Latinizzazione del nome dell'umanista, pedagogista e drammaturgo tedesco Martin Heinecke (Borna, presso Lipsia, 1544 - Grimma, presso Lipsia, 1611). Dal 1585 rettore della Martinsschule di Brunswick, dal [...] della principale scuola di Grimma. Curò l'edizione di commedie di Terenzio e tradusse in tedesco i Captivi di Plauto (1582). Scrisse a sua volta, con dichiarati intenti didattici, una nutrita serie di drammi scolastici, redatti prima in latino ...
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Presso gli antichi Romani, tipo di commedia che rielaborava argomenti della commedia ‘nuova’ greca, adattandoli all’ambiente romano. Il nome deriva dal pallio, il mantello di forma rettangolare indossato [...] sopra la tunica, come l’imàtio greco, di contro alle commedie di argomento romano, la togata e la trabeata. I massimi autori di p. furono Plauto e Terenzio. ...
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Asti, Adriana
Margherita Pelaja
Nome d'arte di Adelaide Aste, attrice teatrale e cinematografica, nata a Milano il 30 aprile 1933. Figura di prestigio del teatro italiano, ha scelto per il cinema apparizioni [...] limitate e incisive, generalmente in opere d'autore.
Ha esordito in teatro nel 1951, recitando nel Miles gloriosus di Plauto con la compagnia stabile di Bolzano, per ottenere il primo successo personale con una parte in Il crogiuolo di A. Miller per ...
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(o Calandra) Commedia in cinque atti del letterato e diplomatico B. Dovizi, detto il Bibbiena (1470-1520), rappresentata a Urbino nel 1513, con prologo di B. Castiglione; in Vaticano nel 1518; alla corte [...] protagonista, Calandro, tipo di sciocco che ricorda in parecchi tratti il Calandrino del Boccaccio. L’intrigo deriva in parte da Plauto.
Per approfondire Dovizi, Bernardo, detto il Bibbiena, di Giorgio Patrizi (Dizionario Biografico degli Italiani) ...
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(Sir John Falstaff) Personaggio dell'Henry IV e di The merry wives of Windsor di W. Shakespeare. È un vecchio cavaliere del sec. 15°, pingue e buontempone, uno smargiasso che trova sempre qualche espediente [...] , e con i suoi vizi si espone allo scorno. Il tipo era già noto nel teatro (dal Pirgopolinice di Plauto), ma Shakespeare ne ha fatto una figura umoristica tipicamente inglese.
Il soggetto, variamente rielaborato, ispirò G. Verdi (Falstaff, su ...
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Commediografo e traduttore inglese (n. nel Hampshire 1505 - m. Londra 1556). Insieme con J. Leland compose ditties e interludes per l'incoronazione di Anna Bolena (31 maggio 1533). Fu direttore della scuola [...] a Ralph Roister Doister (circa 1553), considerata la prima commedia inglese, in cui, prendendo a modello il Miles gloriosus di Plauto, inserì personaggi della vita contemporanea e introdusse per la prima volta nel teatro inglese la figura del soldato ...
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Pseudonimo del drammaturgo e poeta italiano Alessandro Orengo (Pavullo nel Frignano 1922 - Genova 2010). Di professione magistrato, F. è stato autore di numerosi testi teatrali, in cui si manifesta una [...] poetica, si ricordano: Corno alle Scale (1981); Fuga dei versi (1986); Poetando cose (1990); Signora d'Albuison (1996); Svolte (1998); Intra domus (2003). Ha anche tradotto le commedie di Plauto e Terenzio e le tragedie di Seneca, Euripide e Sofocle. ...
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Attore, nato a Frascati il 13 luglio 1922; è stato protagonista di varie esperienze drammaturgiche, sovente nella cosiddetta Compagnia dei giovani, spesso in appositi complessi. Ha esordito in Erano tutti [...] di Ibsen (1974) e nel pirandelliano Tutto per bene (1969), significativo nel teatro classico, Casina e Aulalaria di Plauto (1971), ha contribuito notevolmente al successo de La rigenerazione di Svevo (1973). Rara è stata la sua partecipazione al ...
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Commediografo greco (Atene 344-43 o 342-41 - ivi 293-92 o 291-90 a. C.). Figlio di un ricco cittadino, Diopeite, e nipote del commediografo Alessi. Sebbene la tradizione lo consideri scolaro di Teofrasto [...] ". Fu largamente imitato dai commediografi romani: l'Aulularia, le Bacchides, la Cistellaria, il Poenulus, lo Stichus di Plauto; l'Andria, l'Eunuchus, l'Heautontimoroumenos, gli Adelphoe di Terenzio sono certamente rifacimenti o contaminazioni di sue ...
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ZERRI, Antonio
Alberto Manzi
Attore, nato a Corfù da parenti italiani, il 20 ottobre 1837, morto a Napoli il 15 aprile 1903. Incominciò giovanissimo in compagnie secondarie, salì lentamente per il suo [...] Sirchi nel Duello fu contrapposto a Cesare Rossi. Sono da ricordare in specie le sue interpretazioni ne L'Aulularia di Plauto, ridotta dal Trambusti, nella Scuola dei mariti di Molière, nelle Allegre Comari di Windsor. La sua intelligenza e lo studio ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...