avaro integrale, non solo geloso di quello che ha, ma cupido di accrescerlo; la sua stessa sensualità [...] diviene cupidigia di possesso. Il nome harpăgo (-onis) nel senso figurato di "arraffatore" è già in Plauto, e un avaro di nome Arpago si trova nell'Emilia di L. Groto, di cui il Molière si era valso per l'Étoardi. ...
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Commedia di L. Ariosto composta per la corte estense di Ferrara prima in prosa (1508) e successivamente, tra il 1528 e il 1529, in versi endecasillabi sdruccioli (rappresentata nel 1531). La prima edizione [...] a stampa si data al 1546. Ispirata ai modelli classici delle commedie latine, e in particolare a quelle di Plauto, deriva il titolo da una cassa intorno alla quale si svolge la trama, ambientata nella città greca di Metelino. ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...